La Resistenza di Manu Chao: icona di libertà musicale e culturale
Manu Chao, cantastorie cittadino del mondo che ha ispirato milioni di musicisti in tutto il globo, icona culturale celebre per il suo impegno civile e sociale, compie 62 anni.
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Da sempre considerato uno degli artisti più liberi, non conformi alle regole del mercato, Manu Chao è un autentico punto di riferimento del panorama musicale internazionale.
Con i Mano Negra prima e da solista poi, nel corso degli anni è stato protagonista in Italia di concerti memorabili, in grado di richiamare migliaia di persone che con lui condividono la musica e gli ideali, il suo rapporto con l’Italia è da sempre veramente speciale e Manu Chao ci è tornato l’ultima vola nel 2021 con il progetto acustico “El Chapulín Solo – Manu Chao Acústico”.
Manu Chao nasce a Parigi da genitori spagnoli scappati in Francia per fuggire dalla dittatura spagnola. Trascorre un’infanzia circondato da artisti in fuga, che trovano spesso rifugio nella casa dei genitori.
A metà anni Ottanta fonda i Mano Negra, gruppo d’avanguardia che canta in francese, inglese e spagnolo, fondendo culture e stili differenti, come rock, punk, reggae, rap e musica iberica. Nel 1998 con Clandestino arriva il successo mondiale.
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È il suo debutto solista, i cui temi sono la fuga e i diritti umani e in cui dominano ritmi africani e sudamericani. Clandestino raggiunge una fama planetaria e rappresenta per tantissimi giovani un simbolo dell’impegno sociale e civile che può avere la musica e del quale Manu Chao si è fatto portatore.
Ad oggi Manu Chao è considerato uno degli artisti più liberi, non conformi alle regole del mercato, una vera icona musicale e culturale.
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