Michael J. Fox e le complicazioni del Parkinson: “Sta bussando alla porta”
Le condizioni di salute di Michael J. Fox peggiorano sempre di più: l’attore ha raccontato ai microfoni di Cbs Sunday Morning, in un’intervista andata in onda il 30 aprile, come convivere con il Parkinson – diagnosticatogli nel 1991- a 61 anni stia diventando sempre più difficile.
Un’intervista-verità condotta dalla giornalista Jane Pauley in cui Fox si mette a nudo: mostra tremore, difficoltà nel parlare, instabilità posturale. “Sta bussando alla porta – ha detto a proposito del Parkinson – sarò franco, sta diventando sempre più difficile, ogni giorno è più difficile, purtroppo è così“.
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Nel video il protagonista di Ritorno al futuro racconta anche di aver dovuto subire un intervento alla spina dorsale per rimuovere un tumore benigno che gli creava problemi alla deambulazione e gli ha causato anche due braccia rotte, una frattura ad una mano e varie lesioni alla faccia. “Le cadute possono diventare letali con il Parkinson – continua – come l’aspirazione del cibo e prendersi la polmonite. Tutte queste sottili cose che ti portano alla… Non si muore di Parkinson, si muore con il Parkinson. Non arriverò a 80 anni“.
Non è certo la prima volta in cui l’attore ha parlato con il cuore in mano della sua malattia: dal 12 maggio su Apple Tv+ sarà disponibile il documentario Still: A Michael J. Fox Movie: intimo e onesto, ricco di contributi personali e dell’intera famiglia Fox, il film racconta i trionfi e i travagli personali e professionali di Michael J. Fox, esplorando quello che accade quando un inguaribile ottimista come lui affronta una malattia incurabile.
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Infatti, nonostante il peggioramento delle sue condizioni, Michael J. Fox ci dà di nuovo una grande lezione di ottimismo. “Finché sono grato posso essere ottimista – aveva detto in un’intervista a Entertainment Weekly in occasione del lancio del documentario – E posso essere grato se ci penso, perché non avrei avuto il resto della mia vita se non fosse stato per le tante cose che, Tracy (la moglie, ndr) prima di tutte, mi sono successe. E anche se sembra innaturale, ancora oggi, se riesco a trovare una piccola cosa per cui essere grato, posso essere ottimista“.
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