Le parole di Miriam Leone protagonista di “Miss Fallaci”: “Oriana era un’eroina romantica che non permetteva vie di mezzo”
Presentata alla Festa del Cinema di Roma “Miss Fallaci“, la serie che arriverà prossimamente su Rai1, in cui Miriam Leone interpreta una giovane Oriana Fallaci.
La serie, in otto episodi da 52 minuti l’uno, è una co-produzione Minerva Pictures e Paramount Television International Studios, diretta da Luca Ribuoli, Giacomo Martelli e Alessandra Gonnella.
Ambientata alla fine degli anni ’50, “Miss Fallaci” segue gli inizi della carriera di Oriana Fallaci (Miriam Leone), quando era ancora conosciuta come “la ragazza del cinema” e lavorava come cronista per il settimanale milanese “L’Europeo”, redazione esclusivamente al maschile.
Fu in quel periodo che Oriana Fallaci trasformò il suo primo viaggio negli Stati Uniti in una scommessa: se fosse riuscita a intervistare Marylin Monroe, introvabile per l’intera stampa americana, nell’arco di sei giorni, avrebbe ottenuto l’agognata possibilità di occuparsi di politica, altrimenti sarebbe dovuta restare seduta alla sua scrivania “in silenzio” per i successivi due anni.
Per la ventiquattrenne Oriana è un’occasione irripetibile: causalmente incontra Jo, che diventerà presto la sua interprete e complice, conosce personalità straordinarie e dipinge un ritratto tagliente, spesso crudo e ironico, della società americana e del mondo dorato di Hollywood. Nella rubrica “Hollywood dal buco della serratura” Miss Fallaci inizia a farsi riconoscere e apprezzare dal pubblico italiano e internazionale, con uno stile ironico, onesto e originale, sfidando le regole del giornalismo di allora, iniziando ad usare la prima persona nei suoi racconti.
“Miss Fallaci” ci racconta appunto come una giovane donna, con una determinazione e un talento fuori dal comune, scoprì la sua vera missione: raccontare la verità. E comprese che per farlo, le bastava la sua arma più potente: la sua voce, unica e distintiva.
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“Speriamo di aver riconsegnato questa forza della gioventù di Oriana,” – afferma fiduciosa Miriam Leone – “questa freschezza che possa veramente ispirare le nuove generazioni a pensare di poter realizzare i propri sogni con le proprie azioni, credendoci fino in fondo. Secondo me questa serie potrebbe piacere ai ragazzi perché racconta i timori, le frustrazioni, le sconfitte, i nervosismi, le ansie, le depressioni, le paure e le urla di una ragazza nei suoi vent’anni. Perché è questo che diventava una donna che vuole diventare ‘uno scrittore‘, perché lei si definiva così, non voleva essere definita al femminile. Iniziando a fare la giornalista diceva che per lei era ‘una giacca che le stava stretta’, quindi la serie mostra come a volte scendere a compromessi per fare la gavetta sia insopportabile, come lo è per lei in questa redazione.“
Gli anni della gioventù di Oriana furono segnati anche da profondi turbamenti personali, tra cui una relazione intensa e tormentata con il collega giornalista Alfredo Pieroni (Maurizio Lastrico). Un legame carico di passione, ma anche di insicurezze e paure, che alla fine trascinò la Fallaci in una spirale di autodistruzione.
“In questa serie” – commenta l’attrice “abbiamo raccontato quando da ‘L’Europeo’ la mandano a sbirciare “Hollywood dal buco della serratura”, poi cresce e la serie va avanti sotto un aspetto molto privato di Oriana Fallaci: nessuno di noi – o almeno io non lo sapevo – si poteva aspettare che una donna così forte e così grintosa, questa tigre che non la mandava a dire a nessuno, partigiana schierata sempre in guerra con l’elmetto, che usava la penna come un bisturi sempre contro qualcuno, fosse poi così fragile in amore.“
“Miss Fallaci” ci presenta un’Oriana irriverente e appassionante, di una donna con le occhiaia segnate per la dedizione alla propria vocazione e uno stile che ricorda un po’ Audrey Hepburn (frangettina, tubino e guanti neri, collana di perla) in un mondo alla “Mrs. Maisel“. Una giovane donna ma soprattutto una giornalista sagace e determinata al punto da trascinare lo spettatore nelle sue peripezie e folli idee, scatenando la voglia di leggere i suoi racconti e divorare gli episodi uno dopo l’altro
Miriam Leone entra perfettamente nel personaggio, restituendone un ritratto autentico, frutto di un lavoro complesso: come racconta in conferenza stampa, è stato estremamente difficile trovare una documentazione audiovisiva di Oriana Fallaci negli anni Cinquanta. Per questo ringrazia Edoardo Perazzi, il nipote di Oriana Fallaci, che le ha dato libero accesso all’archivio della giornalista, permettendole di studiare sui suoi appunti, tra le foto private e i testi scritti a mano, imparando i valori, le movenze, la grafia. E in primis, un accento fiorentino che non risulta affatto forzato o caricaturale:
“Oriana si definiva prima di tutto fiorentina. Il grande umanesimo e liberismo fiorentino metteva l’uomo al centro e lei lo ha sempre fatto, mettendo anche se stessa al centro del racconto. Ho cercato innanzitutto di indagare la sua fiorentinità, quindi questo modo un po’ scontroso che a volte hanno i fiorentini, di essere adorabilmente polemici e liberi. Questo spirito così libero che faceva sì che sognasse e agisse per realizzare i suoi sogni.“
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Racconta inoltre di essere riuscita ad entrare particolarmente in contatto con il lato più intrinseco, profondo e autentico del suo personaggio, su un tema particolare: mentre girava la seconda parte di questa stagione, quella in cui Oriana Fallaci affronta dolorosamente l’aborto, l’attrice era incinta.
Un episodio che apporta un cambiamento drastico nella vita della giornalista, già caratterizzata da un carattere schietto, duro, selettivo e brutalmente sincero. Così commenta la sua interprete:
“Dopo aver vissuto la guerra da ragazzina – era una staffetta partigiana che nascondeva biglietti nelle sue trecce -, Oriana Fallaci ha vissuto la propria guerra personale: nella serie raccontiamo l’età dell’innocenza, ma la perdita dell’innocenza (perdendo il bambino e il suo primo amore in maniera folle, questo amour fou per il quale lei non era preparata emotivamente), credo possa essere una delle cause per cui Oriana era molto dura, verso se stessa e anche verso il prossimo.
Oriana non permetteva a nessuno di essere meno di un eroe, meno di una persona integerrima, onesta fino al massacro. L’onestà doveva essere qualcosa di chirurgico, che faceva male a se stessa e all’altro. Per questo probabilmente era così dura.
E poi aveva intorno un mondo ostile, che non le perdonava il fatto di essere una femminista solitaria: il suo è un femminismo individuale, va avanti per la sua strada ma crea così anche una strada per le altre donne. Il coraggio di essere ‘un autore‘, un’autrice internazionale riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo che collideva con il fatto di essere una donna. Soprattutto Oriana era una donna che non rinunciava alla propria femminilità: da quello che ho studiato e trovato di Oriana, ho capito che la sua femminilità non era un vezzo, era proprio qualcosa che era in lei. Basti pensare che lei faceva il piccolo punto e regalava i suoi ricami di fiori, fatti con una certa delicatezza.
La sua penna che era così precisa da sembrare chirurgica ma Oriana Fallaci era un’eroina romantica, che non permette vie di mezzo a nessuno. A se stessa e alle persone che le erano intorno.”
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La data di uscita su Rai1 sarà comunicata a breve, insieme all’annuncio ufficiale di ulteriori stagioni, che i produttori anticipano durante l’anteprima alla Festa del Cinema di Roma.
(Fonte foto: Minerva Pictures)