“Le tre età” di Klimt in mostra alla Galleria Nazionale dell’Umbria: è record di visitatori
Fino al 15 settembre 2024, la Galleria Nazionale dell’Umbria ospita il capolavoro di Gustav Klimt Le tre età ottenuto in prestito dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. La mostra rappresenta la prima tappa di un nuovo ciclo espositivo intitolato “Un capolavoro a Perugia”.
Un capolavoro a Perugia
La Galleria Nazionale dell’Umbria (Gnu) a Perugia offre agli appassionati l’opportunità di osservare da vicino e conoscere nel dettaglio un capolavoro di un celebre artista, al quale si affianca una selezione di opere di altri autori suoi contemporanei, allo scopo di illustrare l’epoca della sua realizzazione, il contesto storico e i contenuti culturali. L’innovativo progetto espositivo si intitola “Un capolavoro a Perugia” ed è stato inaugurato da Le tre età di Gustav Klimt (1862-1918), famosissima tela apprezzata in tutto il mondo, emblema della maturità artistica del maestro viennese.
In prestito dalla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, l’opera è circondata da disegni, dipinti e ceramiche del pittore fiorentino Galileo Chini (1873-1956), il cui stile trae piena ispirazione dalle geometrie e dai preziosi decorativismi del collega contemporaneo Klimt.
Non è un caso che uno dei più attivi seguaci dell’artista viennese fosse italiano; come ha spiegato il direttore della Galleria Costantino D’Orazio, Klimt e in particolare l’opera esposta hanno un legame speciale con la nostra penisola. Basti ricordare che nel 1910, a cinque anni dalla sua esecuzione, Le tre età era già in mostra alla Biennale di Venezia e l’anno successivo illuminava l’Esposizione Internazionale di Roma.
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Il percorso espositivo
L’allestimento dell’opera di Klimt nella Galleria vuole essere un omaggio proprio all’Esposizione Internazionale di Roma. Gli organizzatori infatti hanno rievocato il padiglione austriaco ideato da Josef Hofmann per il grande evento del 1911: Il portale bianco con le decorazioni geometriche, le pareti impreziosite dal motivo a losanghe, la zoccolatura scura che delinea il contorno delle vetrine; inoltre l’utilizzo del carattere tipografico curvilineo dorato è un tributo a Ver Sacrum, la rivista secessionista il cui celebre titolo campeggia in caratteri d’oro all’ingresso del Palazzo della Secessione di Olbrich a Vienna. L’intero ambiente mira a catapultare il pubblico nell’atmosfera dell’epoca, come in una sorta di viaggio nel tempo.
Le sorprese tuttavia non finiscono qui. Il percorso espositivo infatti, per ribadire il profondo legame dell’artista con l’Italia, è stato emblematicamente diviso in tre differenti sezioni.
La prima introduce i visitatori in una sala virtuale immersiva che, con video e proiezioni olografiche, illustra il contesto socio-culturale e le influenze stilistiche che hanno consentito la genesi de Le tre età. La seconda evidenzia le esposizioni italiane alle quali Klimt ha partecipato, con un’attenzione particolare alla parabola artistica di Galileo Chini, meglio conosciuto come il Klimt italiano. L’ultima sezione si dedica totalmente al capolavoro Le tre età, esaltandone la bellezza attraverso il sottofondo musicale, Verklärte Nacht (Notte trasfigurata), composto dal viennese Arnold Schoenberg.
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Le tre età di Klimt
L’olio su tela Le tre età (della donna) venne realizzato da Gustav Klimt nel 1905 e rappresenta le tre fasi della vita, partendo dall’infanzia, attraversando la maturità e arrivando all’inevitabile declino della vecchiaia.
Sulla destra una giovane donna tiene tra le braccia una bambina, entrambe raffigurate frontalmente. A sinistra spicca il profilo di una donna anziana. I due gruppi figurativi appaiono nello stesso tempo vicini e distanti poiché hanno prospettive e sfondi differenti; tuttavia, non a caso sono uniti in un’unica composizione centrale che coincide con la sequenza temporale dell’esistenza.
La bambina e la giovane donna si avvolgono in un reciproco intenso abbraccio, al pari di una madre e di una figlia. Entrambe hanno gli occhi chiusi, godendo pienamente di questo momento di intima tenerezza; i loro volti leggermente arrossati emanano quel senso di calore e protezione tipici dell’amore familiare.
La donna più anziana invece ha il viso semi-nascosto dalla chioma di capelli grigi che le scende sul seno e con una mano si copre ulteriormente il volto. Il suo corpo reca tutti i segni dell’età e della trascorsa maternità: la pelle raggrinzisce sotto l’azione implacabile del tempo, la muscolatura è flaccida, la schiena è curva, infine il ventre pronunciato è il chiaro segnale di una precedente gravidanza. L’accostamento alle altre due donne indica il desiderio di donare protezione, ma al contempo la sua prospettiva differente sembra anche voler lasciare spazio alle giovani, che hanno ancora una vita davanti, mentre lei si avvia verso il declino.
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Record di visitatori per l’opera di Klimt
“Un capolavoro a Perugia. Klimt, Le tre età” è un progetto espositivo organizzato da Musei Nazionali di Perugia – Direzione Regionale Musei Nazionali Umbria in collaborazione con Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.
La mostra inoltre si inserisce nel calendario de “La Sottile Linea d’Umbria”, il nuovo progetto della Direzione Generale Musei del Mic, Musei Nazionali di Perugia – Direzione regionale Musei nazionali Umbria e della Regione Umbria, con il contribuito della Consulta delle Fondazioni Casse di Risparmio Umbre e il supporto di Radio Subasio e Radio Montecarlo.
A pochi giorni dall’inaugurazione, l’opera Le tre età di Klimt ha già registrato oltre 6300 visite con grande soddisfazione del direttore Costantino D’Orazio, che ha rilasciato la seguente dichiarazione: «In un clima cittadino di entusiasmo e di altissima offerta culturale, siamo più che soddisfatti di questi risultati, merito di un lavoro di squadra eccezionale, che premia non solo la visione strategica a lungo termine, ma anche la capacità di intercettare i gusti del presente, dimostrando versatilità e capacità di adattamento sia dei nostri spazi sia della nostra collezione, la quale è all’altezza delle sollecitazioni contemporanee e della volontà di continuare a fare ricerca, di altissimo profilo».
Per ulteriori informazioni è possibile collegarsi al sito web www.gallerianazionaledellumbria.it .
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