Levante va controcorrente e si ferma: a queste condizioni non torno sul palco
“Non racconterò quello che già sapete di ciò che è stato per me il recente passato di questi mesi, l’ho mostrato in maniera più che esplicativa con un video, con le immagini, con la musica. E’ arrivato il momento, però, di parlare di quelli che saranno per noi i mesi a venire. Le date estive”.
Levante fa chiarezza su cosa avverrà nell’immediato futuro, tra programmi e progetti che inevitabilmente saranno influenzati dalle misure di sicurezza adottate per contrastare il diffondersi del Coronavirus. Nonostante la curva epidemiologica sia in caso, l’attenzione è sempre massima. Il settore cultura è particolarmente attenzionato e sarà tra quelli a ripartire per ultimo.
“La sacralità del palco, dove metto in scena ogni piccola e gigantesca parte di me, insieme a tutta la mia strepitosa crew, è intoccabile. Il duro lavoro, la dedizione e la serietà con cui affrontiamo la musica e il live, oggi non sembrano ritrovare la serenità, le garanzie e le condizioni per poter affrontare lo spettacolo. La sensazione al momento parrebbe quella di navigare a vista”.
“E per il tour europeo, e per quello Italiano, prima che la vita facesse quello che sa fare meglio, ovvero sorprenderci (tristemente questa volta), avevamo pensato a un live muscolare, diverso dagli anfiteatri del 2019, un live in cui il coinvolgimento fisico di ogni spettatore presente fosse uno dei due elementi principali. Per la sicurezza di tutti questa ipotesi non è fattibile”.
“Non è fattibile per me salire su un palco con il timore di poter, riunendo tante persone (con un limite numerico da spezzare il cuore), mettere in pericolo la salute di qualcuno. Non è fattibile per me restituire al pubblico uno spettacolo nemmeno lontanamente all’altezza di ciò di cui siamo capaci. E’ grande il riguardo che ho per chi arriva sotto palco. Oggi, come sempre, vincono l’animo e la determinazione personali e, parlando con tutta la band, si è deciso di non salire sul palco a tutti i costi”.
“E ci costa (!!!), sotto ogni punto di vista, rinunciare alle date dell’estate 2020 ma nessuno di noi ha intenzione di scendere al compromesso di uno spettacolo diverso, in cui dal palco, alla ricerca di un sorriso dietro ai volti mascherati siti a un metro di distanza tra loro, forzatamente si tenta un contatto impossibile. Ci siamo lasciati il 23 novembre con un Forum stracolmo di gioia, non modificherò quel ricordo. Nutro profondo rispetto per le scelte di tutti i miei colleghi, di chi ha deciso di suonare e di chi ha deciso di non farlo. Ognuno ha delle motivazioni valide e di cui comprendo le scelte”.
“La mia scelta, oggi, è di aspettare.
La musica, amici miei, è fatta anche di pause.
Sempre accanto.
L.”