Aerosmith, Joe Perry: stiamo vivendo una guerra mondiale. Concerti? Non giochiamo con la salute dei nostri fan
“Ciò che stiamo vivendo è quanto più vicino a una guerra mondiale“. A dichiararlo non è un politico qualunque in cerca di consenso, né un giornalista d’assalto o uno dei tanti, tantissimi, complottisti che in queste settimane inondano il web con le loro teorie (alcune delle quali talmente assurde da far ridere a crepapelle), ma è Joe Perry, storico chitarrista e cofondatore degli Aerosmith.
Le dichiarazioni, rilasciate nel cordo di un’intervista con WBUR, seguono l’aver spiegato il perché la band ha scelto di annullare il tour negli Stati Uniti. Non solamente per seguire la scia dettata dai colleghi e da organizzazioni analoghe, ma anche e soprattutto per tutelare la salute dei fans.
“Se in qualche modo ripartisse la macchina degli eventi – e dubito che ciò possa accadere molto presto – non giocheremmo con la fortuna. Non vogliamo essere noi i responsabili, coloro che potranno dire ai fans di entrare a un concerto con la mascherina e divertirsi”, ha proseguito il chitarrista, “Non vedo come sia possibile affollare location di cinquemila e più persone. Il Coronavirus è troppo contagioso. Ci vorrebbe molto per portarmi su un aereo per Las Vegas”.
“Ancora non ne sappiamo abbastanza su questo virus. Non ha alcun senso chiudere tutto , ma le persone devono prodigarsi in questo distanziamento sociale e indossare guanti e maschere. Questa è l’unica cosa che sappiamo essere necessaria per combatterlo. Penso che, in realtà, le persone debbano usare il loro buon senso “.