Più facili i rimborsi dei concerti: approvato l’emendamento anti-voucher
Nonostante le resistenze di addetti ai lavori, forti talvolta anche del silenzio degli artisti stessi, l’emendamento che permetterebbe di ottenere il rimborso dei concerti al posto dei voucher è stato approvato.
L’emendamento andrà a modificare il Decreto Cura Italia e di sostituire il tanto osteggiato voucher con un rimborso completo nei casi di annullamento del concerto a causa del Coronavirus. Anche se, il rimborso verrebbe erogato solo nel caso di annullamento totale o di rinvio ove la nuova data venisse fissata oltre il termine previsto per l’utilizzo del voucher, per esempio oltre 18 mesi da quella originaria.
“Piccola bella notizia da Commissione Bilancio Camera: approvato nostro emendamento a Decreto Bilancio per immediato rimborso cash dei biglietti dei concerti cancellati e non riprogrammati”. Così Stefano Fassina (LeU) qualche giorno fa. Non è stato il solo.
Sul tema si è espressa anche l’Antitrust: “Al consumatore, per i contratti di acquisto di titoli di accesso per spettacoli di qualsiasi natura (inclusi quelli cinematografici e teatrali) — ha spiegato l’authority —, i biglietti di ingresso ai musei ed altri luoghi della cultura, titoli di viaggio e abbonamenti ferroviari o di trasporto pubblico locali e, infine, abbonamenti per l’accesso a palestre, piscine e impianti sportivi, deve essere consentito di scegliere tra il rimborso monetario ed altre, eventuali, equivalenti modalità di compensazione, in un’ottica di contemperamento tra i diritti dei consumatori e l’esigenza di far fronte alla situazione di crisi di liquidità̀ in cui versano numerosi professionisti del settore”.
L’authority suggerisce pure che i voucher siano “accompagnati da garanzie e da strumenti volti a renderli più appetibili e affidabili”.