“Jesus Christ Superstar”: il musical torna al Sistina per un doppio anniversario
Tutto pronto al Teatro Sistina per l’eccezionale ed emozionante ritorno a Roma del “Jesus Christ Superstar” di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, con una speciale “limited edition” per i tantissimi appassionati di questo storico titolo.
Un doppio anniversario da celebrare: mezzo secolo di “pura gloria” del film e trenta anni della avanguardistica regia firmata da Massimo Romeo Piparo, in una duplice celebrazione dell'”Opera Rock più amata di tutti i tempi“.
Appuntamento al Teatro Sistina dal 20 marzo al 7 aprile, con un cast straordinario.
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Il cast
La popstar internazionale Anggun (tre dischi di platino con la popolarissima hit Snow on the Sahara) con la sua suadente voce e quell’aspetto orientale che tanto ricorda l’attrice originale del film Yvonne Elliman, interpreterà il ruolo di Maria Maddalena; a vestire per la prima volta i panni di Gesù sarà Lorenzo Licitra, che riceverà il testimone del mitico ruolo direttamente da Ted Neeley, indimenticato protagonista del celebre film del 1973.
Una vera e propria “consacrazione” e un grande onore per il 33enne (l’età perfetta, oseremmo dire!) cantautore e performer siciliano, già vincitore di X-Factor nel 2017, che con la sua possente voce tenorile saprà conquistare un’eredità così importante.
Lo spettacolo, in inglese, con la travolgente orchestra dal vivo diretta dal Maestro Emanuele Friello, vedrà in scena un cast di incredibile talento: sul palco anche Giorgio Adamo (Simone), Paride Acacia (Hannas), Claudio Compagno (Pilato), Francesco Mastroianni (Caifa), Gianluca Pilla (Pietro) il grande ensemble di acrobati, trampolieri, mangiafuoco e ballerini coreografati da Roberto Croce, con le scenografie di Teresa Caruso, i costumi di Cecilia Betona, le luci di Daniele Ceprani e il suono di Stefano Gorini.
Con l’immancabile Orchestra dal vivo – posizionata a vista su una piattaforma girevole- diretta dal M° Emanuele Friello e un nutrito cast di performer, sul palco di questo “Superstar dei record” ci sarà un altro grande interprete, Feisal Bonciani, che nel ruolo di Giuda tanto rievoca l’indimenticato Carl Anderson e già tanto amato e applaudito nelle ultime edizioni; altra grande presenza è quella di Frankie hi-nrg mc, uno dei precursori del rap italiano, nel ruolo di Erode, che interpreterà la prima versione del famoso brano in chiave hip-hop, arrangiamento molto apprezzato dai più giovani.
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Considerato un vero e proprio fenomeno internazionale, il “Jesus Christ Superstar” firmato da Piparo prosegue dunque il suo lungo, incredibile, appassionante cammino: era il marzo del 1994 quando il regista guidò la prima rappresentazione italiana del titolo più famoso tra le opere rock, cambiando per sempre la Storia del musical italiano. Dopo esattamente 30 anni ininterrotti di repliche in Italia (fermato solo durante il periodo del Covid-19, il titolo è sempre stato programmato in ogni stagione teatrale e applaudito da oltre 2,5 milioni di spettatori) e dopo il trionfale tour europeo tra il 2016 e 2020, lo show torna in scena fino al 7 aprile 2024.
Quei 39 secondi
“Non capita mai di poter replicare così a lungo un titolo. Ogni volta sembra essere l’ultima ma poi…il miracolo si ripete: Jesus Christ Superstar alza ancora e ancora il suo sipario per rinnovare un rito che ormai rasenta il ‘mistico’. Generazioni intere sono passate in sala e oggi ritrovo persone di trent’anni che mi dicono ‘ero nella pancia di mamma quando lei venne a vedere questo spettacolo e oggi sto portando i miei bambini‘”, afferma Massimo Romeo Piparo.
“Ecco questo è Jesus Christ Superstar: un’eredità che ognuno tramanda alle generazioni successive, –prosegue– un dono che si fa a chi si vuol bene ma soprattutto un dono a sé stessi, perché ciò che questa versione riesce a trasmettere da trent’anni è davvero unico e irripetibile. Sono così fiero poi di avere al mio fianco Ted Neeley che ben cinquant’anni or sono ‘inventò’ il ruolo di Jesus e ce lo ha tramandato affinché lo si possa rappresentare nel mondo tributandogli il giusto omaggio: sarà proprio il caso di questa edizione, il passaggio di testimone -dopo ben dieci anni di presenza sul palco- al trentatreenne Lorenzo Licitra, importante voce italiana -scelta proprio insieme a Neeley- per aprire il nuovo corso di questa produzione. Quindi il rito si rinnova e guarda sempre al mondo della musica internazionale con la prestigiosa partecipazione di una delle voci femminili più affascinanti di sempre.”
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Piparo è orgoglioso di non cambiare mai la versione del suo Jesus Christ Superstar rigorosamente in lingua originale, senza cedere al fascino della modernità o dei riadattamenti nelle diverse epoche. Eppure l’attualità costringe a fare una modifica: il regista racconta di come ogni volta, nella scena delle 39 frustate inferte al personaggio di Gesù sul palco, proietta a ritmo di musica altrettante immagini di quelli che definisce i ‘martìri del nostro tempo‘, a partire dall’Olocausto. Una scena memorabile che – spiega Piparo –“23 anni fa si concludeva con le torri gemelle mentre oggi quell’immagine è solo la quinta, lasciando il posto a tante altre tragedie che confermano quanto il martirio di Cristo sia ancora lontano dalla redenzione dell’umanità: Ucraina, Gaza e la morte di Navalny… quest’ultimo, sullo schermo insieme ad altri individui delle immagini precedenti come Falcone e Borsellino, Gandhi, Mandela. Tutti uomini che hanno messo in gioco la propria vita per un ideale di libertà. Che ci piaccia o no, che si condivida o no, chiunque venga privato della propria libertà, diventa un martire di fatto.“
“Questi 39 secondi di musica frenetica“, spiega il regista, “queste immagini un po’ scioccanti che ovviamente poi esplodono in un applauso liberatorio del pubblico, forse ci dicono che questo martirio dell’uomo Cristo che doveva redimere l’umanità, probabilmente dopo quasi 2000 anni (2024 meno 33) non è andata a buon segno: si continua a morire e a subire da questa umanità un mrtirio non spiegabile, per un verso o per un altro, senza sapere mai dove sia la ragione.“