“Immagina”, il Festival Internazionale del Teatro di Figura di Roma: il programma
Dal 9 al 12 maggio 2024 Immagina, Festival Internazionale del Teatro di Figura di Roma torna con i suoi protagonisti: marionette, burattini, ombre e ogni tipo di creatura magica creata dalla fantasia e dal talento di artisti da tutto il mondo.
I tre Teatri in Comune – Teatro Biblioteca Quarticciolo, Teatro Villa Pamphilj e Teatro del Lido di Ostia – con il Museo delle Civiltà e l’Istituto Centrale per il patrimonio immateriale del Ministero della Cultura, propongono un festival diffuso in tutta la città con un calendario di 12 spettacoli per un totale di 40 repliche e poi mostre, laboratori, incontri. In scena alcune tra le più significative compagnie di Teatro di Figura dalla Turchia, Portogallo, Bulgaria, Polonia, Cile, Paraguay e Italia per quattro giorni all’insegna dell’immaginazione e della creatività, per grandi e piccini.
Gli spettacoli
Dal Paraguay, Elemental Confusion di e con Carola Mazzotti della Compagnia Kunu’u Titeres con la regia di Eduardo García e le musiche di Mario Fatecha e Correspondence di e con Carola Mazzotti con la regia di Gabriela Céspedes. Dalla Turchia, Garbage Monster di e con Cengiz Özek della Compagnia Cengiz Özek Shadow Theatre. Una coproduzione Cile – Polonia, Robot di David Zuazola e Unia Teatr Niemozliwy con la regia di Marek b. Chodaczynski. Dal Portogallo, Mil e Uma di e con David Fariza della Compagnia Caricata Teatro con la regia di Claudio Hochman. Dalla Bulgaria, Little Wizards di Vera Stoykova, (Comp. Varna State Puppet Theatre) con Evgeniya Vasileva, Gergana Gospodinova, Krasimir Dobrev, Boyan Stoyanov.
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Gli spettacoli dall’Italia: Prendere il volo della Fondazione TRG e Drogheria Rebelot, dall’opera di Marina Marinelli e Silvia Molinari (ed. Topipittori), con Miriam Costamagna, regia Enrica Carini e Andrea Lopez Nunes; Solo di e con Walter Broggini accompagnato dai musicisti Giorgio Rizzi e Roberto Scala; Sphera di Chiara Carlorosi e Marco Vergati, una produzione Teatro di Carta/Ombre Bianche Teatro; Il mare in una conchiglia di e con Ignazio Bortot; Quel diavolo di Arlecchino di Paolo Rech della Compagnia Bambabambin, la regia di Eleonora Fuser, le maschere di Giorgio De Marchi e Matteo Berra e Piccolo Sushi con la drammaturgia e la regia Tonio De Nitto (Factory Compagnia Transadriatica).
I laboratori
Ricchissimo anche il programma dei laboratori, tutti gratuiti, rivolti a tutte le età: Karagöz e le sue ombre (dai 5 ai 10 anni); A forma d’ombra, a cura di Biblioteca Villino Corsini e Teatro Verde, (dai 6 ai 10 anni); Rodari in villa, orienteering letterario a cura di TiconZero condotto da Stefano Zarfati, Fernanda Pessolano, (dagli 8 agli 11 anni); Soffio, animazione teatrale a cura di Factory Compagnia Transadriatica condotto da Michela Marrazzi (dai 6 anni in su); Giochiamo con le ombre, piccolo laboratorio creativo a cura di Teatro di Carta (dai 6 ai 10 anni); Diamo vita alle maschere, a cura di Marco Luly (dai 18 anni); Immagini e suoni, a cura di Teatro Verde con Diego di Vella e Lucia O’Farrell (dai 2 ai 6 anni); Teatrini di carta, a cura di Marta Cascarano (dai 6 ai 10 anni).
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La mostra
Da giovedì 9 a domenica 12 maggio, presso i quattro spazi, sarà visitabile la mostra diffusa Disegno sempre anche quando penso i teatrini di carta di Michele Cascarano, a cura di Marta Cascarano. Una mostra visitabile negli orari di apertura dei singoli spazi, dedicata ai “teatrini di carta” realizzati da Michele Cascarano, maestro del disegno capace di tradurre memoria, sogno e progetto in potenti visioni. In mostra i suoi diorami tridimensionali e visionari che trascendono la realtà concreta per raggiungere una dimensione onirica e ideale. Incontro con la curatrice domenica 12 maggio alle ore 17 al Teatro Villa Pamphilj. L’ingresso è libero nei tre teatri in Comune.
Gli incontri
Come nelle scorse edizioni non mancheranno gli incontri/lezioni del Corso Tradizioni, Mestieri, Teatro Vivo dell’Università Roma Tre – Dams, a cura della Prof.ssa Valentina Venturini e Veronica Olmi, dedicate agli studenti ma con ingresso libero anche per gli uditori.
Al Teatro Villa Pamphili, giovedì 9 maggio dalle 17 alle 20, Il teatro d’ombra con Fabrizio Montecchi e venerdì 10 maggio dalle 17 alle 20 Teatro senza parola con Walter Broggini.
Sabato dalle 15 alle 18 al Museo delle Civiltà-Icpi La storia delle storie con Alfonso Cipolla.
Alle ore 11 di venerdì 10 maggio al Teatro Villa Pamphilj, presentazione del libro Intrecci per una storia condivisa tra teatro ragazzi e teatro di figura di Alfonso Cipolla e Renata Coluccini. Intervengono: Alfonso Cipolla, Fabrizio Montecchi, Anna Maria Berardi, Emanuela Rea, Veronica Olmi; introduce Francesco Aquilanti.
Sabato 11 maggio alle 12, al Museo delle Civiltà-Icpi, Gabriella Manna presenta il volume di Giuseppina Volpicelli Piccoli personaggi grandi incanti. Maria Signorelli, il teatro di figura e il suo Novecento. Intervengono: Alfonso Cipolla, Valentina Venturini, Alessia Villanucci, Veronica Olmi, Francesco Aquilanti.
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La Direzione artistica condivisa – Veronica Olmi, Antonino Pirillo, Flavia Gallo, Francesco Aquilanti, Valeria Trupiano – dichiara:
“Immagina racconta la bellezza del Teatro di Figura, un universo fatto di burattini, marionette, pupi, ombre, muppets, bunraku, kukla, tìtere, puppets, fantocci, marottes, kukull, damya, putula, shadow, fantoche, nukke, papeti, … un cosmo di materia e mestieri, di arte e artiste e artisti incredibili.
Immagina è un festival diffuso, condiviso, fortemente voluto: un momento di incontro con il Teatro di Figura di respiro internazionale. A Roma, culla di tante iniziative importanti, vetrina che attira su di sé gli occhi di tutto il mondo.
Sin dall’inizio abbiamo creduto nell’idea di un’azione teatrale disseminata in diversi luoghi della città, di un teatro che va incontro al pubblico, nell’idea di prossimità e di sostenibilità che ci sta a cuore da sempre. 5 partners promotori: Teatro Villa Pamphilj, Teatro del Lido di Ostia e Teatro del Quarticciolo (della rete Teatri in Comune), Museo delle Civiltà, Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale. Segnale importante di apertura a visioni culturali e artistiche diverse.
Immagina è anche questo: sinergie che si muovono, un cerchio che si allarga costantemente, incontri che diventano progetti e pensieri che si fondono e danno vita a nuove prospettive. Immagina è un altro modo di guardare la realtà.”