“La giudice – Una donna in magistratura”: il nuovo libro di Paola Di Nicola Travaglini
A partire dal 31 marzo sarà disponibile in libreria La giudice – Una donna in magistratura, il romanzo di Paola Di Nicola Travaglini pubblicato per la casa editrice HarperCollins.
Avvocato, giudice, magistrato. Tre mestieri nobili, ambiti. Tre parole di uso comune. Tre sostantivi maschili per cui il corrispettivo femminile non è nemmeno contemplato dalla maggioranza delle persone, come se non fossero professioni cui una donna può dedicarsi, posizioni che una donna può sperare di occupare.
Paola Di Nicola Travaglini, giudice di grande esperienza, ha subito per una vita intera i pregiudizi di un sistema intrinsecamente maschilista. Gli sguardi di disprezzo, sufficienza o diffidenza dell’intero contesto giudiziario, i pregiudizi insiti nel linguaggio e nella mentalità comune, la difficile combinazione di vita professionale e personale quando si diventa madri: essere giudice, una giudice, è stata una vera sfida.
Questo libro racconta la progressiva, sofferta presa di coscienza di una donna che è nata e cresciuta in un sistema patriarcale. La sua esperienza personale si unisce a documenti e statistiche che testimoniano come la donna fosse, fino a pochi anni fa, ritenuta inadatta perché troppo, e questa è solo una selezione degli aggettivi usati di volta in volta, “fatua, leggera, superficiale, impulsiva”. E questi luoghi comuni mantengono delle radici che, pur meno salde, devono ancora essere pienamente estirpate.
Perché ciò accada è necessario esporsi, affrontare quelle che sono, ancora oggi, delle ingiuste discriminazioni. La giudice, in questo senso, è un potentissimo strumento di lotta, una testimonianza della esperienza quotidiana di una donna coraggiosa e forte: un racconto di passione, ostinazione e successo.
L’autrice
Paola Di Nicola Travaglini, giudice penale, è stata nominata Wo/Men Inspiring Europe 2014 dall’Eige (European Institute for Gender Equality). Nel 2012 ha pubblicato La giudice (Ghena Editore), di cui questo libro è un’edizione ampliata, riveduta e aggiornata. Nel 2018 ha pubblicato con HarperCollins La mia parola contro la sua, analisi e denuncia dei pregiudizi di genere diffusi nelle aule dei tribunali, nel linguaggio di arringhe e sentenze.
Sua è la sentenza rivoluzionaria nel processo sulla prostituzione di due minorenni nel centro di Roma, nella quale ha sostituito il risarcimento in denaro con libri sul pensiero delle donne e che ha ispirato lo spettacolo teatrale, scritto da Cinzia Spanò, Tutto quello che volevo. Storia di una sentenza.
I commenti
“Un libro temerario, la narrazione di un percorso insieme intellettuale e collettivo, che ci consegna numerosi spunti di riflessione. Un’occasione da non lasciar cadere, che riguarda tutti noi e il mondo nel quale vogliamo abitare.“
Melania G. Mazzucco
Racconto questa storia, la mia e quella di altre, non perché la ritenga particolarmente significativa, ma perché mi ha insegnato che esserci, come donne, nei luoghi decisionali, non basta affatto. Bisogna esserci con il coraggio e la consapevolezza del proprio diverso punto di vista.
Paola Di Nicola Travaglini