La Polonia cancella i concerti di Waters dopo le critiche a Zelensky, Nato e Usa
Roger Waters, il co-fondatore del gruppo dei Pink Floyd, non nasconde la sua rabbia dopo la ben possibile cancellazione di due suoi concerti in programma a Cracovia, in Polonia, per le sue dichiarazioni ritenute compiacenti nei confronti della Russia, in merito alla guerra in Ucraina. Il consiglio comunale di Cracovia inoltre si pronuncerà in settimana su una mozione che dichiari il cantante “persona non grata”.
In una lettera aperta all’inizio di settembre, il musicista britannico aveva scritto che l’Occidente dovrebbe smettere di fornire armi all’Ucraina. Waters aveva anche accusato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky di tollerare “l’estremo nazionalismo” prima di esortarlo a porre fine a “questa guerra mortale”. La lettera aperta era indirizzata ad Olena Zelenska, la first lady ucraina (il testo integrale)
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Critiche aperte da parte di Waters anche all’operato della Nato, dell’Occidente, ma anche Washington, per aver fornito armi all’Ucraina. In risposta, Olena Zelenska ha scritto su Twitter, il 6 settembre, che è stata la Russia ad aver invaso l’Ucraina, distruggendo le sue città e uccidendo civili. “Roger Waters, dovresti chiedere la pace al presidente della Federazione Russa, non dell’Ucraina”, ha twittato Zelenska.
La lettera aperta di Waters ha indotto Lukasz Wantuch, un consigliere comunale di Cracovia, a esortare i fan a boicottare i concerti. Live Nation Polska ha dichiarato sabato, sempre, su Twitter che i concerti, che erano stati programmati per l’aprile del prossimo anno alla Tauron Arena della città, erano stati “cancellati” senza però fornire dettagli. I consiglieri comunali presentato una risoluzione per dichiarare il musicista “persona non gradita” in città, che dovrebbe essere votata il 28 settembre. Waters su Facebook ha criticato Wantuch, accusandolo di “censura draconiana del mio lavoro”.
“Lukasz Wantuch sembra non sapere nulla della mia storia di lavoro, tutta la mia vita, a un costo personale, al servizio dei diritti umani”, ha detto Waters. Parafrasando le parole del suo singolo di successo “Another Brick in the Wall”, Waters ha anche scritto: “Hey! Lukasz Wantuch! ‘Leave them Kids Alone!'”. Ha detto di aver voluto solo esortare i paesi coinvolti “a lavorare per una pace negoziata piuttosto che aggravare le cose verso una fine amara”.