Muray fotografa Frida: a Roma sessanta istantanee svelano il lato intimo e privato della pittrice messicana
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Dal 15 marzo al 20 luglio il Museo Storico della Fanteria di Roma ospita l’eccezionale mostra fotografica Frida Kahlo through the lens of Nickolas Muray. Sessanta scatti uniti ad alcuni esclusivi contenuti video rivelano il lato intimo e privato della pittrice messicana più amata al mondo.
Frida attraverso lo sguardo di Nickolas Muray
Tutti conoscono le straordinarie opere di Frida Kahlo (Città del Messico, 6 luglio 1907 – 13 luglio 1954), ma le prime immagini che affiorano alla mente appena si pensa all’artista messicana sono le sue iconiche pose: Frida in mezzo ai fiori, Frida avvolta nei suoi coloratissimi abiti di seta, Frida in compagnia della sua aquila.
Chi è l’autore di tali celebri fotografie? Quale rapporto aveva con la pittrice? A queste domande risponde la mostra fotografica Frida Kahlo through the lens of Nickolas Muray, per la prima volta a Roma, dal 15 marzo al 20 luglio, nei solenni spazi del Museo Storico della Fanteria.
Sessanta fotografie originali, sia a colori che in bianco e nero, regalano ai visitatori scorci della vita intima della pittrice messicana, da sempre legata alla sua terra d’origine, alla sua famiglia, ai suoi amici e a Diego Rivera, ma accendono i riflettori anche sull’ungherese naturalizzato americano Nckolas Muray, tra i pionieri della fotografia a colori, nonché amico e amante di Frida.
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Il legame tra Nickolas e Frida
Nickolas Muray (vero nome Miklos Mandl) nasce il 15 febbraio 1892 a Seghedino, in Ungheria. Studia alla scuola di grafica di Budapest e successivamente a Berlino frequenta un corso triennale di incisione e serigrafia.
Nel 1913 salpa su una nave per gli Stati Uniti in cerca di fortuna. A New York trova lavoro come incisore per poi riuscire ad aprire nel 1920 uno studio fotografico nella sua abitazione al Greenwich Village. L’anno successivo ottiene il prestigioso incarico dall’Harper’s Bazaar di immortalare l’attrice Florence Reed; il successo dello scatto in questione gli procura una fama enorme che in poco tempo lo consacrerà come uno dei più grandi fotografi di attori e personaggi dello spettacolo e lo porterà a pubblicare per celeberrime testate come Vanity Fair, Vogue, Ladies’ Home Journal e il New York Times.
L’incontro tra Nickolas e Frida avviene quasi per caso, nel 1923, a casa di Diego Rivera, dove il fotografo accompagna il suo amico Miguel Covarrubias, allievo del noto maestro messicano. Sin dal primo incontro tra i due nasce una potente alchimia che li porterà a vivere in seguito una passionale storia d’amore.
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Tra fotografie e lettere d’amore
Il percorso espositivo si focalizza proprio sul periodo compreso tra il 1937 e il 1946, quando Frida e Nickolas tra alti e bassi vivono la loro relazione. Oltre alle sessanta fotografie, tra le quali la famosa Frida Kahlo on White Bench, in esposizione ci sono anche le lettere d’amore che i due amanti si scambiavano regolarmente oltre a una raccolta di rari filmati che li vedono insieme, immersi nella quotidianità.
Attraverso l’obiettivo di Nickolas Muray – come esplicita il titolo della mostra – i visitatori potranno conoscere non solo un fotografo di grandissimo talento, mago del bilanciamento in bianco/nero e pioniere del colore, ma anche un uomo innamorato che punta con i suoi scatti a cogliere l’anima delicata di una donna dedita alla vita, alle emozioni e agli affetti. Tramite un excursus cronologico che va dagli scatti del 1937 a Tizapan in Messico, alle fotografie del 1948 a Pedregal e Coyoacan, Nickolas racconta la pittrice, l’amante, la confidente, l’essere umano, per restituire una visione a tutto tondo della Kahlo.
Del resto il fotografo ungherese rientra senza dubbio tra le persone che hanno conosciuto meglio l’artista messicana; anche dopo la fine del loro rapporto amoroso infatti, Nickolas continua a offrire sostegno e amicizia fino alla prematura morte di Frida nel 1954.
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Frida nella cultura di massa
Per valorizzare ancora di più il lato intimo e implementare l’atmosfera familiare sono previsti nell’allestimento otto abiti realizzati in Messico e una serie di gioielli che richiamano rispettivamente l’abbigliamento di Frida e gli accessori che lei amava tanto indossare.
La pittrice infatti rientra in quel ristretto numero di artisti che è riuscito a travalicare la propria produzione artistica per diventare un vero e proprio simbolo della cultura di massa. Icona di stile, moda, colori, emblema di coraggio, tenacia e rinascita, Frida continua a influenzare ogni settore della società contemporanea e ad essere un fulgido esempio di riscatto femminile.
Numerosissimi sono gli omaggi a lei dedicati, come dimostra una peculiare sezione filatelica del percorso espositivo. Molti Paesi hanno emesso francobolli esclusivi, di enorme valore che segnano alcune tra le più importanti ricorrenze legate all’esistenza e alla carriera della Kahlo. I visitatori così possono ammirare una preziosissima collezione di francobolli provenienti da ogni angolo del mondo, piccoli testimoni della titanica e universale stima che continuamente si tributa alla straordinaria Frida.
Frida Kahlo through the lens of Nickolas Muray è una mostra a cura di Vittoria Mainoldi, prodotta dalla società Navigare S.r.l. Chi volesse avere informazioni sulla prenotazione dei biglietti e sugli orari può collegarsi al sito web www.navigaresrl.com .
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Fonti immagini: © Nickolas Muray Photo Archive e Wikimedia Commons