Festa del Papà: i 5 “migliori” padri della tv
Papà. Quella figura genitoriale per il quale è sempre lui l’ultimo a sapere le cose in famiglia.
Nel giorno della Festa del Papà vogliamo rendergli onore stilando una classifica dei 5 migliori (o peggiori) padri della TV.
1) Homer Simpson: alcolizzato. scapestrato, menefreghista. Ma ha anche dei difetti! Quello che, dopo aver trovato il figlio Bart in lacrime nudo in mezzo a una strada, gli dice “è il giorno più brutto della tua vita, finora, figliolo”. Oppure è il papà che dimentica il nome della figlia Maggie o che spesso strangola Bart per sfogarsi. Ma è pur sempre colui che, nonostante l’incompetenza, prova ad aiutare i figli con i compiti di scuola. Si ingozza costantemente di salsicce e ciambelle ma quando rimane solo in Canada decide di tornare per la sua famiglia, salvando anche Springfield.
Non è l’eroe che ci meritiamo. É solo un papà, un anti-eroe, che in fondo tutti vorremmo.
2) Peter Griffin: il fondatore della religione dedicata a Fonzie, colui che cercò di convertire suo figlio Chris all’ebraismo per renderlo più intelligente. Le sue passioni sono la birra, la TV, ballare Surfin’ Bird dei Trashman e il poker. I figli sono contemplati molto poco. Tratta senza rispetto sua figlia Meg. Una volta addirittura le ha sparato. La prende continuamente in giro ed è spesso vittima dei suoi scherzi. Ma quando scopre che lei si è innamorata di uno studente di medicina diventa iperprotettivo dimostrandole quanto, in fondo, le vuole bene.
Il classico papà che difficoltà a esprimere i propri sentimenti.
3) Walter White: il protagonista di “Breaking Bad“ ha un suo concetto di famiglia. Quando scopre di avere un cancro ai polmoni inoperabile sente che il suo dovere è quello di guadagnare almeno 700mila dollari per permettere ai suoi famigliari di vivere e studiare. Come riesce a mettere insieme questa somma? Iniziando un’attività criminale riguardo le metanfetamine. Niente di più facile. Ma come dice lui stesso alla moglie, il progetto andò avanti perché “l’ho fatto per me. Mi piaceva farlo, ed ero bravo. E mi sono sentito…mi sono sentito vivo”. Grazie papà, ma anche meno!
4) Lincoln Burrows: il condannato a morte di “Prison Break“. Un attaccabrighe con il vizio dell’alcol e del gioco d’azzardo. Riuscito a evadere dal carcere di Fox River grazie al geniale fratello Michael Scoffield, per una serie di eventi trascina il figlio LJ in scontri a fuoco, fughe da killer e polizia, sequestri omicidi.
Per carita, è giusto che un padre insegni al proprio figlio come cavarsela e come stare al mondo. Ma forse Link l’ha presa un pò troppo sul serio questa missione.
5) Randy Marsh: il geologo di “South Park”, la serie irriverente che si è fatta strada nella tarda notte italiana di qualche anno fa a suon di parolacce e blasfemie. Randy è il padre di Stan e Shelley. Mette in continuo panico la sua città con strane teorie, come quando provò a convincere tutti che i peti continui avrebbero evitato la combustione spontanea. Dipendente dalla masturbazione e attratto dalla marijuana più di una volta mostra la sua vena violenta. Come quella volta, davanti al figlio Stan, che picchiò il papà di un bambino della squadra di baseball rivale. Nonostante ciò è iperprotettivo nei confronti dei figli, che però si sentono in imbarazzo e troppo distanti da lui.
Bonus track: in questo 19 marzo non possiamo ricordare tutti i papà a cui abbiamo dedicato la famosa canzone degli “intoccabili” del film “Ci hai rotto papà” con un giovanissimo Elio Germano, Paolo Vivio e Isaac George.