Max Gazzè sul palco di Pescara celebra la tradizione abruzzese
Groove, carisma e virtuosismo nella tappa pescarese del progetto musicale “Musicae loci” portato avanti da Max Gazzè. Questo progetto ha preso vita alcuni mesi fa e ha visto la collaborazione del noto cantautore romano con diverse orchestre popolari regionali in varie regioni d’Italia. L’orchestra selezionata per l’Abruzzo è l’Orchestra Popolare del Saltarello, diretta da Danilo Di Paolonicola.
L’obiettivo di “Musicae loci” è di valorizzare le tradizioni regionali, nello specifico quella abruzzese, non solo come un’area geografica, ma come una ricca terra di storia, cultura e tradizioni. Max Gazzè ha dedicato tempo e passione a questo progetto, spinto dalla curiosità di sperimentare un linguaggio musicale nuovo e innovativo. Il tour è partito il 30 giugno e ha già toccato le regioni Sicilia, Puglia, Basilicata e Campania. Dopo l’Abruzzo, il progetto proseguirà in Calabria, Romagna e val d’Aosta, sempre in collaborazione con gruppi musicali locali accuratamente selezionati dall’artista.
L’Orchestra Popolare del Saltarello ha una missione simile, ovvero quella di reinterpretare la tradizione musicale abruzzese in una chiave moderna e innovativa, specialmente attraverso il celebre ballo del “Saltarello”. Il fondatore dell’orchestra, Di Paolonicola, è un rinomato fisarmonicista e organettista teramano, vincitore di importanti premi internazionali e compositore. L’orchestra si compone di 10 musicisti e di un coinvolgente corpo di ballo che intrattiene il pubblico con danze popolari.
Nel concerto di Pescara, l’Orchestra Popolare del Saltarello ha eseguito brani popolari abruzzesi e ha presentato inediti arrangiamenti di alcune celebri canzoni di Gazzè tra cui Vento d’estate, L’uomo più furbo, Cara Valentina, L’amore non esiste, Mentre dormi, Ti sembra normale, La favola di Adamo ed Eva (occasione per una serie di assoli anche con strumenti popolari), Una musica può fare per un finale tutti insieme, anticipato da una versione da brivido di Scura maje. D’altro canto, lo stesso cantautore ha reinterpretato alcune delle canzoni più rappresentative della tradizione locale. L’evento è stato un’occasione unica per assistere a un incontro tra generi musicali diversi, che si fondono in un’unica performance coinvolgente, celebrando l’arte e la cultura abruzzese attraverso la musica.