L’Aquila è la Capitale italiana della Cultura 2026
L’Aquila è la Capitale italiana della Cultura 2026. A proclamarla è stato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, durante la cerimonia appena di premiazione a Roma, nella Sala Spadolini del Ministero.
Leggi anche: Nel mondo di Monet: una mostra-evento a Padova celebra i 150 anni dell’Impressionismo
La Giuria che ha scelto L’Aquila all’unanimità è presieduta da Davide Maria Desario e composta da Virginia Lozito, Luisa Piacentini, Andrea Prencipe, Andrea Rebaglio, Daniela Tisi, Isabella Valente.
Alla premiazione erano presenti il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e il sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, che hanno manifestato sostegno alla candidatura aquilana supportata anche dagli Uffici speciali per la ricostruzione dell’Aquila e del cratere 2009 (Usra e Usrc) e dei territori colpiti dal sisma del 2016 (Usr).
La motivazione
“Il dossier propone un modello di valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale e artistico e naturale, mira al recupero dell’identità, puntando sulla cultura, intesa come volano per la crescita e come elemento fondante di una comunità. Il progetto coinvolge un numero rilevante di realtà, creando un forte collante con i territori circostanti. Il budget previsto è coerente con gli obiettivi. La strategia di spese indicata è destinata ad avere un importante effetto moltiplicatore. Il palinsesto degli eventi e delle iniziative si sviluppa per l’intero anno e copre tutto il panorama delle espressioni artistiche e culturali, cinema, teatro, musica e arti visive. Apprezzata l’attenzione ai giovani, che non saranno solo fruitori ma attori. Il progetto adempie agli indicatori del bando, con una buona integrazione tra pubblico e privato; molto apprezzata la centralità e il coinvolgimento del sistema museale e bibliotecario e universitario il giudizio è eccellente. Pertanto la giuria all’unanimità raccomanda come Capitale italiana della cultura 2026 la città dell’Aquila”.
Leggi anche: “E tu come stai?”, il film sulla lotta dei lavoratori della Gkn di Firenze
Il discorso del sindaco
Un emozionato Perluigi Biondi ringrazia il Ministro e i presenti “per l’onore che rendete non soltanto alla città dell’Aquila, perché l’Aquila è solamente il punto su cui si concentrano gli sforzi e gli impegni di un territorio molto più ampio, che va dal cratere del 2009 all’intero Abruzzo, fino ad allargarsi a tutte le regioni del Centro Italia e alle aree interne e alle zone appenniniche, che nei secoli hanno subito una grande spoliazione, una grande perdita di centralità” ricordando quanto detto nel corso dell’audizione circa la questione delle aree interne e la questione meridionale. “L’Aquila è una città che si avvia celebrare 15 anni del terremoto” – un giro discreto di applausi interrompe brevemente le parole del sindaco – “un evento che ci ha colpito non soltanto come istituzioni, ma a me personalmente come sindaco, ma in primis come cittadino e come rappresentante di una comunità locale, che ha sofferto tantissimo. Il riconoscimento di Capitale italiana della cultura non può essere un risarcimento, perché non esiste il risarcimento, per quello che il nostro popolo ha sofferto, ma rappresenta un elemento intorno a cui ricostruire il tessuto sociale della nostra comunità e delle nostre comunità. La cultura non è un elemento accessorio nel percorso che stiamo facendo: è un elemento fondamentale e fondante. È il recupero dell’identità, è voglia di emancipazione, ma anche proiezione nel futuro. Accolgo l’appello che hanno fatto sia il sindaco Ricci e il sindaco di Agrigento: tutte le nove città capitali della cultura, insieme all’Aquila, saranno parte integrante di questo percorso e saranno nostre alleate e nostri complici, per costruire di quella rete di cui si è parlato. Vi garantiamo che saremo all’altezza del compito che oggi ci assegnate. Viva l’Italia“
Leggi anche: Francesco De Gregori e Checco Zalone insieme per un album e un concerto unico
L’Aquila – Città multiverso
Il dossier “L’Aquila – Città multiverso”, illustrato nel corso dell’audizione svoltasi il 4 marzo scorso nella sede del ministero dal sindaco Biondi, dal direttore della candidatura, Alessandro Crociata, dal coordinatore scientifico del dossier, Pierluigi Sacco, e dal direttore regionale dei Musei d’Abruzzo, Federica Zalabra, ha convinto la commissione esaminatrice.
Salute pubblica e benessere, coesione sociale, creatività e innovazione, sostenibilità socio-ambientale sono i quattro cardini del documento che si sviluppa su cinque assi portanti per la sua declinazione e realizzazione: la multiculturalità, la multiriproducibilità, la multidisciplinarietà, la multinaturalità e la multitemporalità.
Questa sera alle 18, nella sede municipale di Palazzo Margherita, il sindaco Biondi terrà un incontro aperto con la città e la stampa con rappresentanti delle Istituzioni pubbliche e culturali per condividere le sensazioni e le emozioni di un traguardo storico per la comunità aquilana.
(Fonte foto: L’Aquila 2026)