Max Pezzali, il ritorno tra le discoteche
Max Pezzali è tornato. Dopo ben 4 anni dal suo ultimo lavoro, ieri è sbarcato in radio “Discoteche abbandonate”. Inizialmente solo in radio, proprio come negli anni ’90. Quelli in cui lui era uno dei re indiscussi. Il brano anticipa il tour negli stadi (“Max forever – Hits only“), con oltre 300 mila biglietti venduti.
La canzone è un giro tutto italiano nei luoghi culto delle serate degli anni che lo stesso Max ha vissuto e cantato per oltre 20 anni. Dove i miti del cantante di Pavia prendevano forma. Dove la sua regina del Celebrità gli ha fatto perdere la testa. A lui come a milioni di ragazzi che per decenni hanno affollato le piste di questi luoghi magici. Innamorandosi per attimi di una lei o di un lui che al batter delle ciglia era già sparito.
Il video del nuovo pezzo di Pezzali, diretto da Dario Garegnani, ripercorre, foto dopo foto, quelle discoteche italiane che sono state per anni punto di riferimento di intere generazioni. Ormai, però, abbandonate. Dimenticate, forse. Sicuramente dai giovani di oggi, che non hanno avuto la possibilità di conoscerle. Ma non da chi ci ha passato probabilmente tra le serate più belle dei suoi anni migliori.
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I club riprendono vita in questa clip dove le parole di Max Pezzali sembrano quasi un sottofondo. Almeno per chi guarda quelle foto e si immagina di nuovo lì con i suoi amici. Un viaggio ideale dagli anni ’60 celebrando tutte le componenti del mondo della notte.
“Però quante figate nelle discoteche abbandonate, dai punkabbestia alle tipe più chic, chiunque almeno un’ora c’è stato. Che strano effetto fa passare da lì ora che sembra un supermercato”.
La canzone dell’ex frontman degli 883 è accompagnate anche da citazioni dei dj italiani più famosi. Gabry Ponte, Molella, Ralf, Mauro Picotto, Albertino, Benny Benassi. Tutti che ricordano cosa sono state quelle discoteche ormai abbandonate. Ognuno di loro che analizza anche questo fenomeno, con nostalgia e forse un po’ di malcelata rabbia per quello che poteva continuare ad essere. E non è più.
Locali storici come il Melody Mecca, J&J, Red Zone, Xo. Una fetta di Italia che ha spento per sempre le luci all’alba.
Ma è bastata una nuova canzone nostalgia di Max per chiudere gli occhi. D’altronde “mentre gli altri dormono si sente ancora il solito eco delle serate delle discoteche abbandonate“.