È morto Jeff LaBar, storico chitarrista dei Cinderella
A darne la triste notizia è il figlio Sebastian, che tramite i social ha dichiarato: «Ho appena ricevuto la chiamata… Jeff LaBar, mio padre, mio eroe e mio idolo, è morto oggi. Sono senza parole. Ti voglio bene papà».
Lo storico chitarrista dell’hard rock band statunitense Jeff LaBar si è spento oggi all’età di 58 anni. Le cause del decesso sono ancora sconosciute. A ritrovare il corpo nella sua casa a Nashville è stata la moglie Gaile, la quale non riceveva più notizie dal marito da almeno 24 ore. Non è un segreto che Jeff fosse dipendente da droga e alcool: due fattori che più volte hanno portato i Cinderella sull’orlo dello scioglimento (nel 1995 ci fu un’interruzione della carriera che riprese poi 2 anni dopo). Da quel lontano 1983, anno di formazione, ad oggi, l’ex chitarrista non è mai riuscito a disintossicarsi.
Già nel 2016 Jeff LaBar ammise in un’intervista: «Credo sia tutta colpa mia. Non sono un segreto i miei grossi problemi con l’alcol. Mi divertivo come un matto ma la dissolutezza tirava fuori anche il peggio di me. E non riesco a smettere… Non ci parliamo più molto con gli altri della band. Eric abita a 20 minuti da casa mia eppure non ci vediamo mai, io e lui siamo amici di quelli veri da 32 anni. Con Fred ci sentiamo qualche volta, Tom invece non risponde alle mie telefonate da anni. È profondamente deluso, credo non voglia vedermi morire giorno per giorno…».
Leggi anche: “Arsène Lupin, da 116 anni simbolo dei ladri gentiluomini“
Una vita intera dedicata al rock, tanto da diventarne una delle icone principali. On the road per oltre trent’anni ed autore di pezzi storici come la celebre Coming Home del 1988. Jeff LaBar era noto per la sua simpatia e disponibilità con i suoi fan, tanto da essere considerato un “compagnone” con il quale scambiarsi aneddoti e storie divertenti alla fine dei concerti. Indimenticabile quando, a metà degli anni 2000, si mise alla guida del bus tour dei Cinderella e dei Poison completamente ubriaco e prese in pieno un pick-up. Jeff si giustificò dicendo che voleva solamente andare a comprare altro alcool per animare la serata. Tutti episodi che, se da un lato strappavano una risata, dall’altro evidenziavano quanto il chitarrista fosse spesso la causa di litigi all’interno della band.
In primis le controversie con il cantante e chitarrista Tom Keifer, costretto a gestire la dissolutezza del compagno di band. Al punto da optare per una carriera solista e mettere una parentesi sui Cinderella, i quali non pubblicano un disco dal 1994. Sulla questione lo stesso Tom disse: «abbiamo preso misure piuttosto rigide per raddrizzare la rotta e sistemare le cose, insomma per non far affondare la nave. Il nostro patto chiaro dal 2012 è che non avremmo fatto più nulla come band fino a quando i problemi non fossero stati risolti in maniera definitiva. I problemi restano ad oggi irrisolti, e io non ho altro da aggiungere a questa faccenda» .
Comunque sia Jeff LaBar era amatissimo dai restanti membri del gruppo; ed è forse proprio per questo che ci furono numerosi litigi tra di loro. Tom Keifer, Eric Brittingham e Fred Coury sono stati i primi ad esprimere il loro dolore per la perdita dell’amico e compagno di avventure.
Leggi anche: “Green Pass, reazioni contrastanti in una Parigi che ritrova i grandi eventi“
«La nostra profonda tristezza non basta per descrivere la sensazione di aver perso il nostro fratello Jeff. Il legame tra noi in decenni di musica e tour in tutto il mondo è qualcosa che come band abbiamo condiviso in modo univoco. Quei ricordi con Jeff saranno per sempre vivi nei nostri cuori. È inimmaginabile che uno dei nostri fratelli ci abbia lasciato. Porgiamo a sua moglie Debinique, a suo figlio Sebastian, alla famiglia e agli amici le nostre più sentite condoglianze. Il ricordo e la musica di Jeff saranno con noi per sempre. Tutti noi – band, famiglia e management – apprezziamo la travolgente dimostrazione di affetto che stiamo ricevendo. Riposa in pace, Jeff»
Schiavo di se stesso ed incapace di uscire dal personaggio anche nella vita quotidiana. Una persona in fondo buona ma in continua lotta con i suoi mostri interiori. Jeff ha rappresentato lo stereotipo della rockstar votata agli eccessi e alla dissolutezza, ma allo stesso tempo la passione e l’attitudine per la musica, quella vera e sentita. Un simbolo degli anni ’80, tanto da essere notato con i Cinderella da uno “sconosciuto” Bon Jovi durante un concerto a Philadelphia. Ci mancherai Jeff!