L’Aquila, staff di Max Pezzali mette all’angolo la stampa
Brutta pagina da raccontare per la quarta serata della Perdonanza celestiniana a L’Aquila, che ha visto protagonista Max Pezzali, atteso dopo il rinvio del concerto di Clementino, Gigi D’Alessio e Arisa, rimandato, a causa del maltempo, a domenica 29.
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Se da una parte centinaia di fan erano in attesa di rivivere le emozioni di una volta con la musica di Pezzali, sulle note de “Gli anni”, “Hanno ucciso l’uomo ragno” o “La regina del Celebrità”, dietro il palco i giornalisti accreditati, a lavoro per un servizio o un’intervista – non concessa se non in via esclusiva a pochissimi eletti – hanno avuto a che ridire con l’entourage dell’artista lombardo, gratuitamente e inutilmente protagonista.
Lo staff di Max Pezzali, infatti, come si può vedere nella diretta dei colleghi di Virtù Quotidiane (cliccando qui, dal minuto 6.30) ha più volte richiamato la stampa presente affinché si allontanasse dall’artista, sebbene a debita distanza, come si nota anche dalle immagini andate in diretta. Nonostante giornalisti abbiano più volte ribadito di essere autorizzati ad essere lì, per compiere il proprio lavoro, si sono visti aggrediti con toni non consoni alla manifestazione e a suon di torce puntate in volto.
Momenti che non si vorrebbero mai raccontare se solo si pensa ai valori che animano nel profondo la Perdonanza celestiniana, ancora più sentita dopo quasi due anni di restrizioni, chiusure ed eventi dal vivo messi all’angolo a causa della pandemia, in cui la stampa, fin troppo spesso denigrata e attaccata ingiustamente, ha continuato a fare informazione e dare la scena a chi non l’aveva.
Chissà cosa ne pensa l’entourage di Pezzali, sappiamo però cosa ne pensa lui:
“Stasera c’è un senso di rinascita, ritornare a L’Aquila dopo un anno e mezzo così difficile ha un significato ancora più particolare – ha dichiarato l’artista ai giornalisti “scelti” per l’intervista – speriamo che sia un nuovo inizio e che si possa tornare alla normalità vera e propria”.
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