Addio a Monica Vitti: aveva novant’anni
Stavolta Le Monde potrà dare il titolo giusto, dopo la gaffe tristemente celebre del 1988 in cui i giornalisti francesi diedero l’annuncio della morte salvo poi fare pervenire all’attrice un mazzo di rose “rosse come la nostra vergogna”.
Nata a Roma nel 1931 da papà romano e mamma bolognese, Monica Vitti avrebbe compiuto quest’anno novantun’anni. L’annuncio, tramite Walter Veltroni, è arrivato da Roberto Russo, il compagno di una vita. L’attrice soffriva di alzheimer.
Al secolo Maria Luisa Ceciarelli, visse per circa otto anni a Messina per via del lavoro del padre. Scoprì la passione per la recitazione durante la guerra. Infatti lei stessa raccontò che giocava con i burattini per divertire i fratelli e farli distrarre dal periodo buio che stavano vivendo.
Dopo una breve attività teatrale a seguito del diploma all’Accademia Nazione D’Arte Drammatica, diretta da Silvio D’Amico, Monica Vitti iniziò a muovere i primi passi nel mondo del cinema con ruoli minori fino a quando non venne notata dal regista Michelangelo Antonioni, con cui intrecciò una relazione amorosa. Divenne, così, la sua musa e protagonista nella tetralogia “dell’incomunicabilità”: dapprima la tormentata Claudia ne “L’avventura” (1960), poi la tentatrice Valentina de “La notte” (1961), in seguito la misteriosa e scontenta Vittoria de “L’eclisse” (1962) ed infine la nevrotica Giuliana in “Deserto rosso” (1964).
Leggi anche “Giù il sipario. L’addio di Gigi Proietti è un “pezzo de core” che se ne va”
Nel 1968 sarà però Mario Monicelli a farne risaltare la sua vena comica, dirigendola nel film “La ragazza con la pistola”, dove Monica interpretava il ruolo di Assunta Patanè.
Nel corso della sua carrierà Monica Vitti ha lavorato con Federico Fellini, Ettore Scola, Alberto Sordi, Marcello Mastroianni e tanti altri grandi del cinema e del teatro italiano.
Tra questi anche Gigi Proietti, scomparso ieri nel giorno del suo compleanno. Nel 1972 i due artisti si incontrarono dietro le quinte di “Canzonissima” e poi recitarono insieme nel film “Gli ordini sono ordini”. Ma l’anno dopo, nel 1973, scrissero una pagina di storia del cinema italiano con il film diretto da Luigi Magni, “La Tosca”, pellicola divenuta una vero e proprio cult.
Tratto dall’omonimo dramma di Victorien Sardou, rivisto in chiave ironico-grottesca e in forma di commedia musicale, con musiche di Armando Trovajoli e testi delle canzoni dello stesso regista, il film contiene la famosissima canzone “Nun je da’ retta Roma“, cantata da Gigi Proietti e ripresa sul finale da Monica Vitti.
Vincitrice di 5 David di Donatello come miglior attrice protagonista, 3 Nastri d’Argento, 12 Globi d’oro e 1 Leone d’oro alla carriera, Monica Vitti attualmente risiede a Roma dove è accudita dal marito Roberto Russo sposato nel 2000.
Leggi anche: Lino Guanciale piange Gigi Proietti: il primo a credere in me, un onore lavorare al tuo fianco
Roberto Russo, il suo compagno di tutti questi anni, mi chiede di comunicare che Monica Vitti non c’è più. Lo faccio con dolore, affetto, rimpianto.
— walter veltroni (@VeltroniWalter) February 2, 2022