Phoenix senza filtri: non esiste nessun c***o di miglior attore. E si scaglia contro i cambiamenti climatici
Essere premiato come migliore attore fa piacere, certamente, ma Joaquin Phoenix non si è scomposto più di tanto e dopo aver ricevuto il premio per l’interpretazione di Arthur Fleck in Joker, si è lasciato andare a un discorso tra i sacro e il profano, puntando il dito contro i cambiamenti climatici e e l’indifferenza verso gli stessi.
Per Phoenix si tratta del secondo successo nella prestigiosa categoria dei Golden Globes, giunto a distanza di 14 anni da quando indossò i panni di Johnny Cash in “Walk The Line – Quando l’amore brucia l’anima“. Come noto l’attore è vegano e un fervente oppositore dei pascoli intensivi, rei di contribuire in maniera preponderante al surriscaldamento globale e quindi ai cambiamenti climatici. Aspetto, quest’ultimo, estremamente attuale visto ciò che sta accadendo in Australia.
“Prima di tutto voglio ringraziarvi per aver riconosciuto il legame che intercorre tra il mondo animale e quello dei cambiamenti climatici“, ha esordito, “ringrazio anche l’organizzazione dei Golden Globes per aver previsto un pasto vegano durante la cerimonia. Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità e apportare cambiamenti e sacrifici alla nostra vita se vogliamo aiutare l’ambiente. Non abbiamo bisogno di jet privati. Io cercherò di fare meglio, sperando che anche voi lo facciate“.
Prima di chiudere il discorso, anche perché interrotto dalla musica di palco, a coerenza del suo inconfondibile stile ha affermato: “Non c’è nessun ca***o di miglior attore e io sono un guaio, un tale dolore nel c**o che ancora non capisco come Todd (Phillips) sia riuscito a sopportarmi“.