Prisencolinensinainciusol, la canzone di Celentano sull’incomunicabilità
“Senta professore, come mai ha scritto una canzone con delle strane parole che non dicono niente?
– Chi?
– Lei!
– Beh , vede ragazza io ho capito che oggi nel mondo non ci capiamo più, è proprio è difficile, non c’è dialogo ormai, è rimasto solo lo sguardo, anche un pò afflitto e ho ritenuto opportuno sviluppare il tema dell’incomunicabilità (..) lasciando come riferimento una sola parola Prisencolinensinainciusol che vuol dire ‘amore universale’ “
Il famoso singolo di Adriano Celentano, pubblicato nel 1972, è passato alla storia della musica italiana divenendo particolarmente riconoscibile per l’uso di una lingua inventata, una specie di inglese maccheronico, in cui le parole, tra cui alcune che potrebbero assomigliare a dei suoni inglesi come “ol rait” non formano frasi di senso compiuto.
Il brano, che sarà inserito all’interno dell’album Nostalrock del 1973, sarebbe il frutto di un loop nonsense creato dallo stesso Celentano mentre stava incidendo il famoso “Disc Jockey” e rappresenterebbe “la ribellione alle convenzioni, anche musicali”.
“Prisencolinensinainciusol” non ebbe subito successo, nonostante il suo utilizzo come sigla nel programma radiofonico “Gran varietà”. Non entrò nemmeno in classifica a differenza di altre nazioni come il Belgio, i Paesi Bassi, la Francia, la Germania e anche gli Stati Uniti dove ottenne buone posizioni.
Due anni dopo, però, nel 1974, il singolo fu lanciato nuovamente in due trasmissioni di successo come “Formula due”, in cui Celentano vestiva i panni di professore e “Milleluci”, insieme a Raffaella Carrà.
A distanza di oltre quarant’anni dall’uscita di “Prisencolinensinainciusol”, il singolo di Celentano risulta più attuale che mai, riflettendo le difficoltà di comunicazione dei tempi che corrono che lasciano ad uno sguardo l’unica via di socialità e condivisione.