Milano riparte: torna la cultura nel capoluogo lombardo
Quando si pensa alla cultura è difficile racchiuderla in confini definiti. La cultura, in fondo, è qualcosa che sta al di sopra di tutto e assume le più svariate forme mutando negli umori, nelle passioni e nei colori.
Già, i colori. La cultura ne è piena con tutte le sue sfumature. Nell’ultimo periodo però ve ne sono alcuni ricorrenti che l’hanno tremendamente condizionata a tal punto da minarne la libertà e la fruibilità. Il rosso per esempio, che l’ha confinata in un non luogo inaccessibile a chiunque. E poi il giallo che invece ha rappresentato una boccata d’ossigeno in tutta Italia, e che ha permesso anche di riaprire quelle porte dei musei e delle mostre rimaste per troppo tempo chiuse.
Anche Milano non è stata esente da tutto questo e finalmente ha potuto riassaporare il gusto della cultura con un programma graduale di riapertura dei luoghi simbolo del capoluogo meneghino.
Abbiamo deciso così di stilare una lista di mostre e di appuntamenti assolutamente da non perdere se si vuole riscoprire quel senso estetico rimasto sopito. Una sorta di prontuario da consultare per recuperare il tempo perduto.
Il nostro tour comincia da Palazzo Reale dove a prendersi la scena sono le donne con due mostre di assoluto impatto. La prima è Divine e Avanguardie: le donne nell’arte russa. Una selezione di 90 opere provenienti dal Museo di Stato Russo di San Pietroburgo con al centro della scena il ruolo fondamentale delle donne nella battaglia per l’emancipazione e il riconoscimento dei diritti. Sempre a Palazzo Reale è possibile visitare anche la mostra intitolata Prima, donna. Margaret Bourke-White, un autentico tuffo mozzafiato nel lavoro di una delle figure più rappresentative nel mondo del fotogiornalismo.
Altro appuntamento imperdibile sul tema delle grandi donne, è sicuramente quello presente al Museo del Novecento denominato Contesti e dedicata alla figura di Carla Accardi, la prima astrattista italiana riconosciuta a livello mondiale.
Merita invece una citazione a parte Frida Kahlo: il caos dentro, ovvero il viaggio metafisico alla scoperta della vita dell’emblematica artista messicana allestito alla Fabbrica del Vapore. Un percorso sensoriale in grado di trasportare i visitatori nel mondo e nell’anima di una delle artiste più anticonformiste del ‘900.
Con il passaggio alla zona gialla riapriranno anche alcuni dei luoghi storici di Milano come per esempio il Castello Sforzesco, dove sarà possibile visitare nuovamente le collezioni permanenti e apprezzare anche la mostra denominata Giuseppe Bossi e Raffaello. Si tratta di un progetto espositivo ed editoriale che ha l’intento di celebrare da una parte il divin pittore e dall’altra la storia di un artista che ancora oggi offre spunti di grande novità.
Fra gli altri luoghi simbolo che saranno nuovamente visitabili figurano l’Acquario Civico, la Galleria d’Arte Moderna, il Museo del Risorgimento, Palazzo Morando, la Triennale con il Museo del Design, le Gallerie d’Italia, il Pirelli Hangar Bicocca e il Museo Archeologico, che ospita la mostra dedicata all’antico Egitto dal titolo Sotto il cielo di Nut: Egitto divino.
E’ opportuno ricordare comunque che le nuove disposizioni che collocano Milano in zona gialla consentono sì la riapertura dei musei e delle sedi espositive, ma solo dal lunedì al venerdì, con esclusione dei giorni festivi. Ovviamente le visite si svolgono nel totale rispetto delle normative anti Covid, con tanto di ingressi contingentati, l’obbligo di indossare sempre la mascherina e di mantenere la distanza interpersonale.
Per il resto spazio alla fantasia e alla voglia di riassaporare il sublime gusto della cultura dopo mesi di digiuno forzato.
Di Giuseppe Albi