L’intervista. Il rock come stile di vita: i Mad Rollers tra protopunk e glam
In questi giorni in tour in Germania, i Mad Rollers, band capitolina dedita a sonorità protopunk, glam e rock, hanno da poco annunciato l’uscita sul mercato del nuovo sette pollici dal titolo “Dog Meat” e la ristampa dell’album d’esordio “Get Mad”. Entrambi i dischi usciranno il prossimo 29 settembre per l’etichetta Time To Kill Records.
Formatisi a Roma nel 2017 dalle ceneri del gruppo psychobilly SantaFè Pornorockerz e della punk band Alieni, i Mad Rollers hanno bruciato le tappe. Nello stesso anno il gruppo ha pubblicato il sette pollici “Frenk / Let Me Fly” per la celebre etichetta Surfin’ Ki Records e ha suonato in diverse città italiane. Altri due brani,”I Need Your Love / Did You See”, sono stati stampati su vinile 7” dall’etichetta americana Sister Raygun nel 2019, dando al gruppo visibilità internazionale e l’occasione di suonare ancor di più dal vivo.
Nel 2020 i Mad Rollers hanno registrato il loro album di debutto, “Get Mad”, presso il celebre studio GreenMountainAudio di Roma da un sound engineer molto apprezzato come Danilo Silvestri (Giuda, Human Race, Taxi, Alieni) che lo ha prodotto assieme al cantante Marco DiNapoli, con la supervisione di Tim Orchad.
Ciao, ragazzi, benvenuti su The Walk of Fame magazine: in questi giorni siete impegnati nel vostro tour in Germania, come vi state trovando? Quali sono le principali differenze tra il pubblico tedesco e quello italiano?
Ciao e grazie dell’opportunità di scambiare due parole riguardo la nostra band. Il tour di presentazione di “Dog Meat è appena partito dalla Germania ,nazione alla quale siamo molto legati perché da sempre ci ha accolto con curiosità ed entusiasmo. I concerti in Germania sono eventi molto partecipati e le persone che vengono si godono lo show dal primo all’ultimo pezzo, con attenzione ed interesse molto superiore al pubblico italiano
Appena rientrati in Italia su cosa focalizzerete la vostra attenzione? Quali progetti avete in cantiere?
Rientrati in Italia da questa prima parte di release tour ci concentreremo sul promuovere al meglio l’album anche nello stivale fra un concerto e l’altro Pensando al futuro poi sicuramente possiamo svelare che è in cantiere la pubblicazione di un nuovo LP nel2024
Avete annunciato “Dog Meat”, il vostro nuovo sette pollici, come descrivereste questo lavoro? In che modo è avvenuto il processo di songwriting?
Rispetto a Get Mad abbiamo cercato un suono molto più scuro in “Dog meat”. Un’anticipazione di fatto delle sonorità che stiamori cercando per il prossimo LP
Da cosa traete ispirazione per comporre i vostri brani? Quali sono le tematiche principali che trattate? Attraverso la musica, quali messaggi volete lanciare ai vostri fan?
Siamo continuamente alla ricerca di una fusione equilibrata fra i generi che ci hanno sempre appassionato: il rock’n’roll anni ’70, il rock, il punk. I nostri brani parlano essenzialmente di noi, storie di vita vissute, iperbolate e fantasticate, notti lunghe e tanto rock’n’roll…
A breve verrà anche pubblicata anche la ristampa di “Get Mad”, il vostro album di debutto. Come mai questa decisione a soli tre anni di distanza dalla sua uscita sul mercato discografico?
Banalmente, ma anche con grande orgoglio, la scelta deriva dal fatto che la prima tiratura di copie è andata sold out, cosa che non ci saremmo mai aspettati avendo registrato “Get Mad” durante la pandemia senza alcuna certezza di cosa sarebbe accaduto poi e con la paura di non poterlo mai suonare di fronte al pubblico…
Di recente avete suonato all’FDB Festival di Fabrica di Roma, evento che supportiamo da due anni: che ricordo avete di questo show?
La FDB è un evento che non conoscevamo benissimo e siamo rimasti sorpresi dell’entusiasmo con il quale in un piccolo paese tantissimi ragazzi collaborano alla creazione di un evento radicato nel territorio. Complimenti vivissimi e ancora grazie a tutti per l’ospitalità
Ognuno di voi proviene da esperienze musicali differenti. Come avete visto evolvere la scena underground italiana in questi anni?
Purtroppo La scena italiana si evolve molto lentamente, chi vuole cercare una via in questo business è costretto a farlo fuori dai nostri confini dove come spiegavo prima c’è una grande cultura del live e del supportare le band, tutti sanno che al merch, comprando un vinile o una maglia, aiuteranno il gruppo a continuare ad esistere, e contribuiscono con immense piacere
Grazie per la disponibilità, lascio a voi le ultime parole famose per chiudere l’intervista…
Grazie a voi, gentilissimi! Siamo ragazzi di poche parole preferiamo esprimerci con la musica ci vediamo in giro ragazzi… R’N”R will never stop!