“Mahmood è vivo” esordisce in conferenza stampa Blanco: nelle ultime ore infatti si è diffusa la notizia di un malore accusato da Mahmood nel pomeriggio di ieri. “La sera prima -dichiara il cantante- sono uscito con un giubbino corto prendendo freddo e ho avuto una sorta congestione che mi ha fatto star male in hotel. Ma mi sono ripreso pian piano e sono riuscito a cantare. Poi c’era questo ragazzino qua che mi sostiene un sacco”
Mentre fervono i preparativi, i sondaggi e le scommesse per l’epilogo della 72° edizione del Festival di Sanremo abbiamo avuto il piacere di partecipare alla conferenza stampa di Mahmood e Blanco.
Da subito hanno conquistato il podio più ambito e accedono alla finale come primi in classifica, anche se come ripetono spesso “ricordatevi che chi è favorito non vince mai”.
Mahmood e Blanco gareggiano con “Brividi”, composta insieme a Michelangelo, che ne è anche produttore. Si tratta di una ballad romantica con pianoforte e archi che richiamano l’arrangiamento d’orchestra, ma allo stesso tempo ha un sapore moderno in cui le voci e i punti di vista dei due artisti, nonostante i 10 anni di differenza, si intrecciano in perfetta armonia per raccontare come la paura di essere inadeguati, quando si parla d’amore, appartenga a tutte le generazioni. Due mondi apparentemente distanti ma legati dalla versatilità e dalla forza emotiva della loro scrittura, in cui gli artisti descrivono l’amore da due diversi sguardi che si completano. Da una parte una visione più disillusa, cantata con maggiore consapevolezza da Mahmood, dall’altra l’impulsività e la genuinità di Blanco, due diverse intensità che riescono a raccontare il mondo dei sentimenti senza banalizzarlo.
Tutto ciò è insito anche nel modo in cui è stato scritto il brano: Mahmood e Blanco si sono casualmente incontrati negli studi del produttore e da un accordo sbagliato da Michelangelo quasi per gioco è nato il ritornello di Brividi. Poi i due cantanti si sono rivisti solo tre mesi dopo, quando hanno consegnato ognuno la propria strofa (scritte rispettivamente da Mahmood nella casa materna in Sardegna e da Blanco nella cantina di casa). Come dice Mahmood: “le due parti per quanto diverse in realtà si compensano, io sento molto di me nella sua strofa e viceversa. Infatti nell’amore e nella vita ci vuole equilibrio tra romanticismo e concretezza”. “Brividi – commenta Blanco – è un incrocio di vite: la mia, che trova un punto in comune con quella di Mahmood e in un certo senso con quella di tutti, perché ad ogni età i sentimenti -soprattutto l’amore- ci rendono fragili e felici nello stesso momento.”
Seconda volta al Festival per Mahmood, che dopo la vittoria nel 2019 con “Soldi” è diventato uno dei maggiori e più originali esponenti del cantautorato urban pop italiano con 12 dischi di platino e 9 dischi d’oro in Italia, 6 dischi di platino e 3 dischi d’oro all’estero e quasi 1,5 miliardi di streaming totali all’attivo.
Prima volta all’Ariston, che in realtà è il suo primo palco importante, per Blanco: voce tra le più dirompenti del panorama nazionale e rivelazione musicale del 2021, ha collezionato in meno di un anno 28 dischi di platino, 7 dischi d’oro e 1 miliardo di streaming totali.
Così i due cantanti commentano quest’esperienza che volge al termine:
M: “Io sono molto felice in realtà perché questa esperienza con Riki (Riccardo Fabbriconi alias Blanco) mi sta insegnando un sacco di cose, anche a livello di come stare sul palco e di essere sempre un pelo più imprevedibile del solito. Grazie all’energia dei suoi 18 anni ho imparato uscire un po’ più dagli schemi a pensare un po’ meno. E affrontare Sanremo non da solo, è completamente diverso, come se fosse tutto nuovo.
B: “Venire qui con Ale (Alessandro alias Mahmood) mi ha dato molta più tranquillità di quella che se fossi stato da solo non avrei avuto. Vivo al momento senza fare progetti e poi c’è così tanta adrenalina e fretta qui che hai massimo venti minuti per andare in bagno… e poi sono felice perché ho baciato Amadeus! (ride).
M: E questa sera ci sarà anche una piccola sorpresina…
B: Non so neanch’io di che si tratta, quindi stasera vedremo
LA COVER DI “Il cielo in una stanza”
Durante la conferenza stampa di questa mattina Mahmood e Blanco sono venuti a conoscenza (con grande sorpresa ed entusiasmo) del commento rilasciato a “La Repubblica” da Gino Paoli. “Se avessero fatto schifo – commenta l’autore della canzone scelta dai due cantanti – lo direi senza problemi, invece sono stati bravi e hanno fatto una cosa per bene .. e sono riusciti ad emozionare.”
Per la quarta serata di Sanremo 2022 i due hanno scelto infatti “Il cielo in una stanza”, canzone abbastanza lontana dal loro stile “toccandola piano, quasi accarezzandola”. “Se uno cambia un pezzo di Gino Paoli, – dichiara sinceramente Blanco- di musica non ha capito un ca***. Lo abbiamo reso un minimo nostro solo aggiungendo la scala verso la fine. Per il resto è un pezzo clamoroso, una delle più grandi hit italiane, non puoi cambiarle.”
“E poi” aggiunge Mahmood “nel nostro repertorio c’è anche un lato più “classico” … ad esempio, Brividi è un pezzo che potrebbe stare bene sia nel suo disco sia nel mio. È solo un altro lato nostro, non ci siamo snaturati per andare a Sanremo”
ILCOMMENTOSUGLIALTRI
“Gianni Morandi ha spaccato”, “Sono due mostri sacri che hanno creato una magia” così commentano la vittoria di Gianni Morandi affiancato da Jovanotti nella serata delle cover.
Mahmood racconta “Ci sono tantissimi altri artisti di cui noi siamo fan e di cui abbiamo una stima immensa. Anche immaginare di stare sopra a qualche nome ci fa ancora un po’ strano. Riki tifa per Gianni Morandi, io ho un debole per Massimo Ranieri e mi è piaciuta molto Drusilla: penso che servano più personalità del genere su quel palco perché danno sempre qualcosa in più che non è scontato”.
Al di fuori della gara, gli artisti svelano i propri cantanti preferiti: Celentano, Paoli, Dalla, Battisti e soprattutto Mogol per Blanco. Mentre Mahmood si dichiara grandissimo fan di Paolo Conte (“ho il vinile id Genova in salotto”) e di Battiato.
I RECORD DI “BRIVIDI”
Dopo avere esordito come canzone più ascoltata di sempre in un giorno su Spotify Italia (3.384.192 stream in sole 24h), Brividi conquista la prima posizione della classifica Fimi / GfK dei singoli più venduti in Italia.
Superati i 10 milioni di visualizzazioni combinate, realizzate dal videoclip ufficiale e dal videoclip della performance della prima serata del Festival, rispettivamente al #1 e #2 nelle tendenze di YouTube. Brividi è attualmente al #1 su tutte le piattaforme digitali e si conferma in Top10 al #6 nella global chart di Spotify, dopo aver debuttato al #5, la posizione più alta di sempre per un brano in italiano.
Il videoclip, girato ad Amsterdam e diretto da Attilio Cusani, traduce in immagini le due storie raccontate con intensità nelle strofe del brano. I protagonisti si alternano così come gli scenari che ricreano l’idea della libertà tutta da percorrere sulle bici di diamanti realizzate per loro con cristalli Swarovski, puntando al cielo.
Le ultime dichiarazioni
A poche ore dalla finale di Sanremo, cui Mahmood e Blanco accedono provvisoriamente primi in classifica, i due cantanti commentano: Mahmood: “Siamo venuti qui a Sanremo per divertirci con la musica: ci sembra incredibile il nostro successo ma non ci interessano le classifiche. Non ci sentiamo geni o paladini di qualcosa. Solo speriamo veramente di non deludere tutti gli ascoltatori che in questo momento sostengono il pezzo.”
Blanco: “Sul palco siamo semplicemente noi. Non pensiamo a come vestire l’esibizione: l’abbraccio, il mettersi uno di fronte all’altro, la mano sulla spalla sono cose che sono venute spontanee (soprattutto ieri che fino a poco prima Ale non stava troppo bene). Speriamo di non deludere chi ci sta dando tutto questo amore.”
Mahmood e Blanco: quell’accordo sbagliato, il malore e la sorpresa per la finale
“Mahmood è vivo” esordisce in conferenza stampa Blanco: nelle ultime ore infatti si è diffusa la notizia di un malore accusato da Mahmood nel pomeriggio di ieri. “La sera prima -dichiara il cantante- sono uscito con un giubbino corto prendendo freddo e ho avuto una sorta congestione che mi ha fatto star male in hotel. Ma mi sono ripreso pian piano e sono riuscito a cantare. Poi c’era questo ragazzino qua che mi sostiene un sacco”
Mentre fervono i preparativi, i sondaggi e le scommesse per l’epilogo della 72° edizione del Festival di Sanremo abbiamo avuto il piacere di partecipare alla conferenza stampa di Mahmood e Blanco.
Da subito hanno conquistato il podio più ambito e accedono alla finale come primi in classifica, anche se come ripetono spesso “ricordatevi che chi è favorito non vince mai”.
Leggi anche: Gianluca Grignani e la dignità del dolore: quelle offese che gridano vendetta
LA STORIA DI “BRIVIDI”
Mahmood e Blanco gareggiano con “Brividi”, composta insieme a Michelangelo, che ne è anche produttore. Si tratta di una ballad romantica con pianoforte e archi che richiamano l’arrangiamento d’orchestra, ma allo stesso tempo ha un sapore moderno in cui le voci e i punti di vista dei due artisti, nonostante i 10 anni di differenza, si intrecciano in perfetta armonia per raccontare come la paura di essere inadeguati, quando si parla d’amore, appartenga a tutte le generazioni. Due mondi apparentemente distanti ma legati dalla versatilità e dalla forza emotiva della loro scrittura, in cui gli artisti descrivono l’amore da due diversi sguardi che si completano. Da una parte una visione più disillusa, cantata con maggiore consapevolezza da Mahmood, dall’altra l’impulsività e la genuinità di Blanco, due diverse intensità che riescono a raccontare il mondo dei sentimenti senza banalizzarlo.
Tutto ciò è insito anche nel modo in cui è stato scritto il brano: Mahmood e Blanco si sono casualmente incontrati negli studi del produttore e da un accordo sbagliato da Michelangelo quasi per gioco è nato il ritornello di Brividi. Poi i due cantanti si sono rivisti solo tre mesi dopo, quando hanno consegnato ognuno la propria strofa (scritte rispettivamente da Mahmood nella casa materna in Sardegna e da Blanco nella cantina di casa). Come dice Mahmood: “le due parti per quanto diverse in realtà si compensano, io sento molto di me nella sua strofa e viceversa. Infatti nell’amore e nella vita ci vuole equilibrio tra romanticismo e concretezza”. “Brividi – commenta Blanco – è un incrocio di vite: la mia, che trova un punto in comune con quella di Mahmood e in un certo senso con quella di tutti, perché ad ogni età i sentimenti -soprattutto l’amore- ci rendono fragili e felici nello stesso momento.”
Leggi anche: Sanremo 2022, Jova e Morandi vincono la serata delle cover
Una settimana da Brividi
Seconda volta al Festival per Mahmood, che dopo la vittoria nel 2019 con “Soldi” è diventato uno dei maggiori e più originali esponenti del cantautorato urban pop italiano con 12 dischi di platino e 9 dischi d’oro in Italia, 6 dischi di platino e 3 dischi d’oro all’estero e quasi 1,5 miliardi di streaming totali all’attivo.
Prima volta all’Ariston, che in realtà è il suo primo palco importante, per Blanco: voce tra le più dirompenti del panorama nazionale e rivelazione musicale del 2021, ha collezionato in meno di un anno 28 dischi di platino, 7 dischi d’oro e 1 miliardo di streaming totali.
Così i due cantanti commentano quest’esperienza che volge al termine:
M: “Io sono molto felice in realtà perché questa esperienza con Riki (Riccardo Fabbriconi alias Blanco) mi sta insegnando un sacco di cose, anche a livello di come stare sul palco e di essere sempre un pelo più imprevedibile del solito. Grazie all’energia dei suoi 18 anni ho imparato uscire un po’ più dagli schemi a pensare un po’ meno. E affrontare Sanremo non da solo, è completamente diverso, come se fosse tutto nuovo.
B: “Venire qui con Ale (Alessandro alias Mahmood) mi ha dato molta più tranquillità di quella che se fossi stato da solo non avrei avuto. Vivo al momento senza fare progetti e poi c’è così tanta adrenalina e fretta qui che hai massimo venti minuti per andare in bagno… e poi sono felice perché ho baciato Amadeus! (ride).
M: E questa sera ci sarà anche una piccola sorpresina…
B: Non so neanch’io di che si tratta, quindi stasera vedremo
LA COVER DI “Il cielo in una stanza”
Durante la conferenza stampa di questa mattina Mahmood e Blanco sono venuti a conoscenza (con grande sorpresa ed entusiasmo) del commento rilasciato a “La Repubblica” da Gino Paoli. “Se avessero fatto schifo – commenta l’autore della canzone scelta dai due cantanti – lo direi senza problemi, invece sono stati bravi e hanno fatto una cosa per bene .. e sono riusciti ad emozionare.”
Per la quarta serata di Sanremo 2022 i due hanno scelto infatti “Il cielo in una stanza”, canzone abbastanza lontana dal loro stile “toccandola piano, quasi accarezzandola”. “Se uno cambia un pezzo di Gino Paoli, – dichiara sinceramente Blanco- di musica non ha capito un ca***. Lo abbiamo reso un minimo nostro solo aggiungendo la scala verso la fine. Per il resto è un pezzo clamoroso, una delle più grandi hit italiane, non puoi cambiarle.”
“E poi” aggiunge Mahmood “nel nostro repertorio c’è anche un lato più “classico” … ad esempio, Brividi è un pezzo che potrebbe stare bene sia nel suo disco sia nel mio. È solo un altro lato nostro, non ci siamo snaturati per andare a Sanremo”
IL COMMENTO SUGLI ALTRI
“Gianni Morandi ha spaccato”, “Sono due mostri sacri che hanno creato una magia” così commentano la vittoria di Gianni Morandi affiancato da Jovanotti nella serata delle cover.
Mahmood racconta “Ci sono tantissimi altri artisti di cui noi siamo fan e di cui abbiamo una stima immensa. Anche immaginare di stare sopra a qualche nome ci fa ancora un po’ strano. Riki tifa per Gianni Morandi, io ho un debole per Massimo Ranieri e mi è piaciuta molto Drusilla: penso che servano più personalità del genere su quel palco perché danno sempre qualcosa in più che non è scontato”.
Al di fuori della gara, gli artisti svelano i propri cantanti preferiti: Celentano, Paoli, Dalla, Battisti e soprattutto Mogol per Blanco. Mentre Mahmood si dichiara grandissimo fan di Paolo Conte (“ho il vinile id Genova in salotto”) e di Battiato.
I RECORD DI “BRIVIDI”
Dopo avere esordito come canzone più ascoltata di sempre in un giorno su Spotify Italia (3.384.192 stream in sole 24h), Brividi conquista la prima posizione della classifica Fimi / GfK dei singoli più venduti in Italia.
Superati i 10 milioni di visualizzazioni combinate, realizzate dal videoclip ufficiale e dal videoclip della performance della prima serata del Festival, rispettivamente al #1 e #2 nelle tendenze di YouTube. Brividi è attualmente al #1 su tutte le piattaforme digitali e si conferma in Top10 al #6 nella global chart di Spotify, dopo aver debuttato al #5, la posizione più alta di sempre per un brano in italiano.
Il videoclip, girato ad Amsterdam e diretto da Attilio Cusani, traduce in immagini le due storie raccontate con intensità nelle strofe del brano. I protagonisti si alternano così come gli scenari che ricreano l’idea della libertà tutta da percorrere sulle bici di diamanti realizzate per loro con cristalli Swarovski, puntando al cielo.
Le ultime dichiarazioni
A poche ore dalla finale di Sanremo, cui Mahmood e Blanco accedono provvisoriamente primi in classifica, i due cantanti commentano:
Mahmood: “Siamo venuti qui a Sanremo per divertirci con la musica: ci sembra incredibile il nostro successo ma non ci interessano le classifiche. Non ci sentiamo geni o paladini di qualcosa. Solo speriamo veramente di non deludere tutti gli ascoltatori che in questo momento sostengono il pezzo.”
Blanco: “Sul palco siamo semplicemente noi. Non pensiamo a come vestire l’esibizione: l’abbraccio, il mettersi uno di fronte all’altro, la mano sulla spalla sono cose che sono venute spontanee (soprattutto ieri che fino a poco prima Ale non stava troppo bene). Speriamo di non deludere chi ci sta dando tutto questo amore.”
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