Muore improvvisamente Paolo Beldì, regista tv con Fazio e Celentano
Scomparso improvvisamente nella sua casa di montagna a Magognino vicino a Stresa il regista Paolo Beldì, 66 anni, anima di tante trasmissioni di Fabio Fazio, di cui aveva firmato programmi iconici da Quelli che il calcio ad Anima Mia e i Festival di Sanremo, ma anche di Adriano Celentano e di tantissimi altri.
Novarese, figlio di un pubblicitario, Beldì aveva esordito come comico in radio per poi passare alla regia negli anni 80 nella neonata Fininvest per programmi di intrattenimento e sportivi da Banzai a Mai dire Mundial, lui super appassionato di calcio e tifoso sfegatato della Fiorentina.
In trent’anni di carriera è stato dietro la macchina da presa di tantissimi programmi storici tante volte con Celentano che segue in Francamente me ne infischio (1999) Rockpolitic (2005) e La situazione di mia sorella non è buona (2007) . Sua la regia di tre Festival di Sanremo, i due condotti da Fazio e poi nel 2006 per Giorgio Panariello. Celebre la sua lente d’ingrandimento che sapeva esaltare i particolari.
Commovente il ricordo di Marino Bartoletti:
Ci eravamo parlati l’altro ieri. Mi aveva detto che, come regalo di compleanno (l’11 luglio), gli sarebbe piaciuto vedere l’Italia nella finale degli Europei. L’Italia ha fatto il suo dovere, lui invece se n’è andato: e non si fa così, Paolino! Paolo Beldì è stato il nostro regista di “Quelli che il Calcio”: una trasmissione che senza la sua lucida follia (e ovviamente la sua grandezza) non sarebbe mai stata così bella. E poi Sanremo, e poi gli show di Celentano che non faceva un passo senza lui… E poi di che parliamo? Era un piccolo, frenetico, generoso genio. E soprattutto un uomo gentile e di enorme, quasi infantile bontà. Ora “garrisca al vento” il labaro viola della tua squadra del cuore. Eri probabilmente l’unico novarese che tifava per la Fiorentina: e questo la dice lunga sulla tua voglia di remare sempre controcorrente. “Mi hanno un po’ dimenticato” mi dicevi con pudore. Sarai sempre nel nostro cuore Paolino, altroché.
Foto: Screenshot tratto da insolita performance di intrattenimento su Antenna 3