Parole & Suoni: tango, un pensiero triste che si balla
La descrizione di base arriva dalla penna di Ernesto Sabato, nel suo libro “Tangos, discusiòn y clave” del 1963: “il tango incarna i tratti essenziali che il paese comincia ad avere: la nostalgia, la tristezza, la frustrazione… e il rancore”. Il paese in questione è l’Argentina, comunità forgiata da immigrati che hanno provato e subito lo sradicamento ed il senso di una appartenenza a metà.
Di fatto, “all’argentino manca quell’aspetto dell’eternità che è la tradizione millenaria”. E questo è quello che racconta il ritmo che identifichiamo con il tango: “un pensiero triste che si balla” nelle parole di Enrique Santos Discepolo, canto urbano per eccellenza è il lamento di un uomo che rimpiange qualcosa, sia esso una relazione, un’esperienza, uno stato d’origine, uno stato d’animo.
Pochi come Astor Piazzolla sono riusciti a tradurre questo ritmo in musica. Le sue partiture hanno attraversato decadi per arrivare sino al nostro tempo senza perdere forza. Le atmosfere evocate hanno ispirato la penna di alcuni tra i più quotati scrittori argentini contemporanei.
Si parla di questo all’Aquila in “Musica e Letteratura”, la rassegna a cura dell’associazione Athena. In programma, tre appuntamenti che si propongono come omaggio ad Astor Piazzolla, nell’anno del centenario della nascita. Una piccola parentesi da giovedì 2 a martedì 7 dicembre all’auditorium del Conservatorio “Alfredo Casella” intitolato a “Shigeru Ban”.
Ogni concerto è accompagnato da una prolusione e inizia alle 17,30. Il primo tema vede giustapposte la figura di Piazzolla e quella di Jorge Luis Borges poeta argentino è ritenuto uno dei più importanti e influenti scrittori del ventesimo secolo.
Sul palco dell’auditorium il pianoforte di Bruno Canino sulle note di Piazzolla, Gershwin, Chick Corea e Ginastera. Pianista, clavicembalista e compositore, Canino ha alle spalle una lunga carriera internazionale di concertista e camerista, durante la quale ha collaborato con artisti come Cathy Berberian, Severino Gazzelloni, Itzhak Perlman, Salvatore Accardo, Uto Ughi, Viktoria Mullova (con la quale ha vinto il premio Edison nel 1980), e David Garrett.
L’intervento è a cura della della professoressa Lucia Bonifaci del Conservatorio “Casella” di L’Aquila. Venerdì 3 dicembre sarà la volta di “Il tango dell’anima – un incontro tra Piazzolla e Pablo Neruda”, con il trio Maurizio Di Fulvio chiamato a esibirsi sulle musiche di Piazzolla, Jobim e Sting. Da vent’anni attivo sulla scena internazionale, il trio si esibisce nei maggiori festival a fianco dei più autorevoli musicisti del panorama musicale nell’ambito del jazz, rock e classico. Con il chitarrista Di Fulvio suonano il contrabbassista Ivano Sabatini e il percussionista Davide Marcone.
La prolusione sarà affidata a Ester Cicchetti dell’Università dell’Aquila. L’appuntamento conclusivo, dal titolo “La nostalgia del tango”, vedrà in campo martedì la dottoressa Lucia Faienza dell’ateneo aquilano. Il concerto è del solista di bandoneon Massimiliano Pitocco, docente di fisarmonica Bayan al conservatorio di “Santa Cecilia”.
Oltre alla sua attività internazionale, gli va riconosciuto il merito di essere stato il primo bandoneonista a far conoscere il repertorio di Astor Piazzolla nelle più importanti sale da concerto. Ha collaborato con Bacalov, Bussotti Gydon Kremer Nicola Piovani, Vinicio Capossela soltanto per citarne alcuni.
La rassegna è stata presentata al palazzetto dei Nobili dal maestro Carmine Gaudieri, direttore artistico di Athena, insieme agli altri rappresentanti dell’associazione, Simonetta Bisegna e Tonino Ieie. Presente anche la dottoressa Faiezza che renderà omaggio allo scrittore argentino Ernesto Sabato e il prorettore Antonio Mecozzi.
Ingresso a ogni evento è di 10 euro, mentre l’abbonamento ai tre concerti è di 20 euro. I biglietti in vendita all’Infopoint L’Aquila, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18. Per richiedere informazioni è possibile scrivere a associazione.athena@alice.it