Live Report. Madonna, Mediolanum Forum di Milano – 25/11/2023
Nel 2023, forse, dovremmo apprezzare Madonna tanto quanto lo abbiamo fatto negli anni ’80 e ’90. Lady Ciccone è stata senza dubbio la regina del pop per almeno due decadi e, fin dai suoi esordi, ha attraversato mode e stili, generi musicali, culturali, sociali e, perché no, anche politici. Di lei si è detto tanto, tantissimo, forse troppo: pettegolezzi, una vita sregolata, la mancata accettazione dell’inesorabile decorrere del tempo e della sempre più agguerrita concorrenza che adesso sembrerebbe averle strappato per sempre lo scettro di regina faticosamente conquistato.
Abbiamo scritto, letto e vissuto i suoi successi planetari, l’ascesa interminabile di una star che ha rivoluzionato e cambiato il music business al femminile, che ha trasgredito quando i palinsesti televisivi e radiofonici non erano ancora emancipati come attualmente lo sono e, in egual misura, ci siamo confrontati con cadute rumorose, polemiche sterili e, in ultimo, anche con la paura di perderla per sempre. Sono impressi negli occhi di tutti i titoli di giornali che recitavano il coma di Madonna, l’imminente decesso dopo problemi di salute e la fine ormai prossima ma, parallelismi e metafore religiose a parte, Madonna è risolta ancora una volta.
A parlare per lei è sempre stata la musica e il Celebration Tour che ha toccato il Mediolanum Forum di Milano per due date sold out in men che non si dica è qui a ricordarci, ancora una volta, del perché sia stata immensa e, probabilmente, inarrivabile. Festeggiare se stessa per omaggiare quarant’anni di carriera con uno spirito più agguerrito che mai e la voglia di dimostrare che lei, su quel palco, ha poche rivali. Non sta a noi dare questo giudizio né addentrarci in quelli che potrebbero sembrare giudizi faziosi o puerili, ma la domanda ci sorge spontanea: chi siamo, noi, per giudicarla?
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Un concerto che è stato… poco concerto e molto show: intrattenimento e mixtape, una miscela vincente per consegnarsi alla storia con due eventi divertenti, frizzanti e dinamici. Poca musica suonata (assenza di band, basi preregistrati e solo un paio di apparizioni con chitarra acustica in mano) ma tantissimi momenti di ballo e coreografie incandescenti tra draq queen, ballerini gender fluid, elementi naturali come acqua e fuoco, valletti e, chiaramente, erotismo a non finire. A volte anche esagerato e spinto all’eccesso, ma mettere nella stessa frase Madonna e il concetto di esagerazione vorrebbe dire non aver capito nulla della cifra stilistica dell’artista statunitense.
Uno show dalle tinte del best of, del greatest hits di una vita e di una carriera che l’ha vista protagonista per due decadi e forse anche di più. Un’esibizione che ha sciolto tutte le riserve sul suo stato di salute e sulla propria capacità di tenere il palco. Chiaramente gli anni d’oro sono alle spalle, ma a giudicare dalla reazione del pubblico, nessuno se n’è accorto. “Like a Prayer”, “La Isla Bonita”, “Like a Virgin” sono solo alcuni dei brani eseguiti in scaletta che hanno entusiasmato i presenti. Di Madonna abbiamo detto e scritto tanto, forse tantissimo, ma non siamo pronti a lasciarla ancora andare. Lunga vita alla Regina.
Articolo e foto di Michele Ciaccia