“Megalopolis” è pronto: il film a cui Coppola lavora da 40 anni cerca distributori
Nello Universal CityWalk Imax Theatre di Hollywood, in California, c’è stata una prima proiezione privata di “Megalopolis“, il nuovo film di Francis Ford Coppola.
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Grandi aspettative
In attesa di una presentazione al Festival di Cannes, l’atteso “Megalopolis” genera sempre più curiosità: si tratta di un dream-project autoprodotto e a lungo inseguito da Francis Ford Coppola, uno dei più grandi registi di tutti i tempi, autore tra gli altri di Apocalypse Now, La conversazione e soprattutto Il padrino.
Nonostante gli ultimi film di Coppola siano stati relativamente trascurati da critica e pubblico (l’ultimo nel 2011, “Twixt“), Megalopolis è un progetto misterioso di cui appassionati e addetti ai lavori discutono da anni: sembra che Coppola cominciò a pensarlo e scriverlo negli anni Ottanta, ma nonostante vari tentativi non riuscì a realizzarlo fino a tempi molto recenti.
Inoltre il regista ha investito i 120 milioni di dollari del budget di tasca propria, rendendo il suo caso uno degli autofinanziamenti più sorprendenti e audaci della storia del cinema.
Anche il cast del film contribuisce alle alte aspettative: Adam Driver, Nathalie Emmanuel, Giancarlo Esposito, Laurence Fishburne, Aubrey Plaza, Shia LaBeouf e Dustin Hoffman.
La trama
Per la prima volta, il regista si cimenta con il genere della fantascienza distopica: in un futuro prossimo la “vecchia” New York appare devastata da un rovinoso cataclisma. Cesar (Adam Driver) è un estroso architetto di buona volontà che vorrebbe ricostruire la città in maniera avveniristica, con materiali rinnovabili e tecnologie avanguardistiche. Ma dovrà scontrarsi con il sindaco conservatore Frank Cicero (Giancarlo Esposito), che invece vorrebbe ricostruire la città con metodi più tradizionali, che porterebbero a corruzione e divisioni.
Nel mezzo delle due opposte prospettive, la figlia Julia di quest’ultimo (Nathalie Emmanuel) combattuta tra la fedeltà verso il padre e l’amore verso l’architetto. Più ambigua sarà invece la figura di Aubrey Plaza.
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In un’intervista a Deadline, Coppola ha dichiarato di avere concepito Megalopolis come una specie di versione futuristica della Congiura di Catilina, con il sindaco di New York nella parte di Cicerone.
“Questa storia si svolge in una nuova Roma, un’epopea romana trasposta in tempi moderni. Non è ambientato in un anno specifico nella moderna New York: è un’impressione della moderna New York, che io chiamo New Rome.”
Buona la prima!
Lo scorso giovedì “Megalopolis” è stato mostrato con successo in una trionfale proiezione esclusiva in Imax con lo scopo di convincere case di produzione disposte a garantire un’adeguata distribuzione internazionale alla pellicola.
Fra i nomi più chiacchierati prevale quello della Neon (“Crimes of the Future” di Cronenberg, “Titane” di Julia Ducournau, “Parasite” di Bong Joon-Ho, “Ferrari” di Michael Mann, “Colossal” di Nacho Vigalondo, il documentario “Moonage Daydream“, “Perfect Days” di Wim Wenders e “Anatomia di una Caduta“) o quello della Focus che spesso collabora con la Universal, ma per il momento si tratta di sole supposizioni ed indiscrezioni.
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I critici che hanno assistito all’anteprima ne hanno parlato in maniera perlopiù entusiasta. Secondo Deadline il film è “una favola epica e altamente visiva che viene riprodotta perfettamente su uno schermo Imax“, un lavoro “pieno di idee che fondono il passato con il futuro“. Un film che parla della fiducia di Coppola nel futuro, nel progresso scientifico e nell’ingegno umano.