Perdersi per ritrovarsi tra angoli di mondo: “Oceans”, il nuovo libro di Fabio Iuliano
Uscirà giovedì 12 ottobre Oceans, nuovo libro del giornalista aquilano Fabio Iuliano, racconto lungo che si svolge su diversi piani temporali: 112 pagine in cui l’autore riprende dal passato la storia di Simone, suo precedente personaggio già protagonista del primo libro Lithium 48 e lo racconta sviscerandolo durante le sue permanenze a Lisbona, Roma e Swansea. “Oceans” è il nuovo titolo della collana Germogli di Radici Edizioni, casa editrice abruzzese con diversi successi editoriali all’attivo.
“Simone è musicista e blogger abruzzese, è cresciuto, non è più quel ragazzotto di 23 anni e mezzo ostaggio di schermi e telecamere che andava a sbattere su tutte le contraddizioni che il presente gli mette davanti. “Ne è passato di tempo dalle manette che gli avevano stretto i polsi a Parigi per aver gettato a terra una Harley Davidson parcheggiata davanti a una fermata della Metro, mentre cantava la Marsigliese a torso nudo”, spiega l’autore.
“Oceans” parte così, con questo ricordo evocato dal bancone di un locale del Bairro Alto di Lisbona, dove Simone si trova ad affogare nella ginjinha quello che resta di una giornata di lavoro. La sua vita scorre a passo lento, fino a quando un’onda lo strappa dal presente morbido in cui si è rifugiato. Le onde, del resto, sanno sempre dove sei e sanno venirti a prendere. Nella sua mente ci sono ancora le immagini di Parigi, ma soprattutto quelle di una notte di tre anni fa e di una donna che non riesce neanche a chiamare per nome. Lisbona, Roma, Swansea, tre città e tre tempi si alternano nella geometria di un incontro e di una notte. Un racconto che sa di saudade e serendipity.
Con una scrittura asciutta e invitante, ricco di citazioni musicali e di riferimenti culturali, il racconto di Fabio Iuliano si presta a una lettura agevole e piena di spunti, per la gioia dei lettori che amano gli scenari marittimi, la musica e le storie che sanno di malinconia per ciò che poteva essere e non è stato. Anche se volte perdere sé stessi è il primo passo per ritrovarsi.
Il libro è suddiviso in tre parti distinte proposte al rovescio – dalla più recente – ma legate da un fil rouge in cui si dipana un’unica storia.
Parte Prima – Lisbona – Bairro Alto Simone è a Lisbona per alcuni giorni, il racconto si muove su scene dalle luci assortite: da un concerto in un pub di un quartiere caratteristico al mercato delle pulci della Feira Da Ladra, non prima di un giro in maggiolone alla volta di Sintra e Cabo da Roca insieme un buffo personaggio vestito da menestrello.
Parte Seconda – Roma – Transition Simone vive nel ricordo di un assenza ed elabora le sue sensazioni su Ponte Cestio. Altre due storie si intrecciano a dare una prospettiva inedita.
Parte Terza – Have You Passed Through That Night? Tutto in una notte, un incontro alla fine di un concerto in Galles. Una fuga verso la baia di Mumbles. Un gioco di maree. Un bagno di notte. Un’onda improvvisa, più grande delle altre.
L’INTERVISTA ALL’AUTORE
Come è nato questo lavoro?
Non ho mai pensato a un sequel di Lithium e Oceans, di fatto, non può essere considerato un vero e proprio sequel. Stavo semplicemente lavorando su racconti di viaggio e avevo scelto le quattro location Lisbona, Parigi, Swansea e Roma pensando di passare del tempo su ciascuno di questi luoghi per poi passare alla stesura di quattro racconti distinti. Le restrizioni degli ultimi anni hanno un po’ mischiato le carte. Così, quando ho riprogrammato i viaggi mi è venuto spontaneo incastrarli in un’unica trama e, quindi, ho pensato di chiamare nuovamente in causa Simone a cui già in Lithium dato la mia identità musicale.
Nel racconto ci sono la tua vita e le tue emozioni, ma anche una forte influenza dell’arte letteraria e visiva più in generale…
Simone di Lithium era un personaggio reale, che si muoveva su una storia reale. Per proteggere la sua identità ho vestito il suo personaggio con tante cose che mi appartengono, a partire dalla mia musica. Con Oceans ho fatto muovere il personaggio avanti nel tempo. Esperienze di viaggio e necessari elementi di fantasia sono in questo libro mixati insieme a creare arrangiamenti che abbracciano più voci e più soluzioni. Spazio Rimediato è il luogo dove questi arrangiamenti sono stati elaborati grazie alla supervisione di Giuseppe Tomei, autore e direttore artistico di questo piccolo teatro alle porte del centro storico della mia L’Aquila. Le tre parti in cui è divisa la storia sono state sviluppate attraverso delle collaborazioni che hanno aggiunto elementi che da solo non sarei mai stato in grado di cogliere. Così Debora Vesce per la parte di Lisbona, così Rosamaria Lisi per Roma e Swansea: grazie ai loro ‘feat’ sono riuscito a mettere insieme le tracce mancanti della composizione. Con Rosa, in particolare, abbiamo affrontato la stesura di tutto lo spartito, battuta dopo battuta.
Oceans è pubblicato da Radici Edizioni, come è nata questa collaborazione?
Beh, come direttore responsabile di questo magazine e autore di Radici dovresti saperlo (ride nda). Niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza The Walk of Fame, magazine culturale che ha fornito una base di riferimento. Del resto già con Black out – Dietro le quinte del lockdown avevamo vissuto un’esperienza editoriale insieme. Ringrazio Francesca Di Benedetto per il lavoro di editing, portato avanti con pazienza, simpatia e competenza, così come ringrazio l’editore Gianluca Salustri per aver creduto in me. Il mio ultimo “grazie” – last but not least – va infine a chi ha deciso di lavorare in silenzio e a luci spente, pur contribuendo in maniera importante alla polifonia finale.