Palazzo Barberini accoglie Caravaggio: in arrivo la mostra più completa sul genio lombardo
Dal 7 marzo al 6 luglio, Palazzo Barberini a Roma ospiterà Caravaggio 2025, un grandioso progetto espositivo, ricco di approfondimenti e spunti inediti, sulla parabola artistica del maestro lombardo.
La mostra più completa su Caravaggio
La portata rivoluzionaria dell’arte di Michelangelo Merisi detto Caravaggio (Milano, 1571 – Porto Ercole, 1610) sta per tornare a Roma, in occasione del Giubileo.
Dal 7 marzo al 6 luglio, le Gallerie Nazionali d’Arte Antica a Palazzo Barberini ospiteranno Caravaggio 2025, un ambizioso progetto espositivo a cui basta soltanto il nome del suo protagonista per esprimere tutta la sua grandezza.
Attraverso molti dipinti autografi, prestigiosi prestiti internazionali e opere mai esposte al pubblico, l’esposizione intende fornire sia una panoramica esaustiva della parabola artistica del maestro, sia approfondimenti e spunti di riflessione su uno stile pittorico rivoluzionario che ha stravolto gli stilemi del Cinquecento e del Seicento.
La mostra si comporrà di dialoghi inaspettati e letture di opere meno conosciute, accostate ai dipinti più celebri, per offrire ai visitatori un’esperienza visiva e narrativa tra le più complete mai realizzate sinora.
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Dipinti inediti e prestiti internazionali
Tra le opere in esposizione vi saranno il Ritratto di Maffeo Barberini (recentemente presentato al pubblico dopo sessant’anni dalla sua riscoperta) e l’Ecce Homo (attualmente esposto al Museo del Prado di Madrid, rientrerà in Italia per la prima volta dopo secoli).
Degni di nota anche altri prestigiosi dipinti quali Santa Caterina del Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid e Marta e Maddalena del Detroit Institute of Arts. In particolare quest’ultimo quadro verrà collocato accanto al celebre Giuditta e Oloferne, già conservato a Palazzo Barberini, poiché la modella ingaggiata da Caravaggio per rappresentare le figure femminili è la medesima.
Proprio l’opera Giuditta e Oloferne insieme al San Giovanni Battista del Nelson-Atkins Museum di Kansas City e al San Francesco in estasi proveniente dal Wadsworth Atheneum of Art di Hartford, andrà a costituire un virtuoso trittico di lavori commissionato dal banchiere Ottavio Costa, per la prima volta riunito ed esposto in mostra.
Gli appassionati inoltre potranno osservare da vicino molteplici dipinti in origine appartenenti alle collezioni Barberini, come ad esempio I bari prestati per l’occasione dal Kimbell Art Museum di Fort Worth.
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Caravaggio e la luce
Tema centrale dell’iter espositivo sarà il linguaggio visivo di Caravaggio, in particolare l’uso assolutamente innovativo della luce. Un magistrale gioco di chiaroscuri unito a un’enorme conoscenza anatomica, conferisce drammaticità e realismo alle scene, facendole sembrare vive; i soggetti religiosi dismettono la loro veste di santità e trascendenza, per rendersi uomini tra gli uomini. La cattura di Cristo proveniente dalla National Gallery of Ireland ne è un esempio eccezionale. A scuotere l’emotività dello spettatore non è soltanto l’enfasi delle posizioni, ma soprattutto la luce sulle espressioni sgomente degli apostoli e sul volto rassegnato di Gesù.
Chiuderà il percorso il Martirio di Sant’Orsola, proveniente da Intesa Sanpaolo, ultima opera di Caravaggio, nonché emblema della fase finale della sua carriera.
A corredo della mostra sarà possibile acquistare un catalogo edito da Marsilio Arte, contenente saggi e ricerche dei maggiori esperti internazionali, che analizzano l’evoluzione stilistica e il lascito culturale dell’artista per le generazioni successive.
Lo stile di Caravaggio ha il merito di aver condizionato la società, la cultura e il mercato dell’arte tra XVI e XVII secolo, gettando a tutti gli effetti le basi della moderna maniera di dipingere.
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Gli organizzatori della mostra
Francesca Cappelletti, curatrice della mostra e direttrice della Galleria Borghese, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «È un Caravaggio non solo romano, anche se l’accento è posto sulla Capitale. Si tratta di un artista che ha stretto un forte legame con Roma, città dove si manifestano i primi esempi di caravaggismo, sia durante la sua vita che dopo la morte. La mostra sarà arricchita di dipinti recentemente riportati alla luce, ma soprattutto sarà un’occasione per vedere delle opere oggetto di nuovi studi e approfondimenti. Un progetto di rilievo che ricostruisce il percorso e l’evoluzione del Merisi e che sarà affiancato ad un percorso per le chiese e le cappelle romane in occasione del Giubileo 2025».
Caravaggio 2025 è un’esposizione a cura di Francesca Cappelletti, Maria Cristina Terzaghi e Thomas Clement Salomon. L’evento nasce dalla collaborazione tra Palazzo Barberini, sede delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, e la Galleria Borghese e si avvale del supporto della Direzione Generale Musei, del Ministero della Cultura e del main partner Intesa Sanpaolo.
La prenotazione dei biglietti è obbligatoria. Chi fosse interessato può collegarsi al sito web www.barberinicorsini.org/caravaggio-2025 .
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Fonte immagini: Wikipedia