La rinascita di Ghemon è “Scritta nella stelle”: un traguardo da cui ripartire
Si intitola “Scritto nelle stelle” ed è il nuovo album di Giovanni Luca Picariello, in arte Ghemon, uscito lo scorso 24 aprile. In un periodo in cui il mondo della musica sembra essersi fermato, l’artista campano regala ai suoi fan un nuovo lavoro, coprodotto da Carosello Records e Artist First, sfidando le logiche del mercato discografico.
Ha un sapore diverso il sesto album di Ghemon. Un gusto più maturo e consapevole che attinge anche alle sonorità dei progetti passati ma con uno sguardo più introspettivo e risoluto.
“Scritto nelle stelle” è sincero come il sorriso di Gianluca ritratto nella copertina di Alessandro Treves. Un disco di rinascita e rivincita personale dopo il periodo buio di depressione raccontato anche nel libro “Io sono” e dopo una lunga permanenza in solitudine nella città di New York.
L’ascolto del disco è un vero e proprio viaggio che parte con “Questioni di principio”, uscita lo scorso gennaio, e che mette le cose in chiaro fin da subito. Ghemon non è cambiato, mantiene saldi i suoi principi, nonostante la parentesi sanremese con “Rose Viola” che lo aveva visto protagonista di un cambio di marcia musicale.
Ho imparato sempre a mie spese come va il mondo. Certe volte devo mettere i confini a chi mi gira attorno. È la folle idea che il dolore sia quasi un mio comfort. È un banale cliché
Il viaggio si conclude con “K.O.” che incita a trovare in se stessi la forza per andare avanti, avere coraggio, non farsi distrarre dal mondo esterno che ci vuole diversi da quello che siamo realmente. Un finale forte che si lascia alle spalle canzoni che parlano di amore, che raccontano la quotidianità, sprazzi di vita, di riprese, di sensazioni e di ricordi. “In un certo qual modo” rievoca un Ghemon delle origini, ma una grande sfida è “Una buona stella” e la vita che ci mette davanti costantemente delle difficoltà da superare.
E lo so che non è semplice
Ma senza difficoltà in fondo che gusto c’è?
Cerco una buona stella complice
Però in fondo chissà stanotte che cielo c’è
Tra le 11 tracce imbevute dello stile musicale che da sempre contraddistingue l’artista di Avellino c’è spazio anche per i sentimenti. “Inguaribile e romantico” è dedicata alla fidanzata Giulia, ma in generale a tutti i fragili equilibri di coppia, al rispetto ma anche al coraggio di andare avanti, non senza compromessi, in nome di un sentimento reale.
Faccio fatica in mezzo alle persone
Perché non so che cosa ci si aspetti da me
Ma te ne sbatti dei miei malumori
Ti opponi e mi trascini fuori
Ma si festeggia la fine di una relazione tossica con una bottiglia di “Champagne”, o almeno è quello che fa Ghemon con la terza traccia del suo disco. Il brano prodotto da Antonio Filippelli è stato definito dall’artista stesso “una sorta di calamita”.
Io per te ero impegnativo da gestire
E anche se apparivo sfacciatamente deciso
Era facile capire che ero indifeso ed inoffensivo
Ma tu guardavi solo te, come Narciso
Con “Scritto Nelle Stelle” Ghemon vuole comunicare l’arrivo di uno snodo importante nella sua vita, uno di quelli in cui si prende in mano se stessi, ci si fa i conti e ci si prepara a ripartire. Verso cosa? Saranno le stelle a indicarlo, ma chi scrive in questo disco ha salda in mano la barra del timone. In fin dei conti, basta spostarsi di lato dallo scenario della nostra vita per poter avere una quadro più chiaro della nostra esistenza. Magari le difficoltà sono solo utili per raggiungere maggiore consapevolezza. Ed è proprio quello che ha voluto fare Ghemon in questo disco, aiutarci, “in un certo qual modo” ad individuare il nostro disegno “Scritto nelle stelle”.
TRACKLIST
1. Questioni di principio
2. In un certo qual modo
3. Champagne
4. Due settimane
5. Cosa resta di noi
6. Inguaribile e romantico
7. Buona stella
8. Io e te
9. Un vero miracolo
10. Un’anima
11. K.O