Marco Mengoni vince il Festival di Sanremo 2023 con “Due vite”
Marco Mengoni è il vincitore della 73esima edizione del Festival di Sanremo con il brano “Due vite”, dopo essersi aggiudicato anche il premio per la miglior composizione e la serata delle cover con “Let it be” intepretata con The Kingdom Choir.
Al secondo posto Lazza con “Cenere” e al terzo Mr. Rain con “Supereroi”. “Dedico questo premio a tutte le donne che hanno partecipato al Festival – ha commentato Mengoni – siamo arrivati in finale in 5 ragazzi e mi sembrava giusto”.
Due vite parla di rapporti, mettendo al centro la relazione più intima, quella con se stessi, che si costruisce grazie alle diverse esperienze e vite che attraversiamo nel corso della nostra esistenza. Un invito ad affrontare la vita con onestà, senza rimpianti e senza pensare a cosa dovremmo o vorremmo essere, ad accettare anche gli errori come momenti di crescita. Un racconto molto serrato con due livelli di lettura: un racconto onirico, ricco di immagini e figure legate all’inconscio che si mischia a scene e dettagli molto realistici, autobiografici. Questo brano rappresenta una riflessione sulla necessità di affrontare la vita godendosi realmente ogni attimo, da quelli di noia anche solo apparente ai sentimenti più accesi, perché tutti sono parte della nostra esistenza. È un viaggio fatto di incontri che guardano sia dentro di noi che fuori, agli altri, e che racconta di come sia solo il nostro inconscio a custodire la reale verità del sentimento che stiamo vivendo.
Il brano scritto dallo stesso Mengoni con Davide Petrella e Davide Simonetta è una ballad dalla struttura non classica, sia dal punto di vista strumentale, sia di sviluppo e arrangiamento vocale, questo ancora una volta curato da Marco stesso; la produzione del brano è di E.D.D. e Simonetta.
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LA CRONACA
La serata finale di Sanremo si era aperta con l’omaggio commosso di Gianni Morandi all’amico Lucio Dalla, che il 4 marzo avrebbe compiuto 80 anni, sulle note di Piazza grande, Futura e Caruso. Tutti in piedi, lungo applauso e Gianni con gli occhi verso il cielo. Di impatto la provocazione di Rosa Chemical: sul palco con una camicia con dei fori in corrispondenza dei capezzoli circondati di brillantini ha trascinato Fedez sul palco per un bacio sulla bocca a favore di telecamere. “Questo è il festival dell’amore, mi è scattato così all’improvviso”, si è giustificato l’artista. “Vi siete guadagnati la prima pagina sull’Avvenire domani”, ha commentato Fiorello da Instagram. “Sarebbe stato stupendo se Rosa Chemical avesse fatto quella roba lì con gli artigiani della qualità. Si è vista la lingua ma Coletta è lì? Lo so che fine farà domani! Fatemelo vedere per l’ultima volta. Un festival così è irripetibile, domani i dirigenti andranno tutti a casa, però è stupendo”.
Spiazzato Fedez, spiazzata anche Chiara Ferragni che ha commentato: “Avrò diritto anch’io al bonus limone”. Per il ritorno all’Ariston la co-conduttrice ha indossato prima un vestito scultura, metà armatura d’oro e metà sottoveste blu di satin, a simboleggiare l’essere donne senza essere madri. Poi il body painting color oro sull’abito azzurro, in nome dell’aborto e della procreazione assistita, “diritti umani a cui non dobbiamo rinunciare”. L’accostamento di giallo e azzurro fa pensare ad alcuni utenti del web ai colori dell’Ucraina. Una suggestione, soltanto, che è diventata riferimento esplicito quando Tananai ha esibito due fiori, uno azzurro e l’altra giallo, citando i giovani Lisa, Olga e Maxim, protagonisti del video del suo brano Tango.
ZELENSKY. “L’Ucraina sicuramente vincerà questa guerra. Vincerà insieme al mondo libero. Vincerà grazie alla voce della libertà, della democrazia e, certamente, della cultura”. Così in un passaggio della lettera del presidente ucraino Volodymyr Zelensky letta questa sera da Amadeus sul palco del festival di Sanremo.
“Cari partecipanti, organizzatori e ospiti del festival! Per più di sette decenni, il festival di Sanremo si sente in tutto il mondo. Si sente la sua voce, la sua bellezza, la sua magia, la sua vittoria. Ogni anno – scrive il leader ucraino nella lettera – sulle rive del Mar Ligure vince la canzone. Vincono la cultura e l’arte. La Musica vince! E questa è una delle migliori creazioni della civiltà umana. Sfortunatamente, per tutto il tempo della sua esistenza, l’umanità crea non solo cose belle. E purtroppo oggi nel mio paese si sentono spari ed esplosioni. Ma l’Ucraina sicuramente vincerà questa guerra. Vincerà insieme al mondo libero. Vincerà grazie alla voce della libertà, della democrazia e, certamente, della cultura. Ringrazio il popolo italiano e i suoi leader che insieme all’Ucraina avvicinate questa vittoria. Auguro successo a tutti i finalisti e dal profondo del mio cuore voglio invitare i vincitori di quest’anno a Kyiv, in Ucraina, nel Giorno della Vittoria. Nel Giorno della nostra Vittoria!”.
Recita così il messaggio inviato al festival di Sanremo e letta da Amadeus. “Questa Vittoria oggi viene creata e ottenuta in condizioni estremamente difficili. Grazie ai nostri difensori! Grazie a loro coraggio, indomabilità, invincibilità. Centinaia di canzoni sono già state scritte su questo, e ne ascolterete una oggi”, ha scritto Zelensky prima che all’Ariston arrivasse la band Antytila. “Sono sicuro che un giorno ascolteremo tutti insieme la nostra canzone di vittoria”.
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GLI OSPITI. Atteso ritorno dei Depeche Mode sul palco del teatro Ariston dopo 33 anni. Hanno fatto ascoltare al pubblico in sala “Ghosts Again” e “Personal Jesus”, tra le loro hit più famose. Il gruppo musicale inglese era stato ospite la prima volta nel 1986 nei giorni in cui pubblicavano “Stripped”, primo estratto da “Black Celebration”, poi nel 1989 con “Everything Counts” e infine nel 1990 con “Enjoy the Silence”.
Sul palco anche Gino Paoli: tra aneddoti del passato alla Rca con un giovanissimo Gianni Morandi, l’88enne artista – accompagnato al piano dal grande Danilo Rea – ha regalato al pubblico la magia dei suoi successi, “Una lunga storia d’amore”, “Sapore di sale”, “Il cielo in una stanza”.
Più avanti ecco Ornella Vanoni, 88 primavere anche lei, ha cantato i suoi brani senza tempo, “Vai Valentina”, “L’appuntamento” e poi un medley tra “Eternità” e “Una ragione di più” tra gli applausi del pubblico. “Sono già stanca”, ha detto alla fine la cantante che poi ha chiesto dove siano i carciofi che aveva chiesto prima di venire all’Ariston e quando Ama le ha dato un mazzo lei ha replicato: “Solo dieci? Siete un po’ tirchi. Qua sono buoni, a Milano fanno schifo”.
CLASSIFICA FINALE
Le esibizioni dei 28 artisti in gara della serata finale di Sanremo 2023 sono state votate dal pubblico esclusivamente attraverso il Televoto. La media con le serate precedenti ha determinato la nuova classifica. Sono state quindi riproposte le prime cinque classificate che sono state votate dal pubblico con il Televoto (34 per cento), dalla giuria di stampa, tv, radio e web (33 per cento) e dalla giuria Demoscopica (33 per cento). La nuova votazione ha decretato il vincitore
1 Marco Mengoni – Due vite
2 Lazza – Cenere
3 Mr. Rain – Supereroi
4 Ultimo – Alba
5 Tananai – Tango
6 Giorgia – Parole dette male
7 Madame – Il bene nel male
8 Rosa Chemical – Made in Italy
9 Elodie – Due
10 Colapesce e Dimartino – Splash
11 Modà – Lasciami
12 Gianluca Grignani – Quando ti manca il fiato
13 Coma_Cose – L’addio
14 Ariete – Mare di guai
15 Lda – Se poi domani
16 Articolo 31 – Un bel viaggio
17 Paola & Chiara – Furore
18 Leo Gassmann – Terzo cuore
19 Mara Sattei – Duemilaminuti
20 Colla Zio – Non mi va
21 Cugini di Campagna – Lettera 22
22 Gianmaria – Mostro
23 Levante – Vivo
24 Olly – Polvere
25 Anna Oxa – Sali (Canto dell’anima)
26 Will – Stupido
27 Shari – Egoista
28 Sethu – Cause perse