Nuova vita per il bus di Into The Wild, sarà esposto in un museo
Quando il bus in cui visse (e morì) Christopher McCandless, reso ulteriormente celebre dal film “Into The Wild“, fu rimosso dalla sua storica collocazione in Alaska, in molti pensarono che fosse giunto alla fine dei suoi giorni.
Che sarebbe stato rottamato o lasciato a morire nel dimenticatoio di qualche hangar. Ma a volte le cose vanno in maniera diversa. Fortunatamente.
Nei mesi addietro avevamo scritto che bus avrebbe trovato un posto all’interno del Museo del Nord dell’Università dell’Alaska, diventando così immortale.
Spostato per ragioni di sicurezza – era diventato una sorta di luogo ritrovo per amanti dell’avventura all’aria aperta e della pellicola diretta da Sean Penn – adesso vivrà la sua terza esistenza, quella che, si spera, non verrà più toccata da nessuno.
Negli ultimi anni per raggiungerlo due persone sono morte e nel 2019 cinque turisti italiani furono salvati dal congelamento.
Capisco che “faccia parte dell’immaginazione popolare, ma causa di questo veicolo abbandonato e deteriorato erano necessari costosi e pericolosi sforzi di soccorso. Ed era costato la vita ad alcuni visitatori”, ha detto Corri Feige, commissario per le Risorse naturali dell’Alaska.
Fra il 2009 e il 2017, le autorità hanno dovuto organizzare 15 missioni per soccorrere turisti in difficoltà.
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