Moda e arte si incontrano in una mostra evento a Forlì
Dal 18 marzo al 2 luglio 2023 il Museo civico San Domenico di Forlì accoglie la mostra “L’arte della moda. L’età dei sogni e delle rivoluzioni. 1789-1968”, un percorso che attraversa tre secoli e che intreccia indissolubilmente moda e arte, riflessi audaci e veritieri di una società in costante evoluzione.
L’evoluzione dello stile attraverso i secoli
Trecento opere provenienti da collezioni private e da prestigiosi musei italiani e internazionali illustrano la stretta connessione tra arte e moda a partire dal XVIII secolo fino a oggi. Dipinti, sculture, accessori, abiti d’epoca firmati da 100 artisti e 50 stilisti raccontano l’evoluzione dello stile attraverso la Rivoluzione francese, il Romanticismo, l’Impressionismo, il Simbolismo e tutte le Avanguardie novecentesche.
Questo l’ambizioso obiettivo alla base della mostra “L’arte della moda. L’età dei sogni e delle rivoluzioni. 1789-1968”, fino al 2 luglio negli ariosi spazi del Museo civico San Domenico di Forlì. Un evento unico ed esclusivo nel suo genere che tuttavia sancisce un atavico e imprescindibile connubio: da sempre infatti abbigliamento ed estro artistico sono sintomi e manifestazioni del sentimento di un’epoca, cui danno forma e colore e ne interpretano il possibile futuro.
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Dipinti e sculture celebrano la moda
Sotto la direzione di Gianfranco Brunelli, a cura di Cristina Acidini, Enrico Colle, Fabiana Giacomotti e Fernando Mazzocca, la mostra si compone di capolavori assoluti, tra i quali spiccano Grande composizione A con nero, rosso, grigio giallo e blu (1919) di Piet Mondrian, Donna e anemoni (1920-1921) di Henry Matisse, Ritratto dell’avvocato Carlo Manna (1907) di Umberto Boccioni e Ritratto di Emiliana Concha de Ossa (1888) di Giovanni Boldini.
Nel settore più specificamente dedicato alla moda il percorso espositivo permette di ammirare anche due completi ricamati di Giorgio Armani, il panciotto di Filippo Tommaso Marinetti (1923–1924), decorato da Fortunato Depero, e la camicia Orlando (2001-02) ideata da Gianfranco Ferré.
La mostra si pone come un invito a focalizzarsi sulle sinergie tra arte e moda e sull’alto valore emblematico conferito agli abiti nel corso dei secoli: non semplici stoffe per coprire il corpo, ma soprattutto simboli di potere, nobiltà, agiatezza, onori, contestazione. Proprio per sottolineare e a volte enfatizzare questa pluralità di significati, vari artisti hanno scelto di immortalare abiti nelle loro opere, dipingendoli, disegnandoli oppure scolpendoli.
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Collaborazioni internazionali
L’esposizione è un unicum nel suo genere anche per il supporto di rinomate collezioni private, celebri case di moda e prestigiose istituzioni museali.
Tra le collezioni private spiccano quella di Alberto Tagliabue e Giovanna Frossi, la collezione Tirelli Trappetti di Roma e la collezione Massimo Cantini Parrini. Riguardo le celebri case di moda che hanno concesso gli abiti si evidenziano Giorgio Armani, Curiel, Prada, Christian Dior Couture, Archivio storico Gucci, Maison Valentino, Lanvin, Max Mara.
Ciò che colpisce maggiormente, però, è la straordinaria collaborazione tra moltissimi musei italiani e internazionali che hanno consentito l’allestimento di ben trecento opere. Citiamo solo alcune delle prestigiose istituzioni: le Gallerie degli Uffizi di Firenze, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Musée d’Orsay di Parigi, il Mak – Museum of Applied Arts di Vienna, la Klimt Foundation, la Pinacoteca di Brera di Milano, il Museum National di Cracovia, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, Palazzo Morando – Costume Moda Immagine di Milano, l’Archivio Renato Balestra, il Museo Stibbert di Firenze, il Centro di ricerca Gianfranco Ferré, il Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti di Firenze.
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Iniziative correlate
Concepita e realizzata dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì e il Museo civico San Domenico, la mostra si è avvalsa della consulenza del comitato scientifico presieduto ad honorem da Antonio Paolucci e composto da Marco Antonio Bazzocchi, Silvia Casagrande, Simona Di Marco, Fabriano Fabbri, Mario Finazzi, Gioia Mori, Francesco Parisi, Paola Refice, Giorgio Restelli, Stefania Ricci, Ines Richter, Chiara Squarcina, Ulisse Tramonti. Inoltre si potrà acquistare un corposo catalogo dell’esposizione, ricco di testi e immagini, edito da Dario Cimorelli Edizioni.
Ma le iniziative non finiscono qui: la comunità forlivese vuole rendere l’esposizione anche un’occasione per la solidarietà e un incentivo per le generazioni future. A tal proposito si rinnova la collaborazione, avviata nel 2014, tra la Fondazione Cassa dei Risparmi e Mediafriends, l’Associazione Onlus di Mediaset, Mondadori e Medusa, tramite la quale una parte del biglietto di ingresso alla mostra verrà devoluto per sostenere il progetto “Scuola di Vita”, rivolto ai giovani che non hanno ancora trovato una loro strada.
Confermata anche la collaborazione con Sky Arte che realizzerà uno speciale televisivo sull’esposizione, prodotto da Ege Produzioni.
Per info e prenotazioni è possibile collegarsi al sito web www.mostremuseisandomenico.it oppure inviare una mail a mostraforli@civita.art .
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