Pasqua e 25 aprile: 15 milioni in viaggio, rinascono città d’arte
Sono 15 milioni gli italiani e gli stranieri che nei ponti di aprile si metteranno in viaggio, complessivamente, nel nostro Paese per una spesa complessiva che si aggira intorno ai 5,5 miliardi. A prevederlo una indagine di Cna Turismo e Commercio condotta tra i propri associati in tutta Italia.
Nei ponti di Pasqua e del 25 aprile dieci milioni di italiani si limiteranno a gite di una giornata o si recheranno in case di famiglia. Ma oltre cinque milioni di turisti sono intenzionati a pernottare in strutture ricettive perlomeno per una notte E di questi più di un milione e mezzo saranno stranieri.
La media dei pernottamenti – secondo Cna Turismo e Commercio – è prevista tra le due e le tre notti per i vacanzieri italiani, tra le tre e le quattro notti per gli stranieri. I turisti provenienti dall’estero arriveranno in netta prevalenza dall’Europa continentale, dal Regno Unito, dagli Usa e dal Canada.
Le vacanze pasquali portano una boccata d’ossigeno anche alle città d’arte italiane che più di tutti hanno pagato, sia in termini di presenze che di spesa, gli effetti della pandemia. Nonostante il periodo di forte incertezza dovuto al conflitto in Ucraina saranno oltre 1,1 milione i pernottamenti nelle località del turismo culturale, 400mila sono di turisti stranieri, secondo l’indagine condotta dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti.
In vista del previsto aumento del flusso di traffico le Autostrade hanno rimosso i principali cantieri lungo le principali arterie mentre nelle città principali le forze dell’ordine sono in campo per controlli straordinari.
Per le festività pasquali, infatti, nelle città e nei centri d’arte le prenotazioni hanno superato il 76% della disponibilità delle strutture ricettive. E il 36% delle richieste arriva da turisti stranieri, grandi assenti negli ultimi due anni. A Pasqua è atteso quindi un rilevante movimento di turisti che torneranno ad animare i centri storici dopo lunghi mesi di instabilità. Una buona notizia, sottolinea Assoturismo, non solo per le strutture ricettive ma per tutta la filiera del turismo culturale, dai musei ai siti culturali e archeologici, dalle guide turistiche alla ristorazione, dai servizi di noleggio e di trasporto fino alle attività commerciali.
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