La Notte nell’Ilex: ad Elice il Medioevo prende vita
Immaginate di ritrovarvi nel pieno del Medioevo in un piccolo paesino abruzzese, tra osterie, musica, menestrelli ed oltre 400 figuranti. Quei profumi, sensazioni e atmosfere che vi catapultano indietro nel tempo. Tutto ciò prende vita ad Elice, un piccolo comune in provincia di Pescara con poco più di 1600 abitanti. “La Notte nell’Ilex” è il nome dell’evento annuale che ad oggi è considerato una delle rievocazioni storico-medievali più pittoresche ed importanti in Italia.
La particolarità dell’evento, giunto alla 17esima edizione, è che esso avviene in concomitanza della “Sagra della Mugnaia“. Se da una parte, quindi, il pubblico avrà la possibilità di degustare piatti tipici del posto, dall’altra potrà assistere ad un vero e proprio tuffo nel passato. Elice torna indietro nel tempo trasformandosi in un vero borgo medievale dove ogni dettaglio è finemente curato affinché l’esperienza sia totalmente immersiva. Menestrelli, popolani, cavalieri, cerusici, meretrici, perfino lebbrosi… Per una settimana il XXI secolo viene messo da parte.
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Durante “La Notte nell’Ilex” gli avventori avranno la possibilità di vedere e soprattutto rivivere un periodo storico a 360 gradi, grazie anche alle numerose attività che si svolgono nell’arco delle giornate: rappresentazioni teatrali, falconieri, duelli di spada, tiro con l’arco e giochi medievali. E per chi volesse c’è anche la possibilità di noleggiare un costume tipico per calarsi ancora di più nella vita dell’epoca. Il tutto, ovviamente, pagando con una speciale moneta coniata proprio in onore della rievocazione: la moneta “Ilex”.
Dalle strade al cibo, “La Notte nell’Ilex” si configura come un importante evento culturale e sociale attraverso il quale la storia prende vita. Un museo a cielo aperto che prese vita ben 17 anni fa dalla mente di alcuni elicesi che, appassionati di storia medievale e soprattutto innamorati della loro terra, decisero di fare qualcosa per rendere celebre il loro borgo.
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Tutto nacque dalla mente di Marco Evangelista, presidente dell’associazione culturale Elicethnos, e dalla collaborazione con la Sagra della Mugnaia, dedicata proprio alla tipica pasta che ha reso famosa Elice. Con la fortuna di avere a disposizione anche lo splendido castello, risalente al 1200 circa, i brevi spaccati di vita medievale messi in scena hanno attirato sempre più attenzioni da parte del pubblico. Come ha infatti spiegato Evangelista in un’intervista su Virtù Quotidiane: «L’idea di fondo era quella di proporre uno spaccato di vita medioevale. Noi non abbiamo eventi storici accaduti nel nostro paese, come ad esempio il Mastrogiurato di Lanciano (Chieti) e così abbiamo pensato di far vivere la quotidianità, con la taberna, il mercato, il candelaio, ad esempio».
“La Notte nell’Ilex” è così diventata lentamente parte integrante della sagra, arricchendosi di anno in anno di collaboratori ed esperti. Proprio come diceva Cicerone. «Non sapere che cosa sia accaduto nei tempi passati, sarebbe come restare per sempre un bambino. Se non si fa uso delle opere delle età passata, il mondo rimarrà sempre nell’infanzia della conoscenza». Poter toccare con mano un contesto molto distante da noi, ma che comunque appartiene al nostro retaggio, è fondamentale per comprendere le nostre radici.
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Attorno al Medioevo, infatti, si è costruito un grande castello di falsità e pregiudizi. Il pensiero comune lo vede come un periodo decadente, sporco e caratterizzato da un abbrutimento del genere umano. Santa Inquisizione, torture e repressione del pensiero scientifico sono solo un aspetto di un contesto evidentemente più grande. Tra anacronismi e letture troppo semplificate della storia non si dà mai il giusto peso ad una fondamentale fase storica, detta, per l’appunto, i “secoli bui”. “La Notte nell’Ilex” si configura quindi come un’interessante testimonianza della quotidianità della gente comune durante il 1300.
Perchè la storia non è soltanto lo studio dei grandi nomi che l’hanno fatta. Addentrarsi in quella società, con un’attenzione particolare agli usi e costumi che mettono in luce anche le contraddizioni di quel periodo, significa avere una visione più completa e consapevole. Da qui l’importanza di una rievocazione storica di questa portata nella quale l’attenzione al dettaglio fa la differenza. Come ad esempio il non usare patate e pomodori nelle pietanze che potrete gustare, poiché giunti in Europa solo dopo la scoperta dell’America nel 1492.
Quest’anno purtroppo, a causa della pandemia da covid, l’evento non avrà luogo. In alternativa è possibile prenotarsi al cosiddetto Banchetto nell’Ilex il 30 e il 31 luglio (posti limitati), dove è comunque possibile noleggiare un abito medievale. Il tutto, ovviamente, accompagnato da musici e giullari proprio come un banchetto di corte nello splendido borgo di Elice.
«Il Medioevo è una combinazione tra ciò che è esotico e le nostre radici»
(Jacques Le Goff)
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