L’universo di Fattori: la grande mostra a Forte dei Marmi
Dal 22 Luglio fino al 20 novembre 2022 il Forte Leopoldo I a Forte dei Marmi accoglie la mostra “L’universo di Fattori”, allestita dalla Società di Belle Arti, con il patrocinio del Comune di Forte dei Marmi, in collaborazione con Villa Bertelli.
Cinquanta opere sulla parabola artistica di Fattori
“Credo fermamente che l’arte non abbia bisogno di pedanterie, ma di mezzi molto semplici in tutte le materie… tavolozza semplice, pochi colori: i troppi colori inutili fanno il lusso dei dilettanti. Ecco spiegata la parte mia originale”.
Così, con parole semplici e incisive, Giovanni Fattori descriveva la sua arte e il bisogno di rimanere fedele alla realtà circostante, senza artifici ma con il forte desiderio di documentare le molteplici sfaccettature del reale. “L’universo di Fattori” nasce come simbolica finestra sugli aspetti più veri e intimi dell’artista toscano; una selezionata antologia di circa cinquanta opere ripercorre la produzione di Fattori, non solo come maestro indiscusso dei macchiaioli, ma anche quale precursore della modernità del XX secolo.
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Lo stile e la tecnica dei macchiaioli
Non a caso Fattori era un pittore molto apprezzato dai contemporanei: dipingeva soprattutto i suoi amati paesaggi toscani, in particolare quelli della Maremma, ma anche contadini, lavoratori ed episodi bellici relativi ad avvenimenti per lui attuali come le guerre d’indipendenza.
Le sue opere tuttavia non hanno alcun intento nazionalistico: le battaglie non vengono celebrate o esaltate bensì semplicemente descritte se non, in alcuni casi, condannate attraverso la rappresentazione di situazioni desolanti. Distaccatosi dagli stilemi accademici e dal Neoclassicismo, Fattori desiderava imprimere su tela, carta, rame o legno ciò che coglieva l’occhio umano.
Per tali motivi ideò insieme ad alcuni suoi colleghi, tra cui Telemaco Signorini e Silvestro Lega, un metodo compositivo basato sull’utilizzo della “macchia”. Pennellate piccole e veloci che non indugiano sul dettaglio ma restituiscono una visione d’insieme completa. Per il gruppo dei macchiaioli, infatti, la forma non esiste, ma è simulata dalla luce e dalle declinazioni dei suoi riflessi.
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I contenuti della mostra
Come un prezioso scrigno a più scomparti, il Forte Leopoldo I ospita nelle proprie sale ben sette sezioni tematiche differenti: dalle prime ricerche stilistiche applicate alla rappresentazione degli eventi bellici italiani ai toccanti “ritratti dell’anima”, nei quali la sensibilità intimista si mescola al realismo di stampo toscano; dagli studi di paesaggio della dorata stagione di Castiglioncello, fino alla narrazione curata e nostalgica delle trasformazioni del tessuto urbano fiorentino.
Non manca inoltre una serie ritratti di amici e parenti che delicatamente svela gli aspetti più intimi e privati dell’artista toscano. Fiori all’occhiello dell’intera mostra sono i celebri quadri Soldati francesi del ’59, Posta militare al campo, La Punta del Romito, La Punta del Romito con barche e pescatori e Cavalli al pascolo.
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L’opera “Soldati Francesi”
L’olio su tavola Soldati Francesi (1859) è forse una delle opere più note di Giovanni Fattori. Il pittore non andò a combattere, quindi colse l’occasione per ritrarre le truppe francesi di passaggio. L’opera documenta lo scoppio della Seconda guerra d’indipendenza, nello specifico il momento in cui i soldati francesi sbarcarono a Livorno per dirigersi poi verso Firenze.
Il quadro mostra otto soldati francesi fermi che attendono ordini dal comandante, che nel dipinto si trova nella destra. Un momento statico che però racchiude in sé tutto il pathos dell’attesa e l’apprensione per il futuro.
A corredo dell’esposizione è presente un catalogo riccamente illustrato a cura di Claudia Fulgheri, Elisabetta Matteucci e Francesca Panconi.
Per informazioni sulla mostra si può consultare il sito www.comune.fortedeimarmi.lu.it
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