“Il nome della rosa”, ufficiale la data di pubblicazione del fumetto firmato Milo Manara
“Il nome della rosa”, capolavoro letterario di Umberto Eco, è diventato un fumetto. Le prime immagini in anteprima sono già uscite quasi un anno fa. E ora Oblomov Edizioni, casa editrice che ne cura la pubblicazione, ha ufficializzato la data di uscita: il 2 maggio.
L’adattamento firmato da Milo Manara sarà composto da due volumi e uscirà in anteprima al Comicon.
Il il giallo storico ambientato all’interno di una misteriosa comunità di monaci benedettini uscì nel 1980 vincendo l’anno dopo il Premio Strega. Fu tradotto in oltre 40 lingue e inserito da Le Monde tra i cento libri più importanti del Novecento.
Ambientato nel 1327 narra le vicende del giovane monaco Adso da Melk e il frate Guglielmo da Baskerville, incaricato di una sottile e imprecisa missione diplomatica. Ex inquisitore, amico di Guglielmo di Occam e di Marsilio da Padova, Guglielmo si trovò davanti una serie di misteriosi delitti che insanguinano una biblioteca labirintica e inaccessibile. Per risolvere il caso,dovette decifrare indizi di ogni genere, dal comportamento dei santi a quello degli eretici, dalle scritture negromantiche al linguaggio delle erbe, da manoscritti in lingue ignote alle mosse diplomatiche degli uomini di potere.
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Il successo fu evidenziato dalle oltre 60 milioni di copie vendute e dalla trasposizione cinematografica del 1986, diretto da Jean-Jacques Annaud, con Sean Connery, Christian Slater e F. Murray Abraham. Seguita anche da un documentario, con la voce di Eco stesso, di un’opera teatrale e di una serie tv.
Ora è arrivato il turno del fumetto, curato da Milo Manara fumettista italiano famoso per le saghe a fumetti come quelle di Giuseppe Bergman, il suo personaggio più famoso, e “ll gioco“, oltre al recente Caravaggio. Ha inoltre collaborato con figure come Hugo Pratt (“Tutto ricominciò con un’estate indiana” ed “El Gaucho“) e Federico Fellini (“Viaggio a Tulum” e “Il viaggio di G. Mastorna, detto Fernet“).
Il fumettista ha sottolineato l’importanza dell’opera su cui è andato a lavorare: “Il nome della rosa è un libro che ha ottenuto un successo planetario e ha già avuto trasposizioni sia cinematografiche che televisive, dunque realizzarne una nuova ulteriore trasposizione è senza dubbio una grande sfida. Naturalmente, ho pensato subito che il fumetto in sé è un libro ed essendo Il nome della rosa, in un certo senso, un libro sui libri… […] ho pensato che si poteva allargare il discorso, a differenza delle precedenti trasposizioni, realizzando un libro su un libro che parla di libri, continuando questo rimando di citazioni in un gioco di matrioske interessante”.