La nobile arte della Patafisica. Ma cos’è? Astenersi i maliziosi…
Sin dall’età infantile l’immaginazione e la fantasia sono alcuni tra i più validi compagni di viaggio in grado di affiancarci nei giochi (alzi la mano chi, da bambina, non si è mai cimentata nel classico “mamma e figlia”) oppure di spalleggiarci nelle pesanti ore di lezione in classe quando, per ore, la nostra cara (ma, forse, neanche tanto) professoressa parlava di argomenti che a noi non interessavano in alcun modo.
Ed ecco, quindi, come grazie alla nostra più recondita fantasia viaggiavamo lontano dai banchi di scuola per immergerci nei pensieri più disparati, soprattutto quelli riguardanti il ragazzo, o la ragazza, per il quale, o per la quale, avevamo una cotta! E così via, per il corso della vita, fino ad arrivare agli anni appena trascorsi della pandemia dove, si ricorderà con emozioni contrastanti, questi due nostri sinceri alleati sono stati pressoché indispensabili nelle buie giornate del lockdown.
Leggi anche: Attentato a Mosca, chi è il filosofo Dugin
Ricorderemo tutti come, essendo stati costretti a stare dentro dentro casa, grazie a loro abbiamo esplorato lontani luoghi esotici, magari con un bel cocktail fresco in mano, oppure semplicemente all’interno di un grazioso ristorantino all’aria aperta adornato da lucine appese, con il vento tra i capelli e la compagnia delle persone a noi più care. O, perché no, anche con un bel calice di vino a fare da cornice al momento.
E se vi dicessi che esiste una scienza, un’arte che si occupa proprio dell’immaginazione? Ci credereste? Ebbene sì, ragazzi, vi presento la “‘Patafisica”. Questo termine potrebbe erroneamente portare la vostra mente a pensare che questa scienza si occupi di… beh ci siamo capiti, ma no, non è così!
La ‘patafisica è la cosiddetta “scienza delle soluzioni immaginarie” termine coniato dal suo creatore, lo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry. Essa si propone come complementare alla scienza e al suo punto di vista oggettivo, infatti piuttosto della regola sceglie l’eccezione per concepire la realtà, spiegando così un universo supplementare al nostro. Jarry dimostra come sia sciocco decifrare un fenomeno in modo univoco quando ne esistono infinite interpretazioni fondendo così in un tutt’uno il nonsenso, l’ironia e l’assurdo.
Molti protagonisti del panorama artistico e culturale del nostro secolo sono stati influenzati dalla ‘Patafisica, citandone alcuni: Marcel Duchamp, Renè Clair e gli scrittori e poeti Dario Fo, Umberto Eco e Raymond Queneau. Quest’ultimo istituì l’OU.LI.PO, il laboratorio di letteratura potenziale frequentato anche da Italo Calvino fautore della forza dell’immaginazione come possiamo ben notare in molte sue opere tra cui” Il castello dei destini incrociati” e “Se in una notte d’inverno un viaggiatore”.
La fantasia e l’immaginazione sono quindi quel “fil rouge” che accomuna tutta l’umanità e che ci offre una finestra diversa sulla realtà, un altro punto di vista dal quale guardare le cose perché come diceva il buon vecchio Cartesio: “La ragione non è nulla senza l’immaginazione”.
Di Erica Ciaccia