‘Lucio dei miei occhi’. L’universo poetico di Dalla nella voce di Rosalia Misseri
Non era ancora arrivata la primavera del 2012 quando Lucio Dalla ci lasciò improvvisamente. Correva lo stesso mese che, 69 anni prima, lo vide nascere in quella data in cui è racchiusa una delle sue canzoni più celebri. Se ne andò in silenzio, Lucio, con la stessa riservatezza che lo caratterizzò per una vita intera, lasciando un vuoto abissale nel panorama musicale italiano.
Una mancanza che solo chi lo ha conosciuto e amato, come Rosalia Misseri, in arte MisRos, riesce a colmare spaziando nel suo universo poetico e attraversando quei brani che almeno tre generazioni hanno cantato e canteranno ancora per decenni.
Lei, l’artista che Dalla volle come personaggio principale della sua ‘Tosca Amore Disperato’, colei che oggi dedica al suo amico perduto e ad uno dei più grandi protagonisti della musica italiana un contributo prezioso dal titolo ‘Lucio dei miei occhi’. Ben otto capolavori del geniale poeta e cantastorie bolognese, da ‘Vita’, a ‘La sera dei miracoli’, a ’Stella di mare’, a ‘Balla balla ballerino’, arricchiti da uno speciale inedito scritto dalla stessa Rosalia e che dà il nome all’intero lavoro.
Una versione moderna delle sue ballate, delle sue poesie, della sua ironia, di quelle fotografie di marginalità e solitudine che contraddistinsero tutti i suoi successi, raccolti in un Ep prodotto da Rosalia Misseri e Andrea Casamento, con gli arrangiamenti dello stesso Casamento e la collaborazione di Angelo Anastasio.
Lei, la Misseri, interprete, attrice, cantautrice e doppiatrice, che trasforma ogni nota e ogni parola del geniale cantautore in un richiamo nostalgico al suo idealismo politico, alla sua eccentricità, al suo pessimismo, al quel “patologico senso di smarrimento” quale elemento fondante di tutta la sua produzione, dimostrando una bravura che, unita all’eccezionale bellezza mediterranea, diventa quasi imbarazzante. Una storia artistica imponente, quella di Rosalia, che inizia dall’opera ‘Notre Dame de Paris’ di Riccardo Cocciante che la vuole nel ruolo della zingara Esmeralda. Poi il tour europeo con Andrea Bocelli in Irlanda, in Inghilterra e in Russia, e il trionfo dinnanzi a 100.000 persone che l’applaudono a San Pietroburgo.
Una lunga serie di trasmissioni televisive e di collaborazioni prestigiose in cui i suoi occhi, passionali e penetranti come la sua straordinaria terra di Sicilia, bucano, anzi, perforano il video. Il sorriso che disarma, la voce che emoziona. Impressionante quel ‘Ciao Amore’ di Dalida, durante la trasmissione ‘Tale e Quale’, in cui ricostruisce tutta la sofferenza di un grande amore infranto da un tragico destino e che solo una straordinaria interprete può riportare in vita dinnanzi a un pubblico incantato.
È lei la regina del palco, anzi, l’imperatrice assoluta che domina la scena. Una ‘regalità’ scritta nel suo nome, Rosalia, e che risplende in quello di Lucio, la ‘luce’, appunto. Un connubio più sacro che profano, una presenza infinita, come infinita è l’assenza dell’eclettico cantautore.
Chissà che il Maestro, da lassù, non le sorrida sussurrando ancora: “Azz… come canti bene la mia canzone!”, come quella volta che la sorprese in casa mentre intonava ‘Stella di mare’.
Intanto ci complimentiamo noi, grati per averci restituito un po’ di Lucio.
‘Lucio dei miei occhi’ sarà su tutte le piattaforme musicali digitali a partire dal 6 luglio, il giorno del compleanno di MisRos.
di Alina Di Mattia
Foto e grafica: Barbara Gallozzi