La metro C di Roma ospiterà un museo sotterraneo di 8 piani: l’annuncio della Cnn
Dal 2033 la Metro C di Roma ospiterà un museo sotterraneo di ben otto piani: lo annuncia la Cnn, emittente televisiva statunitense, tra le più importanti al mondo.
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Ironizzando sul fatto che “Roma non è stata costruita in un giorno“, la Cnn racconta la travagliata storia dei lavori della “modernissima” Metro C, ambizioso progetto ideato per alleviare il famigerato traffico della Capitale che presto si ritroverà anche a celebrare la sua ricca storia archeologica con un museo sotterraneo unico al mondo.
L’emittente statunitense ricorda come la linea metropolitana da 700 milioni di euro (757,7 milioni di dollari) sia stata originariamente concepita per il Giubileo del 2000, come collegamento tra la Cattedrale di San Giovanni in Laterano e la Basilica di San Pietro nella Città del Vaticano, rendendo più facile per i pellegrini in visita raccogliere indulgenze camminando attraverso le porte sante delle più note chiese.
Ma il sogno del 2000 non si è ancora realizzato. Non solo a causa dei vari scandali politici che hanno coinvolto (e sconvolto) la Capitale, ma anche per il gran numero di reperti archeologici emersi durante gli scavi, 40mila in tutto.
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Con il passare degli anni e l’aumento delle scoperte, il progetto diventa sempre più ambizioso: l’ingegnere Andrea Sciotti, responsabile del complesso museale della metropolitana, ha parlato ai microfoni della Cnn di un museo sotterraneo di otto piani, che dovrebbe essere pronto fra 10 anni in occasione del Giubileo 2033, che celebrerà i 2000 anni dalla morte di Cristo.
“È vero, 10 anni sembrano un periodo molto lungo, ma non abbiamo solo problemi di ingegneria,” afferma l’ing. Sciotti proprio dall’interno del cantiere. “Questa stazione sarà giudicata come la più bella del mondo… Non dobbiamo fare affidamento su oggetti museali d’importazione, la stazione-museo è già nel suo contesto originale dell’antica Roma.”
Secondo Sciotti, durante i lavori svolti negli ultimi cinque anni, tutti i reperti sono stati prelevati dal sito archeologici per il restauro ma ognuno di essi sarà ricollocato esattamente dove è stato trovato – in situ -all’interno del museo della metropolitana, che arriverà ad una profondità di circa 85 metri, per ben otto piani sotto la “moderna” Roma. Ci saranno 27 scale mobili, 6 ascensori e 66.000 metri quadrati di spazio espositivo archeologico.
I tre ingressi principali della stazione collegheranno i tre musei intorno alla piazza: il Vittoriano, Palazzo Venezia e le rovine esterne del Foro Romano fino al Colosseo. Dall’interno del museo sotterraneo sarà inoltre possibile accedere a molti altri siti archeologici.
Nel 2016, infatti, gli archeologi che lavoravano nel sito della stazione di Porta Metronia hanno portato alla luce un complesso di 39 stanze che si estendeva per oltre 9.700 metri quadrati, oggi incorporato nella stazione della metro, che aprirà entro la fine del 2024. Nel 2025 dovrebbe invece essere inaugurata la nuova stazione Colosseo-Fori, completa di un museo sotterraneo a quattro piani per mostrare reperti rinvenuti al momento della costruzione.
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Per rendere sicuro il sito, gli ingegneri stanno utilizzando un sistema di scavo “top down“. Una tecnica mai utilizzata in Italia, ma che sembra aver dato ottimi risultati nella linea metropolitana Jubilee a Londra. Inoltre Sciotti rassicura circa il dubbio che sorge spontaneo: il passaggio della metro non sarà un problema in quanto i tunnel dedicati si troveranno più di 100 metri sotto terra.
L’intera linea C, lunga 26 chilometri, sarà inoltre il primo sistema metropolitano completamente automatizzato in Italia e dovrebbe ridurre il traffico stradale di 400mila veicoli al giorno, il che significa che le emissioni di CO2 dovrebbero essere ridotte di circa 310mila tonnellate all’anno, secondo il gruppo Webuild, principale appaltatore del progetto.
Non ci resta dunque che attendere “solo” altri dieci anni per vedere realizzato quello che si presenta come uno dei più ambiziosi progetti degli ultimi anni nella Capitale.
(Fonte: Cnn)