Pasolini Pittore: l’inedita mostra alla Galleria d’Arte Moderna di Roma
Dal 29 ottobre 2022 al 16 aprile 2023, la Galleria d’Arte Moderna di Roma (Gam) accoglie la mostra “Pasolini Pittore”, una grande retrospettiva composta da 150 opere che punta a far conoscere un aspetto poco noto del grande regista e drammaturgo bolognese.
Pier Paolo Pasolini nelle vesti di pittore
Regista, poeta, drammaturgo, attore, ma anche appassionato di pittura e disegno. È proprio al genio creativo di Pier Paolo Pasolini, ritrattista e sperimentatore, che è dedicata la corposa esposizione allestita alla Galleria d’Arte Moderna di Roma (Gam).
Il progetto a cura di Silvana Cirillo, Claudio Crescentini e Federica Pirani, si inserisce all’interno delle numerose iniziative che si stanno svolgendo nella Capitale per celebrare il centenario della nascita del Maestro. Una sfida ambiziosa, soprattutto se si considera che l’ultima antologica completa sull’opera pittorica dell’intellettuale si è tenuta a Palazzo Braschi nel lontano 1978.
La raffinata galleria in via Crispi a Roma offre al pubblico oltre 150 opere tra ritratti, paesaggi, nature morte, ma anche quadri acquistati da Pasolini e dipinti celebri del XX secolo dai quali ha saputo trarre ispirazione. Il nutrito bagaglio espositivo proviene soprattutto dalla collezione del Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux di Firenze, ma hanno collaborato anche la Fondazione Cineteca di Bologna, il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa, l’Archivio Giuseppe Zigaina, oltre a numerosi collezionisti privati.
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La formazione storico-artistica del regista
La passione per la pittura in Pasolini affiora sin dall’infanzia, cresce gradualmente durante l’adolescenza e si impone con vigore in gioventù. All’università di Bologna incontra il critico, storico dell’arte e docente Roberto Longhi, che diventerà presto suo mentore e punto di riferimento.
Pasolini si interessa così alla pittura duecentesca e trecentesca fino ad arrivare agli indimenticabili chiaroscuri di Caravaggio. La tesi di laurea verte invece sulla pittura italiana del Novecento, da Carlo Carrà a Giorgio Morandi.
Pier Paolo fa tesoro della sua formazione storico-artistica e la riversa nella scenografia dei suoi celebri film. Si pensi ad esempio all’episodio “La Ricotta” – uno dei quattro che compongono il film Ro.Go.Pa.G. – nel quale l’artista organizza dei tableaux vivants replicando due dipinti della tradizione manierista: il Trasporto di Cristo (1526-28) del Pontormo e la Deposizione dalla Croce (1521) di Rosso Fiorentino.
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I ritratti dell’anima
I generi prediletti da Pasolini sono il ritratto e l’autoritratto. Per tale motivo, all’interno del percorso espositivo, si trova un’intera sezione dedicata alla rappresentazione di persone molto care al Maestro. Si passa dagli “amici del cuore” – Ninetto Davoli, Maria Callas, Laura Betti, Andrea Zanzotto – ai colleghi artisti quali Giovanna Bemporad, Federico De Rocco, Giuseppe Zigaina.
Soprattutto l’ampia sezione è caratterizzata da due speciali focus: una serie di ritratti su Roberto Longhi (al quale Pier Paolo, nel 1962, dedica il celebre lungometraggio Mamma Roma) e alcuni disegni bolognesi realizzati tra gli anni Quaranta e Cinquanta, testimoni del profondo legame di amicizia tra Pasolini e l’artista scrittore Fabio Mauri.
Tra questi ultimi, alcuni sono inediti e vengono per la prima volta presentati al pubblico grazie alla collaborazione con lo Studio Fabio Mauri Associazione per l’Arte L’ Esperimento del Mondo. Immergendosi in tale sezione si intuisce il grande interesse pasoliniano per il corpo umano e la sua anatomia, nonostante l’artista sembra puntare più all’equilibrio compositivo che alla materia concreta dell’immagine.
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Il Novecento di Pasolini
Altra grande sezione della mostra riguarda le opere che hanno ispirato la produzione pittorica di Pier Paolo Pasolini. In esposizione si trovano dipinti di grandi artisti del Novecento italiano come Carlo Carrà, Filippo de Pisis, Giorgio Morandi, Mario Mafai, Scipione e Antonietta Raphäel, Renato Guttuso, Carlo Levi, Giacomo Manzù, Toti Scialoja, Renzo Vespignani.
Dalla collezione di famiglia provengono, invece, opere d’arte contemporanea di proprietà di Pier Paolo che hanno il chiaro intento di evidenziare quanto la pittura abbia influenzato l’intera esistenza del Maestro, contaminandone gli scritti, le sceneggiature e persino gli arredi delle sue case romane.
Lo spettatore può così ammirare opere di Massimo Campigli, Giorgio de Chirico, Alberto Savinio e Andy Warhol. Chiude l’esposizione l’omaggio al volto di Pasolini, tramite una serie di ritratti iconici realizzati da autorevoli nomi come Ennio Calabria, Renato Guttuso, Carlo Levi, Milo Manara, Mario Schifano.
A corollario della mostra vengono proposti numerosi incontri culturali, readings e proiezioni cinematografiche dal titolo “Pasoliniana. Intorno a Pasolini pittore”, tenuti periodicamente all’interno della Galleria stessa. Per info e prenotazioni è possibile collegarsi al sito web www.galleriaartemodernaroma.it .
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