Jules Verne, girare l’universo attraverso un libro
È possibile viaggiare rimanendo seduti al proprio posto? Leggendo un libro di Jules Verne sì.
Le pagine scritte dal francese, nato a Nantes l’8 febbraio 1828, continuano ancora oggi ad essere tra le più lette tra i ragazzi, i quali grazie alle avventure del professor Lidenbrock e di suo nipote Axel hanno raggiunto il centro della terra.
O magari a bordo del Nautilus si sono immersi per i sette mari, facendo poi il giro del mondo con il signor Fogg in soli 80 giorni. Da Londra a Londra passando per l’India, il Giappone, gli Stati Uniti. Il gentiluomo inglese, insieme al suo assistente, toccano anche l’Italia.
Ogni descrizione di Jules Verne sembra portare il lettore nei luoghi protagonisti. I suoi libri sono stati, e continuano ad essere, quasi delle passaporte. Alla fine di ogni capitolo sembra quasi di essere stati trasportati dall’altra parte del mondo o dell’universo.
Lo scrittore francese grazie a questa capacità è diventato un punto di riferimento nella narrativa per ragazzi, nella letteratura dell’avventura. I suoi “Viaggio al centro della terra”, “Ventimila leghe sotto i mari”, “Il giro del mondo in 80 giorni”, sono diventati iconici in questi campi. Libri fondamentali nella crescita dei ragazzi.
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Ebbe una produttività fuori dal comune. Scrisse circa 60 romanzi, numerose opere teatrali, divenendo tra gli scrittori più letti in lingua straniera. Soprattutto grazie alla sua capacità di mescolare le avventure con la tecnologia e la fantascienza. Proprio del genere fantascientifico è considerato il fondatore insieme al britannico H- G. Wells e Hugo Gernsbac.
Tutte le storie raccontate da Jules Verne erano fattibili. Ogni sua invenzione sarebbe potuta tranquillamente avvenire. O quantomeno aveva una sua logica da lasciare la possibilità che si avverasse. Era forse troppo avanti per la tecnologia, tanto che per Emile Zola la scienza non era al suo passo nel mettere in pratica le sue teorie.
Con i suoi libri i lettori hanno imparato a sognare un futuro tecnologico possibile attraverso viaggi fantastici, o per meglio dire “straordinari”. E dal 1902 ad oggi sono state oltre 30 le pellicole cinematografiche che hanno messo in scena le sue idee, le avventure di Capitan Nemo e degli altri personaggi usciti dalla sua penna. Personaggi diventati protagonisti anche di fumetti, serie Tv, cartoni animati.
Talmente avanti rispetto al suo tempo da divenire protagonista di qualcosa che non era neanche lontanamente pensabile. Ma che forse lui pensò di trovare sulla luna.