Napoletano? E famme ‘na pizza, lo spettacolo di Vincenzo Salemme che sfugge ai luoghi comuni partenopei
Dopo il debutto nazionale al teatro Mancinelli di Orvieto, che gli è valso ben 10 minuti di applausi, Vincenzo Salemme il 15 e 16 dicembre ha raggiunto il Teatro dei Marsi di Avezzano (AQ) per una doppia replica di “Napoletano? E famme ‘na pizza”, lo spettacolo nato dall’ultimo libro dell’attore e regista, uscito con lo stesso titolo agli inizi di marzo 2020.
Prodotto da Valeria Esposito per Chi è di scena! srl, il titolo della pièce si riferisce ad una battuta di una commedia teatrale dell’attore partenopeo in cui uno dei personaggi chiedeva al fratello di dimostrare la sua presunta napoletanità facendogli una pizza.
Video: Voci dal teatro: intervista a Nancy Brilli e Chiara Noschese
E sì, perché ogni buon napoletano deve saper fare le pizze, deve saper cantare, deve essere sempre allegro, amare il caffè bollente in tazza rovente, ogni napoletano che si rispetti deve essere devoto a San Gennaro, tifare Napoli, amare il ragù di mamma’… e via così con gli stereotipi che rischiano di rendere la vita di un napoletano più simile ad una gabbia che ad un percorso libero e indipendente. Lo spettacolo è una confessione sincera ed esilarante sui luoghi comuni partenopei, perché a volte essere napoletani è difficile.
Leggi anche:Teatro Palladium, Edoardo Siravo è “Prometeo”, nell’adattamento di Gastaldi
Tutte le città vivono sulla propria pelle il peso degli stereotipi, ma Napoli più di ogni altra. Salemme è riuscito, con la sua travolgente empatia e ironia, a scoprire insieme al pubblico in sala se lui sia un napoletano autentico o un traditore dei sacri e inviolabili usi e costumi della sua terra.
Attraverso la messa in scena di quasi due ore, gli spettatori del Teatro di Marsi di Avezzano hanno potuto riassaporare l’atmosfera della sala teatrale perché all’interno della rappresentazione ci sono alcuni dei pezzi più divertenti delle ultime commedie dell’attore che vuole rendere omaggio a tutti coloro che lo hanno seguito nel corso degli anni.
Vincenzo Salemme, accompagnato sul palco da Vincenzo Borrino, Sergio D’Auria, Teresa Del Vecchio e Antonio Guerriero, fa ridere ed emozionare allo stesso tempo, ricreando un sentimento di speranza verso il futuro, senza dimenticare le tradizioni del passato.
Da gennaio 2022 il tour toccherà Milano (dal 4 al 16, Teatro Manzoni); Genova (20-22, Teatro Politeama), Torino (3-6 Teatro Alfieri); Ferrara (9 e 10, Teatro Nuovo); Bologna (11-13, Teatro delle Celebrazioni); Cosenza (18-20, Teatro Rende), Napoli (dal 23 al 20 marzo, Teatro Diana); Bari (25-27, Teatro Team); Roma (dal 29 marzo al 25 aprile, Teatro Olimpico).
Una carriera, quella di Vincenzo Salemme, costellata da grandi successi che gli sono valsi l’assegnazione del Premio alla Carriera (al BCT – Festival Nazionale del Cinema e della Televisione di Benevento).
L’arte, il garbo e l’ironia sono gli elementi distintivi della sua arte: dagli esordi come attore con un’intensissima vita teatrale partita nel ‘78 con il maestro Eduardo De Filippo fino ad arrivare ai nostri giorni, campione di incasso a teatro (l’ultima commedia “Con tutto il cuore”, interrotta a causa del Covid 19 è stata vista da 150mila spettatori con un incasso di 5milioni di euro) e al cinema (dal debutto con Nanni Moretti nel 1981 ai suoi film più recenti).
In televisione ha portato le sue commedie in diretta tv su Rai2 come fossero uno show televisivo. Oltre a «Napoletano? E famme ‘na pizza», dal dono della scrittura, è nato anche il libro dal titolo ‘La bomba di Maradona’ (Baldini + Castoldi, nel 2018).
Leggi anche: Capodanno, annullato il concerto a Roma
Foto di Federico Riva