La Regione Abruzzo omaggia Tolkien: 25mila euro per i 50 anni dalla morte
In ricordo di John Ronald Reuel Tolkien la Regione Abruzzo ha stanziato un fondo di venticinquemila euro per “convegni e festival” atti a celebrarlo in occasione dei cinquant’anni dalla sua morte. L’importo è previsto nella Legge di Bilancio approvata e resa nota alcuni giorni fa e, tra i vari contributi al suo interno indicati, curiosità e attenzione ha destato questa voce. Il Professore inglese, morto il 2 settembre del 1973 è stato tra i più influenti scrittori del Novecento, padre della saga de Il Signore degli Anelli, autore de Lo Hobbit, Il Silmarillion e numerose altre opere, sempre a tema fantasy. Classificazione, questa, necessaria per l’ambito editoriale ma sinceramente stringente: i suoi lavori, infatti, presentano un’espressività molto più ampia e letteraria, difficile da ricondurre a un singolo genere.
La Regione Abruzzo, guidata dal presidente Marco Marsilio, espressione di Fratelli d’Italia, ha dunque previsto un omaggio, un tributo allo scrittore inglese i cui libri non smettono di affascinare e appassionare il pubblico di ogni età. Basti pensare che dopo il successo della trilogia cinematografica di Peter Jackson su Il Signore degli Anelli, seguita anni più tardi da quella su Lo Hobbit, il colosso Amazon ha prodotto “Il Signore degli Anelli – gli Anelli del potere“, la serie tv più costosa di tutti tempi (circa un miliardo di dollari), la cui prima stagione è uscita pochi mesi fa tra opinioni discordanti. Ne sono previste altre quattro che continueranno a tenere vivo il “brand Tolkien”
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Ad ora non sono state sollevate particolari polemiche verso questo contributo se non da parte di chi, in esso, ha ravvisato una connotazione politica. Non è mistero che la destra, fin dagli anni Settanta, abbia preso a riferimento Il Signore degli Anelli e alcuni spunti contenuti al suo interno. La stessa Giorgia Meloni, attuale presidente del Consiglio dei Ministri e leader di Fratelli d’Italia, è fan del libro e seguace di Tolkien. Dal canto suo, anche la sinistra rivendica come propri alcuni valori contenuti nell’opera. Insomma, una querelle a sfondo politico che non trova unanimità di consensi e, soprattutto, di interessi posto che ognuno ci vede – e legge – ciò che vuole.
Tolkien ha creato un mondo infinito e definito, quello della Terra di Mezzo, eppure talmente ricco di spunti da essere oggetto di studi interminabili. Nel farlo ha elaborato storie, geografie e popolazioni, ha immaginato idiomi, caratteri e caratteristiche dei suoi abitanti e della sua natura, ha dato loro una vita propria e un pensiero, una voce e un connotazione psicologica e, dunque, anche intellettuale. Il Signore degli Anelli è un’opera maestosa attestatasi nel tempo come uno tra i più grandi successi del XX secolo (previsto come unico blocco, andò incontro ai limitati mezzi economici ed editoriali del tempo, uscendo così in tre volumi tra il 1954 e il 1955).
Filologo, teologo, accademico: J.R.R. Tolkien è stato molte cose, soprattutto visionario. Nelle sue pagine non mancano riferimenti a esperienze di vita vissuta e opinioni personali, dove espresse (raramente) dove tacite (in più casi, basta saper leggere tra le righe del suo pensiero) e quindi anche alla propria razionalità politica che, pur non invadendo la sua scrittura, è latente e perfettamente opinabile. Fra le varie cose, The Lord Of The Rings è stato – ed è – oggetto di confronto politico, anche nei tempi che viviamo. Ma ricondurre una tale opera a un pensiero politico è francamente ingeneroso.
La Contea Gentile: nel cuore d’Abruzzo, rivive la magia del Signore degli Anelli
Abruzzo terra di mezzo tra fantasy e realtà. Tra colline boschive e fiumiciattoli incantati, proprio nel cuore di Bucchianico (Ch), sorge una casa. Non è una casa brutta, sudicia e umida. E nemmeno una casa spoglia, senza niente su cui sedersi né da mangiare: è una casa hobbit, vale a dire comoda. È il principio di un progetto che di eguali non ce n’è. E l’ideatore del progetto è Nicolas Gentile: pasticcere per professione, hobbit per passione, anima della Contea Gentile. Ok, è probabile che a J.R.R. Tolkien si accapponerebbe la pelle se avesse modo di leggere questa licenza poetica, ma è inevitabile non pensarlo. “Un Anello per domarli, un Anello per trovarli, un Anello per ghermirli e agli arrosticini incatenarli…”.
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