Il significato di “Vertebre”: il grido di una generazione che ha conquistato Sanremo e TikTok
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Il Festival di Sanremo 2025 ha incoronato Settembre come vincitore della categoria “Nuove Proposte“. Con il brano “Vertebre“, il giovane cantautore napoletano ha conquistato pubblico e critica, aggiudicandosi la vittoria contro Alex Wise.
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Settembre: una nuova promessa dai talent
Andrea Settembre nasce a Napoli nel 2001 e fin da piccolo manifesta una forte passione per la musica. Inizia il suo percorso artistico studiando canto e danza, affinando nel tempo le sue doti interpretative.
A dodici anni partecipa al programma televisivo “Io Canto“, dimostrando già una predisposizione per dominare il palcoscenico e conquistare l’attenzione del pubblico. Nel 2019 gareggia a “The Voice of Italy” nella squadra capitanata da Gigi D’Alessio. Ma è nel 2023, partecipando a “X Factor“, che amplia la sua notorietà e si fa conoscere soprattutto dal grande pubblico dei social.
La sua voce graffiata al punto giusto e la capacità di raccontare emozioni autentiche lo hanno portato a conquistare pubblico e critica, come rappresentante di una nuova generazione che ha ancora molto da dire.
“Vertebre“: il brano che ha conquistato Sanremo e TikTok
Sin dalla presentazione nella gara per le “Nuove Proposte” di Sanremo 2025 – condotta da Alessandro Cattelan – il successo di “Vertebre” è stato immediato. La canzone di Settembre ha saputo distinguersi per la profondità del testo e un ritmo avvolgente, affrontando temi legati alla fragilità e alle emozioni tipiche dei vent’anni.
Il brano è diventato virale anche e soprattutto su TikTok, dove ha trovato grande risonanza tra i giovani: Andrea Settembre vanta oltre un milione di follower, ma il suo brano è diventato la colonna sonora di migliaia di video che ne hanno amplificato la diffusione e il messaggio.
L’interpretazione intensa di Settembre sul palco dell’Ariston ha reso “Vertebre” un inno generazionale, capace di toccare le corde più intime degli ascoltatori, di incuriosire e conquistare un vasto e diversificato pubblico. Lo testimoniano i quasi 8 milioni di ascolti sui canali ufficiali di Spotify e i 2 milioni di visualizzazioni su Youtube.
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Un racconto di fragilità e resistenza
“Vertebre” è una ballata che fonde sonorità pop e cantautoriali in un apprezzato equilibrio tra melodia e parole.
Il testo utilizza immagini evocative per descrivere la sofferenza e la vulnerabilità che si provano nei momenti di difficoltà, quando
nessuno ci ha mai detto come piangere alla nostra età
La metafora delle “vertebre” da cui strappare la pelle, rappresenta il sostegno emotivo che viene a mancare, il senso di instabilità e di smarrimento che accompagna la crescita.
La voce graffiante e profonda di Settembre amplifica il senso di urgenza e malinconia del brano, creando un legame empatico con l’ascoltatore, in particolare con una generazione che rivendica il diritto di dar libero sfogo alle proprie emozioni.
La melodia, delicata ma incisiva, accompagna il testo in un crescendo emozionale che esplode nel ritornello, rendendo “Vertebre” una canzone destinata a restare nel cuore del pubblico… o almeno nelle playlist di Spotify e tra i video di TikTok!
Il testo di “Vertebre”
Mi hai detto, “Non fa niente”
E poi mi stai lasciando solo
Mi hai messo in bocca le tue colpe
E sai che questo non è il modo
Giochiamo a fare i grandi, ma
Piangiamo all’università
Anch’io mi sento a volte
Un cane perso in mezzo alla città
Strappami la pelle dalle vertebre
Ma dimmi pecchè nun vuo’ cchiù parla’ cu me
Nei tuoi occhi brucia la città
Che poi stare qui con te è come perdere la dignità
Trascurarsi per me è uguale a fottere
È buttarsi nel fuoco, senza accendere
Tra noi due non so chi vincerà
Nessuno ci ha mai detto come si piange alla nostra età
Mi hai dato il meglio di te
Le tue bugie migliori
Ed io le ho strette così forte
Mentre imparavo a cadere
Strappami la pelle dalle vertebre
Ma dimmi pecchè nun vuo’ cchiù parla’ cu me
Nei tuoi occhi brucia la città
Che poi stare qui con te è come perdere la dignità
Trascurarsi per me è uguale a fottere
È buttarsi nel fuoco, senza accendere
Tra noi due non so chi vincerà
Nessuno ci ha mai detto come si piange alla nostra età
Nessuno ci ha mai detto, no
Nessuno ci ha mai detto, no
(Cerchiamo rimedi contro l’ansia)
Sul’ p’ nun spari’
Strappami la pelle dalle vertebre
Ma dimmi pecchè nun vuo’ cchiù parla’ cu me
Tra noi due non so chi vincerà
Nessuno ci ha mai detto come si ride alla nostra età