“La ragazza con il braccialetto”: il courtroom drama di Stéphane Demoustier da agosto al cinema
Presentato con successo in Piazza Grande al Festival di Locarno e Vincitore del Premio César per la Miglior Sceneggiatura non originale per i suoi dialoghi tesi e avvincenti, “La ragazza con il braccialetto” diretto dal francese Stéphane Demoustier (Terra battuta, Cléo & Paul) arriva finalmente nelle sale italiane, distribuito da Satine Film, a partire dal 26 agosto.
Al centro del film, la vita di Lise, un’ enigmatica adolescente accusata dell’ omicidio della sua migliore amica e costretta, in attesa del giudizio in Corte d’ Assise, a portare alla caviglia un braccialetto elettronico. I suoi genitori la sostengono, cercando la maniera migliore di far fronte al dramma che ha colpito la famiglia, ma, durante il processo, emergono aspetti della personalità di Lise inattesi e sconcertanti, che rendono difficile anche per loro discernere la verità.
CHI È DAVVERO LISE? CONOSCIAMO DAVVERO CHI AMIAMO?
“La Ragazza con il Braccialetto” è un courtroom drama incalzante e appassionante per i toni del dibattimento con cui difesa e pubblico ministero sostengono e dipanano le reciproche argomentazioni.
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Al tempo stesso, il suo racconto apre uno squarcio sul mondo inquieto dell’ adolescenza, interrogandosi su quanto un giudizio morale possa essere condizionante nella società attuale, che sembra non comprendere più i giovani e i loro comportamenti.
LA TRAMA DEL FILM, TRA ACCUSE E DIFESE
Lise ha 18 anni e un braccialetto elettronico alla caviglia. Accusata due anni prima del presunto omicidio della sua migliore amica, attende il processo a casa dei genitori, Bruno e Céline che la sostengono, ciascuno a suo modo, interrogandosi sulla maniera migliore di fare fronte al dramma familiare. Bruno è un padre protettivo, Cèline una madre bloccata davanti al destino della figlia. Un destino che si gioca in tribunale tra accuse e difese, confessioni e testimonianze che finiscono per rivelare una vita intima dell’imputata inattesa e sconcertante, e rendono difficile discernere la verità.