Icona e simbolo, Marina Abramović incontra il pubblico del Maxxi
È una delle personalità più note, riconosciute e influenti dell’arte contemporanea, icona e protagonista indiscussa della performance art: è Marina Abramović, che venerdì 16 luglio alle 21 sarà a Roma e, per la prima volta, al MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo per un appuntamento eccezionale: un talk con il direttore artistico Hou Hanru (sold out già da giorni e trasmesso in diretta streaming sul canale Facebook del museo con biglietto simbolico a €4,49) in occasione della mostra Più grande di me. Voci eroiche dalla ex-Jugoslavia, in cui è presente con l’opera Rhythm 0. Partner dell’incontro: l’hotel Rome Cavalieri.
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Tra le “voci eroiche” c’è anche quella di Marina Abramovic, in mostra con Rhythm 0, una delle sue performance più note e impegnative, presentata al pubblico nello Studio Morra di Napoli nel 1974. Il suo lavoro è esposto all’interno della sezione Uguaglianza, che indaga l’emancipazione femminile e il ruolo cruciale delle donne nella tormentata storia dei Balcani. Il prossimo incontro per approfondire i temi della mostra sarà martedì 20 luglio con Slavoj Žižek, tra i più innovativi e carismatici pensatori del nostro tempo.
Fin dagli inizi a Belgrado nei primi anni ’70, Marina Abramović ha aperto la strada alla performance art, dando vita ad alcune delle opere più importanti di questo linguaggio artistico. Esplorando i suoi limiti fisici e mentali, ha resistito al dolore, all’esaurimento e al pericolo nella sua ricerca di trasformazione emotiva e spirituale. Marina Abramović è stata insignita del Leone d’Oro come miglior artista alla Biennale di Venezia del 1997. Nel 2010 al MoMa di New York, che ha ospitato la sua prima grande retrospettiva negli Stati Uniti, per oltre 700 ore, si è esibita nella performance diventata ormai iconica “The Artist is Present”.
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Nel settembre 2020 la Bayerische Staats Oper ha presentato la prima mondiale di 7 Deaths of Maria Callas, che presto sarà in tournée in nuove sedi. Nel 2023 presenterà la mostra personale After Life alla Royal Academy e diventerà la prima artista donna nei 250 anni di storia dell’Istituzione ad occupare l’intero spazio della galleria con il suo lavoro. Abramovic ha inoltre fondato il MAI (Marina Abramović Institute), una piattaforma per il lavoro immateriale e di lunga durata per creare nuove possibilità di collaborazione tra pensatori di tutti i campi.