Musicisti, attori, scrittori e politici: la morte di Battiato non lascia indifferenti
“Tanti anni fa una mia amica al telefono mi dice: “stai passando vicino a casa mia, se ti fermi puoi dormire qui”. Arrivo a casa sua e mi mostra una stanza: “Buonanotte”. Speravo in una serata diversa. Da fuori della finestra arriva una musica. “C’è una festa?” chiedo. “No, c’è il concerto di Battiato, sotto, al campo sportivo”. Se ne va in camera sua. Io apro la finestra, spengo la luce, mi metto a letto e mi ascolto tutto il concerto in lontananza. Meraviglioso. Potente. Una serata indimenticabile.”
Queste le parole di Leonardo Pieraccioni per omaggiare il Maestro Franco Battiato, scomparso questa mattina all’età di 76 anni. Se ne va una pietra miliare della storia della musica italiana, che con le sue parole e sperimentazioni ci ha condotto in un viaggio indimenticabile ed eterno.
Il panorama culturale italiano è in lutto per la perdita di un artista che è stato capace di trasformare la musica in poesia, facendone conoscere la bellezza nella sua interezza.
Tante le reazioni nel mondo dello spettacolo e della musica. “Franco Battiato, Artista unico e irripetibile nel panorama mondiale, ha lasciato il suo corpo su questa terra ed è partito per un lungo viaggio verso mondi lontanissimi e trovare il suo centro di gravità permanente – scrive sui social Piero Pelù – Lacio drom Maestro!”.
Carlo Verdone, invece, ricorda il concerto in Iraq di Battiato e il momento in cui lo conobbe nel 1991:
“La scomparsa di Franco Battiato è un dolore immenso. Non è stato solo un grande sperimentatore coraggioso fin dagli inizi della sua carriera, ma con il tempo si è sempre di più avvicinato ad una dimensione mistica, più vicina all’oriente che non all’occidente. Ammirevole e commovente il suo concerto in Iraq, con un’orchestra spesso priva di alcune corde agli archi e strumenti senza manutenzione. Fu splendido e significativo. – commenta l’attore romano – Mite, pacato, solitario lo conobbi nel 1991. E mi colpì molto questa sua dimensione ascetica mai severa e triste. Anzi serena. Ognuno ha il suo album preferito e il suo brano del cuore: per me ” La Voce del Padrone” e ” La Cura” sono i suoi più alti vertici. Che possa riposare in pace. Quella pace che lui aveva trovato dentro di sé.”
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione, si è detto “profondamente addolorato dalla prematura scomparsa di Franco Battiato, artista colto e raffinato che con il suo inconfondibile stile musicale – frutto di intenso studio e febbrile sperimentazione -ha affascinato un vasto pubblico, anche al dil là dei confini nazionali”.
“Ci la lasciato un Maestro. Uno dei più grandi della canzone d’autore italiana. Unico, inimitabile sempre alla ricerca di espressioni artistiche nuove. Lascia una eredità perenne“: così il ministro della Cultura, Dario Franceschini.
Tanti, però, gli artisti che hanno voluto lasciare un ricordo di Battiato. Beppe Carletti de I Nomadi scrive “È stato un onore averti con noi nella nostra grande famiglia Nomade! Ciao Maestro, salutaci le stelle“, mentre Roby Facchinetti dei Pooh commenta “Il mondo della musica ha perso un grande e impareggiabile artista: Franco Battiato. La tua sensibilità artistica e umana, ha saputo con nobiltà, trasmettere a noi tutti la grande bellezza della musica. Grazie e buon viaggio artista vero.“
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