Istituzione Sinfonica Abruzzese, 25 concerti attraverso la storia della musica
Sono 25 gli appuntamenti che compongono la 49a Stagione Concertistica dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese.
Un cartellone che si presenta quanto mai vario e ricco di proposte che comprendono alcune tra le più grandi pagine del repertorio sinfonico, proposte di raro ascolto, insieme ad appuntamenti dedicati ai generi più diversi e programmi pensati per piccoli e grandi. Sul palco con i professori dell’Orchestra dell’Isa direttori e solisti dal prestigio internazionale, ma anche giovani interpreti di grande talento.
I concerti si terranno come sempre il sabato pomeriggio alle 18.00 presso la Sala del Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini” da ottobre ad aprile.
La stagione è stata presentata questa mattina a Palazzo Fibbioni con la partecipazione del Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, del Direttore Artistico Ettore Pellegrino e di Paola Spezzaferri, Consigliere di Amministrazione dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese.
Una stagione questa che accoglie al suo interno un appuntamento profondamente sentito e voluto dall’Istituzione Sinfonica Abruzzese che il 6 aprile renderà omaggio alle 309 vittime del sisma nel quindicesimo anniversario.
Sarà una delle vette della musica religiosa di Mendelssohn, il Salmo 42 “Wie der Hirsch schreit” per soprano, coro e orchestra, a rappresentare il momento più intenso di questo programma, incentrato tutto sulle musiche del compositore tedesco, di cui verrà eseguita anche la Sinfonia n. 3 “Scozzese”.
Il pescarese Pasquale Veleno dirigerà l’orchestra e il coro, formato da Coro del Conservatorio Statale di Musica “A. Casella” dell’Aquila, Corale Gran Sasso e Corale Novantanove.
Due i progetti sinfonici speciali in cartellone: I sogni son desideri – 100 anni di emozioni Disney” (22 dicembre), arrangiato e diretto da Roberto Molinelli, pensato per grandi e piccoli per rendere ancora più magico il periodo del Natale e Gli incanti di Partenope – I grandi classici della canzone napoletana (16 marzo), appuntamento dedicato ai classici della canzone napoletana di ogni tempo, diretto da Benedetto Montebello con le voci di Libera Granatiero e Leonardo Gramegna.
Oltre all’omaggio a Rachmaninov durante l’inaugurazione di stagione, sono altri due gli anniversari musicali ricordati nel cartellone: il centenario della morte di Gabriel Faurè di cui verrà eseguito il celebre Requiem con la direzione di Jacopo Sipari Di Pescasseroli e con la partecipazione dell’International Opera Choir (4 novembre), e il centocinquantesimo della nascita di Enrico Caruso, con un concerto del duo formato dal tenore Mark Milhofer e dal pianista Marco Scolastra, in un interessantissimo programma che propone le canzoni scritte da e per il tenore napoletano.
Il pubblico potrà poi apprezzare i concerti in collegamento con la scorsa stagione, come parte di progetti pluriennali: il primo, in ordine di tempo, riguarda l’integrale della produzione concertistica di Richard Strauss (28 ottobre) con il Concerto in re minore per violino e orchestra proposto da Pavel Berman, uno dei nomi più importanti del violinismo internazionale, in un programma che si completa con la Settima Sinfonia di Beethoven e che vede il debutto sul podio dell’Isa del direttore belga Eric Lederhandler.
Prosegue anche il ciclo sui concerti per fiati di Mozart, che vede impegnate le prime parti soliste dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e realizzato in collaborazione con la Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo: Alessio Allegrini dirigerà l’Orchestra dell’Isa e sarà impegnato anche come solista nel Concerto n. 1 per corno, mentre Andrea Oliva sarà l’interprete dell’Andante in do maggiore per flauto e orchestra e del celebre Concerto per flauto, arpa e orchestra, affiancato da Anna Loro all’arpa (23 marzo).
Roaring Twenties! è il titolo del programma (24 febbraio) che si inserisce nella celebrazione degli Anni Venti del ‘900 e che in questa seconda annualità mette al centro l’America degli Anni Ruggenti, di cui divenne simbolo la celeberrima Rapsodia in Blu di George Gershwin, che verrà eseguita a un secolo esatto dalla sua prima esecuzione newyorkese. Ad affrontare la parte solistica sarà il pianista Marcello Mazzoni, mentre l’orchestra sarà diretta da Federico Mondelci, sassofonista tra i maggiori interpreti del panorama internazionale, protagonista con il suo ensemble, Italian Saxophone Quartet anche di un altro appuntamento (9 dicembre).
Altro importante progetto che prosegue (e si conclude con questa Stagione) è quello dedicato ai concerti solistici per violoncello di Haydn e di Šostakovic, affidati alle due prime parti solistiche dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia: Gabriele Geminiani, che proporrà il Concerto in re maggiore di Haydn in un programma interamente dedicato al compositore austriaco (10 febbraio), e Luigi Piovano, interprete del Secondo Concerto di Šostakovic e anche direttore del programma, che verrà replicato a Montepulciano (13 e 14 aprile).
Torna, invece, dopo l’assenza per qualche anno, il concerto dei cameristi dell’Isa: saranno le Prime Parti dell’Orchestra dell’Isa a confrontarsi con opere per formazione da camera di Mozart e Beethoveen.
Riguardo al grande repertorio sinfonico, si segnalano: il programma diretto da Cristian Lupes (27 gennaio) – che si distingue per essere tra i direttori più interessanti e originali del panorama europeo al suo debutto con l’Isa – che offrirà la sua lettura della Sinfonia n. 4 di Mahler nell’arrangiamento per orchestra da camera di Klaus Simon; quello diretto da Ernesto Colombo “Europa tardormantica e modernista (25 novembre) con la Suite ceca di Dvořák, il Concertino per sassofono e orchestra di Ibert e il raro Premier Concerto per sassofono e orchestra del compositore belga Paul Gilson con la presenza solistica del sassofonista Gaetano Di Bacco. Merita, infine attenzione, anche il programma interamente dedicato alla musica per orchestra di Bach, con due celebri Suite BWV 1066 e 1067, oltre al Concerto per oboe d’amore che vedrà come solista Andrea Tenaglia.
Immancabile poi il Gala di Fine anno diretto per questa stagione da Giovanni di Pompeo con la partecipazione del soprano Chiara Guerra impegnati in un repertorio delle grandi occasioni con musiche di Strauss, Gounod e Čajkovskij (29 dicembre).
Chiusura di stagione il 19 aprile con un concerto d’eccezione dedicato a Beethoven: Marco Boni dirigerà la Quinta Sinfonia di Beethoven e il Concerto n. 5 “Imperatore” per pianoforte e orchestra, solista Yuanfan Yang, vincitore del Concorso “A. Casagrande” del 2022.
Dopo il successo dello scorso anno, torna sul podio dell’Orchestra dell’Isa il venezuelano Gerardo Martinez Estrada, anche per questa stagione alla direzione del programma Estampas Latinamericanas (3 marzo) che proporrà alcune delle pagine più affascinanti della musica sudamericana del XX e XXI secolo.
La tradizione musicale sudamericana al centro di altri due appuntamenti dedicati ad Astor Piazzolla le cui Cuatro estaciones porteñas verranno interpretate da uno dei più grandi interpreti internazionali di bandoneón, Fabio Furlia, e poste in dialogo con le Quattro stagioni di Vivaldi interpretate dal violino solista di Ettore Pellegrino (2 marzo). Il direttore artistico dell’Isa è protagonista in duo con il chitarrista Gianluca Persichetti anche di un secondo appuntamento dedicato ai capolavori ancora di Piazzolla e di Vivaldi (2 dicembre).
Grande attenzione in questa stagione alla varietà, anche attraverso l’ospitalità di diversi gruppi ed ensemble. Si segnala dunque la presenza in cartellone del Trio Correnteza (3 febbraio) – formato da uno dei più importanti musicisti del jazz italiano contemporaneo qual è il clarinettista Gabriele Mirabassi, dalla voce di Cristina Renzetti e da Roberto Taufic alla chitarra – che presenterà un affascinante progetto dedicato al “Brasile degli italiani”. Spazio anche ad una delle nuove Istituzioni concertistico orchestrali ammesse dal Ministero della Cultura al Fus: l’Orchestra ICO “Suoni del Sud” nell’originale Queen Project – Bohemian Fantasy for piano e orchestra (9 aprile), con Giuseppe Andaloro, autore anche degli arrangiamenti, al pianoforte solista. Il Chimera Ensemble, formato da cinque musiciste abruzzesi dirette da Emilia di Pasquale, regalerà invece un poetico viaggio sulle note dei maggiori cantautori italiani (11 novembre).
La campagna abbonamenti continua attraverso la prevendita online sul circuito CiaoTickets (https://www.ciaotickets.com/it/istituzione-sinfonica-abruzzese) e nelle rivendite autorizzate (all’Aquila: Infopoint in Piazza Battaglione Alpini e Agenzia Welcome Aq in Via Cimino).
Prezzi degli abbonamenti: Intero €150,00, Ridotto Over 65 € 120,00,Ridotto Plus (tesserati di organismi convenzionati) € 100,00, Ridotto under 26 € 50,00.
Così il Presidente Carioti: “Siamo molto felici di poter presentare questa stagione nella sede del Comune di L’Aquila, unitamente al Primo Cittadino Pierluigi Biondi che ringraziamo per l’ospitalità e, più ancora, per la rinnovata e concreta vicinanza alla nostra Istituzione. Una stagione che parte sotto i migliori auspici visto che, a dieci giorni dall’inaugurazione, la campagna abbonamenti ha praticamente raggiunto il numero di titoli annuali emessi lo scorso anno: L’Aquila ha voglia di musica e di bellezza e questa ne è la prova. Siamo certi, come lo erano i fondatori della Sinfonica – l’Avvocato Carloni e il M° Antonellini fra tutti, indimenticabili protagonisti di anni di vivacità ed energia – che la musica possa contribuire a lenire il dolore di una comunità oggi spettatrice di guerre e conflitti e ieri vittima del terremoto e della pandemia. L’Aquila è una realtà caratterizzata da un’ampia offerta culturale. La nostra Istituzione, in questa sede, rinnova il suo impegno solenne per l’Abruzzo e per L’Aquila nel convincimento e nella speranza che il riconoscimento di questa peculiarità si traduca con la formale attribuzione a L’Aquila del titolo di Capitale italiana della Cultura 2026”.
Afferma il Sindaco Pierluigi Biondi: “L’Isa è protagonista indiscussa della vivacità culturale e artistica dell’Aquila, per l’autorevolezza dei suoi fondatori, l’Avvocato Nino Carloni e il Maestro Vittorio Antonellini, per il percorso compiuto in quasi mezzo secolo di storia di questa città e per ciò che continuerà a fare. La musica migliora la vita, così come la cultura nel suo potere aggregante e vivifico. Concetti che abbiamo espresso nel dossier presentato al Ministero della Cultura per mettere in evidenza il percorso di rinascita e di riscatto delle aree interne dell’Appennino centrale fondato sulla cultura quale fondamento dei processi di coesione sociale, capace di riconnettere, innovare, alimentare crescita e sviluppo economico a tutto il territorio del cratere sismico. La candidatura della città capoluogo d’Abruzzo rappresenta un’importantissima occasione di rilancio delle nostre istituzioni culturali e di tutto il territorio delle aree interne”.
Dice il Direttore Artistico Ettore Pellegrino: “Una stagione che si apre a tante novità, che rinnova il repertorio dell’Isae accoglie la musica più diversa. Ascolteremo jazz, sudamericana, popolare, rock, colonne sonore, cantautorato italiano, i geni della musica classica: da Bach a Šostakovič passando per gli immortali Mozart, Beethoven, Mendelssohn, Čajkovskij, Rachmaninov, compositore e pianista di cui ricorrono i 150 anni dalla nascita e gli 80 dalla morte. Sarà proprio il suo Secondo concerto per pianoforte e orchestra ad essere eseguito durante l’inaugurazione che si terrà il prossimo sabato, 21 ottobre. Al pianoforte Giuseppe Albanese, un artista che torna all’Aquila per questa occasione e che ospitiamo con orgoglio vista la sua fama internazionale in costante ascesa. A dirigere il concerto un aquilano di valore internazionale, Jacopo Sipari Di Pescasseroli che salirà sul podio in quella occasione per la prima volta in veste di direttore musicale dell’Isa. Tornerà poi a novembre nella direzione di Sacrum, un imponente concerto di musica sacra che sarà replicato nella Basilica dell’Ara Coeli di Roma”.